(Torce in atto disperato le mani, mentre De Siriex fa un cenno di protesta.)
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(Fedora, trovandosi presso il canapè, con dolce violenza vi fa sedere Loris, e quindi siede al suo fianco.)
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(Borov le fa cenno di tacere, additandole Fedora in deliquio. – Olga si ferma, ammutolisce, poi corre a Fedora.)
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(Loris s’allontana rapidamente e scompare a sinistra: Fedora fa l’atto di strapparsi rabbiosamente dalla mano l’impronta del bacio.)
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(Loris vorrebbe sfuggirle; ma Fedora lo rattiene e lo fa sedere sulla sedia a sdrajo: indi lo abbraccia, abbandonandosi tutta su di lui.)
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(Loris prende dalla piccola scrivania i guanti e il gibus depostivi prima di sedere: Fedora, accorgendosene, fa un passo innanzi: egli s’avvia verso
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(Si fa il segno al modo ortodosso; indi bacia la croce, e se la ripone in petto. Tutti i servi si segnano insieme a lei. – Breve pausa.)
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(Ivan siede pure alla scrivania, dirimpetto a Grech, e vi stende su le sue carte. – Grech fa segno a Desiré e a Dimitri di avvicinarsi. Gli altri
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, mentre ella fa respirare ad Olga la sua boccettina di sali, De Siriex le sventola il fazzoletto sul viso.)
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(Dimitri corre via per l’anticamera: Desiré fa per seguirlo: Fedora si lascia cadere sul seggiolone presso il caminetto, voltando le spalle nude alla
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(e la folla allora sorpresa fa largo al vecchio)
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(e Iris fa sedere il vecchio padre sulla soglia della casetta, verso il giardino)
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(Kyoto fa cenno di introdurre in scena Dhia e dar principio così alla rappresentazione:)
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E l’astuto taïkomati indica all’annoiato signore Iris addormentata. Oh, come intorno all’avido giovane si fa profondo il silenzio! Kyoto brutalmente
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Là in un angolo un bouddah ride, i piccoli occhi sfuggenti, la enorme epa floscia giù a sfascio sul loto simbolico che gli fa da piedestallo.
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col suo Jor fra le mani gli fa ripetere le dolcissime parole che le sono rimaste nella mente e nel cuore, le dolcissime parole colle quali, nel dramma
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(Intanto Kyoto – imitando la voce rauca di un vecchio catarroso – fa le più pazze grida del mondo, picchiando forte sul legno del Teatro a dare l
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(Un norimon si fa largo nella folla; è quello di Osaka, che sporge fuori curiosamente la testa. Ed egli rivede così la fanciulla e il suo errore
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gorgheggio delle voci giovanili delle mousmé col biascicar del rosario che fa il cieco e colle parole che la piccola Iris sussurra ai suoi fiori!
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profonda e rapida lucidità dell’agonia che fa svanire tutte le delusioni, esse si appalesano nei diversi egoismi umani che hanno fatto della vita di
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, azzurrognolo con awabis sguscianti fra alghe e diafano a fior dell’onde, finalmente si fa azzurro cupo verso l’alto della tua testa, ad imitare il
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(Ed ora sono i ricchi paraventi che attirano gli sguardi d’Iris: uno è dipinto da Hokusaï e raffigura Daīkoun che fa piovere denari d’oro su di una
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(Kyoto fa preparare il Teatro dei Pupi. – Vi si mettono avanti, accosciati a terra, i suonatori; dietro ai paraventi tre guèchas attendono il loro
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