calzamenti che non passano lo stinco e che si dicono calzini o calzerotti o calcetti. La calza e il primo lavoro di maglia che si fa imparare alla fanciulla
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della catenella. Questi fili formano altrettante maglie, che si diminuiscono una per volta come la maglia doppia ordinaria. Se si fa di seguito, o l'una o
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puù riuscire quadrata o rotonda a seconda Fig. 13 della maniera con cui si fa passare la spoletta (fig. 13 e 14). Per ottenere un quadrato di
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o agugliata. Al termine della gugliata si fa qualche volta il nodo per fermare il filo. La gugliata non deve essere troppo lunga, affinché il cotone
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Imbastitura (fig. 1)- Cucitura di preparazione, che si fa a punti lenti e lunghi pel solo fine di tener egualmente congiunti due pezzi di stoffa, che
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Orlo piano - Cucitura a soppunto, che si fa nella stoffa allorché si rivoltano due volte i lembi della medesima, non muniti di vivagno, perché non
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del superiore si fa la marca. Canavacci o strofinacci - Cenci grossi di canapa orlati alle estremità e marcati in un angolo. Servono ad asciugare e
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costura rivoltata e così le cuciture di mezzo. Al Fig. 1 fondo si fa un orlo in soppunto largo almeno 3 centimetri. Nella larghezza della parte
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orli per lo sparato davanti si prendono ancora dalla larghezza del corpo, tagliando un'altra striscia larga 0,05. Alla parte superiore del corpo si fa
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taglio dei gheroni, la cucitura e l'orlo alla parte inferiore si fa come nelle altre camicie. Per lo sprone e le maniche si taglia prima il modello
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Vestimenta accollata con maniche lunghe che si porta comunemente in letto (fig. 11). Si fa in piquet liscio o felpato per l'inverno; in percalle
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in più di 0,10. La cintura prende tutto il davanti fino ai fianchi. Fig. 19 Alla parte posteriore si fa un orlo con guaina. Attorno allo sparato si
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Piccolo corsetto a faldine; più o meno scollato, con maniche corte, che copre il busto (fig. 23). Si fa in Fig. 23 piquet per l'inverno, in percalle
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Vestimento senza vita, lungo quasi quanto la veste e che portasi sotto di essa (fig. 28). Si fa in piquet, percalle e giaconetto. Si compone di
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liscia si fa tutt'intorno un orlo a traforo largo per lo meno 4 cm. e si marca pure in un angolo a punto di ricamo.
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larghezza delle due Fig. 3 estremità cm. 3 o 4 con un taglio in tralice prolungato fino alla distanza di cm. 15. Alla parte di mezzo si fa lo scollo con
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' intera pettorina); se questa somma risulta uguale alla larghezza dei telo anteriore, allora sì fa alla metà di questo uno sparato Fig. 8 per dritto filo
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costura rivoltata. Inferiormente si fa un piccolo orlo a cui sì attaccano due pezzi di nastro. Superiormente alla parte posteriore si lascia uno
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contorna il disegno a punto di filza, poi si fa il ripieno, che consiste nel rilevare con una serie di punti d'imbastitura fatti in senso opposto a
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ritagliano nella stoffa, che sta superiormente, le parti inutili de disegno. Si fa sovrammettendo mussola o tela fina su tulle, percalle o tela su modano,ecc.
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la prima parte del punto in croce. Quando il punto si fa allungato prende il nome di punt'unghero. Fig. 13 Volendo lavorare una stoffa unita col
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. 20 Il punto a spina di pesce (fig. 20) è quello che imita la spina di questo animale. Il punto strega (fig. 21) si fa lavorando da sinistra a destra
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, pagliette, in bisantini o lustrini in ricci. Il lavoro si fa piano o rilevato. Il rilievo si ottiene facendo con cotone grosso una serie di punti lunghi
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riempiono le parti interne del disegno e s'attaccano da ogni parte al passamano. Il punto fondamentale delle retine é il punto smerlo, che si fa ora
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Or fa quasi un secolo nel castello di Volney si celebravano con grandissima pompa le nozze della nobile signorina De Varicourt col marchese De
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Una buona massaia tiene dapprima giusto conto di ogni spesa, che si fa in famiglia ; e sapendo che ogni soldo è frutto di lungo sudore da parte del
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avarizia e gretteria. Roba che fa bene a nessuno è perduta : e vuolsi metterla in serbo, affinchè qualcuno ne profitti. - Però guardatevi, figliuole, da
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tengano sollevati i panni, fa passare pel buco del medesimo una linguetta, cioè un brandello di pannolino, acciocché per essa coli regolarmente il ranno
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Vi sono alcuni, i quali, per avere il fegato di qualunque sia bestia tenero, lo fanno cuocere lungamente; e adagio adagio; che anzi, quanto più si fa
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maniera eguale, è molto più saporita. Ma siccome tale condimento non fa troppo bella apparenza a chi non sa cos'è, lo si mette nel fondo del piatto
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carico che si fa stante il maggior peso: se poi si vuole accendere il fuoco bisogna aspettare che cominci a perdere tutta l'umidità superflua: in
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, non devesi accusarne la sola debolezza natìa; molto diversi ancora all'evitare che fa con ogni studio i raggi solari, affine di conservare una troppo
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di segala. Per viver sano vesti caldamente e mangia scarsamente. L'ammalato disubbidiente fa il medico crudele. Ne ammazza più la gola che la spada
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, inorridito, fa tumulto, tanto che l'esecuzione della sentenza è sospesa. Il re poi, informatone e ammirando tanta virtù, ridiede vita e libertà a
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della legge ) rispose: « Colui che usò ad esso misericordia ». E Gesù : « Va, fa anche tu allo stesso modo ».
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si manifesta coll'assumere che fa la superficie metallica una tinta giallo-dorata o rossastra: Si mette quindi la lamina, così preparata e bene
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felicità. Chi senza ragione danneggia altrui in uno di questi beni fa ad esso ingiuria, ed é tenuto a riparare, quanto gli è possibile, il danno arrecato
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! le si proibisce di ritornarvi, le si fa dire che migliorare lo stato delle misere era cosa inutile e poi sarebbe voler fare la singolare ! Ma ella
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voce. Poche settimane fa andò ella a passar una giornata in campagna da certe sue cugine, e venne accolta con poca garbatezza. La lasciarono sola
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, hanno in conto d'oracolo ogni suo fatto. Così crede, desidera Genoveffa, non si richieda più in là. Ma di questa singolare ascendenza, che la fa regnare
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volte apre le labbra ; e, presta a rispondere, nol fa che per monosillabi. Talvolta un piegare od uno squassar di capo equivalgono ad un sì o ad un no
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compagne, misurando atti e parole. E le più sempliciotte tira in disparte, le interroga, e fa parlare nel mal intento di aizzare le une contro le altre
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questo le sue compagne la chiamano cervello d'oca. Giorni fa entrò a dire che le sue galline dànno sei uova al giorno. Azzeccò a questa bella novità un
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Ernestina in iscuola non istà mai ferma. Ora si dondola, ora dimena le gambe, or fa rumore coi piedi, ora zufola, e, quel che è peggio, fa alle
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rispondere alle cento richieste che vi fa in un solo minuto? V'accarezza ed abbraccia, le divenite amiche in un attimo. Non vi curate di contentarla ? Ed ella
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vedendo carte e lettere vi getta sopra gli occhi per leggere o per curiosità, o per non badare a quello che fa.
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ancora che ninno degli astanti se ne accorga. Chi sbadiglia, e peggio se questa cosa fa parlando con altrui, e quasi ragghiando, mostra d'aver sonno o
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marciose, rospi infilzati od altri rettili schifosi, parlar di mosche cadute nella broda; quella che discorrendo fa gesti affettati o tira altrui pei
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fanciulla non diruggina i denti, cioè non li arrota stropicciandoli insieme, nè si morde le unghie, le pipite o la pelle, perchè questo fa ribrezzo, e
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in modo da assomigliarsi a zanzeri, non del dare il gambetto, ché una garbata e buona fanciulla non fa neanche per ridere, imperciocchè questo tratto
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