Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 4 occorrenze

stessa vorrei esser per te - ma tu l'ignori.

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vita, - anno per anno poi rinnovellando la speranza lontana ed il dolore si fanno velo ancora agli occhi stanchi, grazie porgendo a lui dell'esser nato

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, come un vile, senza esser giunto al mare, e te lasciando sola e distrutta dopo il sogno infranto fra le stesse miserie? Gorizia, 15 settembre 1910

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preda senza schermo, parmi l'anima mia nel suo segreto. Ed il sogno che nasce palpitante, la «storia» che non soffre le parole ma vuol esser vissuta

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Penombre

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Praga, Emilio 2 occorrenze

Vorrei, fanciulla, esser nel tuo corsetto, e, come un serpe ai dì di luglio, in giri voluttuosi errarti intorno al petto: errarti intorno al petto, o

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vergogna mi mordeva il core d 'esser poeta. Uscii - piovendo gocciole sottili, le cime nascondea dei campanili il nebbione, e la cupola del duomo, senza

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TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 2 occorrenze

Che fantasima d'abate ho scontrato stamattina, sul sentier della collina! Pover'uom, per esser frate, era magro e curvo e smorto: certo il pranzo

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, perdio! non voglio essere Alfredo s'esser non posso Arturo! Amor, riposa in pace, astro maturo: amico, ai campi, ai campi; addio di cuore, o femminili

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Trasparenze

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Praga, Emilio 7 occorrenze

Mi chiaman pazzo le vicine, e infatti fra tanti matti posso esser matto anch'io. Ma, affé d'Iddio, io le sento russar, le donnicciuole; oppur, da

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Quanti vivon cercando un po' d'oblio, quanti sono in esilio e quanti in fuga! Come si paga d'esser nati il fio, come ogni dì novello è nuova ruga! Si

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apparìa nel ciel d'Italia come pallida cometa, la rugiada dell'encomio fu profusa al mio passaggio, e stupii, povera lampada, d'esser vista e d'esser raggio

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, qui chiamato da un attimo di ebrezza per esser schiavo a un secolo di noia, mi farò ancor cattolico, e all'altare ricercherò di quando ero io pur

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E or già comincia ad esser bianco il crine, e più spessa sul core cade la neve... - Svaniron le larve, il sogno sparve. Quante stoltezze in questa

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un povero pastor: corro a portargli l'umide rose del labbro mio e la mia chioma d'or! - Se basta amarti, o pallida bimba, per esser tuo, vale il mio

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freddi letticciuoli irrida. Esser due nel tepor, due giovinezze - Fantastichiamo! due, l'un per l'altra, due conscie bellezze, che più cogli occhi che

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