. -Ecco il garzone! Meno male! -esclamò don Pietro, sentendo il rumore dei passi della mula. Il garzone, entrando con le bisacce piene di provvisioni a una
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scandalo? - esclamò spaventata la baronessa. - Mamma!... Se non c'è altra via!... Tutti guardarono Rosaria. Come mai quella ragazza, che stava sempre zitta
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dannata! - ella esclamò portando le mani attorno alla bocca, a fin di reprimere il suono della voce e renderlo nello stesso tempo più vibrante
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sarebbe già sossopra da un pezzo. Faceva quel che poteva. Avrebbe dovuto infilarsi i calzoni.... ma!... - Due ore e mezzo! - esclamò Giovanni guardando
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primo guadagno! - esclamò tristamente Giovanni. Era inutile confortarlo con bello parole; si sentiva troncate le braccia e, più che le braccia, la volontà
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volta la vittoria del partito era sicura, esclamò: - Ma voi, caro cavaliere, voi non volete capirla. Quattrini ci vogliono, quattrini! Il cavaliere, in
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cantina lui, non lo battezzava affatto. - Andate a farvi benedire tutti! - esclamò donna Beatrice, quantunque, ora che le elezioni erano vicine
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capello, va fucilato; - lo zi' Croce si sentì intenerire, ed esclamò: - Poveretti! Erano comandati. Che cosa potevano fare? E partì di nuovo per
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pane, morto di fame!... Lisa si faceva di mille colori, udendolo parlare così. - Che cosa ve ne importa? - esclamò stizzita. - Ognuno deve badare ai
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, balbettava. - Dio mlo! Che è accaduto? - esclamò donna Rita! - Niente. Dov'è Lisa? Chiamatela. E quando dava del voi, voleva dire tempesta! Appunto Lisa
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pulizia! - esclamò il mio cicerone. E col gomito e con la testa m'incitava a guardare il barone Saccaro riapparso sul terrazzino centrale del palazzo
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arrosslta, abbassava il capo; afferratala per la vita, voleva darle un bacio su la nuca. - La mamma! - esclamò Benigna, che non se lo aspettava. - Per
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ancora duro.... E con la mano accennava che avrebbe preso la fuga col suo innamorato. - No, queste cose non si fanno! - esclamò Benigna, - Mia zia ha
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subito„. - Ah queste benedette figlie - esclamò donna Mita, torcendosi le mani, quasi la povera Quarinta si fosse ammalata a posta per farle un dispetto
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ne andava cercando dei nuovi, quasi gli sembrassero pochi quelli che già lo tenevano occupato da mattina a sera. - Bisogna riparare! - esclamò don
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metter pace e non guerra tra padre e figlia! È sangue di lui, carne di lui, ossa di lui, infine.... - Abranunzio!... voscenza! - esclamò lo Storto. - Per
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attirato dall'odore del cacio. - Signore, aiutatemi voi! - esclamò internamente. E tornò addietro di nuovo chiamando: Tinu!... Trisuzza! per ingannare quei
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in vita mia! - esclamò il massaio Marrana. - Che possiamo farci? Si presentano, armati fino ai denti.... Hanno voluto da mangiare, da bere.... È carità
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. Prendetene nota. - Campate di vento! - esclamò don Emanuele, crollando compassionevolmente la testa. E mentre il barone ritirava con mano tremula i
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