Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: esclamo

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IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"

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Capuana, Luigi 6 occorrenze

neppure molto forte. Il Re dovette scappare a cavallo per salvare la vita. - Ah, se fosse qui il barbiere! - esclamò. - Maestà, era al portone di

meglio! - esclamò la Reginotta, che non le pareva vero. - Fatelo scorticare, e portatemene la pelle. All'ordine del Re, partono gli scorticatori e

. - Cercate e troverete. Il destino dei Re vuole così! Erano parole del Mago. - Facciamo un altro bando! - esclamò il Re molto seccato. E volendo andare per

Fantasia alterata della figliuola, esclamò lui: - Maledetta la padellina e chi ce la diè! - Ahi! In risposta aveva ricevuto uno schiaffo. Disse il padre

Bambolina, diventata così bella che pareva un sole, il Re esclamò: - É proprio una Reginotta! Infatti, alcuni anni dopo, Bambolina e il Reuccio si sposarono

dove sia. La cerco invano da tant'anni. - Che commedia è questa! - esclamò il Reuccio, sdegnato. Entrò Caterina: - Dite, buon vecchio: dopo tant'anni

Oro Incenso e Mirra

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Oriani, Alfredo 12 occorrenze

violento! - esclamò. Ma dieci minuti dopo, quando Lelio fatto più molle, col volto ancora un po' madido, la lasciava baciandola sui capelli come una

insulta le signore nei propri libri! - Vi lagnate dunque per qualche amica? - Vi avrebbe riconosciuta! - esclamò la principessa, aggravando quella

alzò, gli prese una mano e recandosela repentinamente alle labbra esclamò: - Permettetemi, permettetemi, signore! Noi, l'ultimo popolo nella storia

: - Ti ho sentito. E lo chiamò con un gesto sulla pelle nera. - Dimmelo subito, mi ami? - Egli non rispose. - Rodolfo... - Mi ami?! - esclamò con più

siamo tutti infelici! - Voi! - egli esclamò con accento duro, forse irritato seco medesimo dalle troppe idee sciupate in quel dialogo, e che avrebbero

sudicie - ella soggiunse a bassa voce con una moina di ripugnanza. - Come la frutta: chi lava le ciliegie in campagna? - Ben detto! - esclamò il

dire l'ultimo stornello - esclamò Rocco, che una sbornia affettuosa traeva a confessare la propria inferiorità davanti al rivale. Fiori di cesta. Se

. - Come siete!... - egli esclamò volgarmente con quella sincerità di bramosia alla quale le donne sono quasi sempre sensibili. - Avete bisogno di me per un

smarrirla all'indomani nella fratellanza universale. La patria è il mondo, non vi è dunque più patria. Quale è la nostra religione? - La mia? - esclamò

giovanile. - Che cosa dirà mai! - esclamò improvvisamente. Aveva una grande idea. Intanto che Prudenza assisteva alle tre messe del Natale egli

, esclamò: - Eccolo! Infatti entrò un'alta figura di prete, curvo delle spalle, che traendosi tosto il cappello per scrollarne l'acqua mostrò una fronte di

villaggio, un giovane di carattere dolcissimo. Quando il conte scorse l'arciprete: - È venuto per darmi il buon viaggio? - esclamò. - Mi dispiace che dovrà

I FIGLI DELL'ARIA

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Salgari, Emilio 32 occorrenze

che sono i nemici della nostra religione. - Quanto desidererei vedere anch'io quel volatile! - esclamò la Perla dei sapienti. - M'hanno narrato

steppe del Don! - esclamò l'ufficiale, a cui non era sfuggito quell'accento beffardo. - Mi ha fatto dormire come un orso! Se anche ai frati fa questo

già superata mezza distanza, quando udirono improvvisamente il macchinista urlare: - Aiuto, capitano! Aiuto! - Per centomila orsi! - esclamò Rokoff

. - Da Donvalot nel 1889-90. - Capitano! - esclamò Rokoff. - Vedo delle abitazioni in quell'avvallamento. - Anche Donvalot ne aveva trovato in questa

breve distanza si udirono rimbombare precipitosamente alcuni colpi di tam-tam. - Ah! Diavolo! - esclamò il cosacco, raccogliendo in fretta i volatili

me e che mi colpiranno al cuore. - I bravi della hoè! - esclamò Fedoro impallidendo. - Della "Campana d'argento" - aggiunse Sing-Sing, con un sospiro

abbiate alcun timore - disse il capitano in cinese. - Ma voi siete uomini! - esclamò il calmucco, nella egual lingua. - E chi volevate che fossimo

! - esclamò Rokoff. - Credete voi che un onorato ufficiale dei cosacchi del Don, che ha due medaglie al valore guadagnate sotto Plewna e che uno dei più

all'infuori e dei moschettoni lunghi, pesanti e a miccia. - Che splendidi guerrieri! - esclamò Rokoff. - Non saranno certamente quelli che ci

raccolgono preziosamente. - Per cosa farne? - Per bruciarlo, non avendo legname sugli altipiani. - Che minestre profumate devono riuscire! - esclamò

. - Siamo perduti! - esclamò Fedoro. - Non ancora - rispose Rokoff, furibondo. - Possiamo accopparne degli altri prima di cadere. Si abbassò rapidamente

trovino. - Alla nostra libertà! - esclamò il cosacco. - Sì, mi è venuta un'idea. - Quale? - Di tentare la discesa della cateratta. - E calarsi

giorno di festa e la cena ci aspetta; a più tardi maggiori spiegazioni. Ditemi, però: avreste paura di dormire nella mia stanza? - Io! - esclamò il

, troppo alti però per poterli raggiungere e anche troppo stretti per lasciar passare un uomo. - I furfanti! - esclamò. - Hanno preso tutte le loro

foresta si udirono dei canti monotoni. - To'! - esclamò il capitano, arrestandosi. - Vi sono degli abitanti qui? - Ecco una bella occasione per rinnovare la

steppe del Don! - esclamò. - È saltato in aria o l'uragano l'ha trascinato entro la nube nera? Un'onda che lo investì impetuosamente, riempiendogli la

acquavite estratta dal miglio. - Ah! Infami! - esclamò Fedoro, rabbrividendo. - Quale spaventevole tortura! ... Uccideteli piuttosto di tormentare così

Rokoff. - Noi ci fermeremo qui. - Noi! - esclamò Fedoro. - E gli altri? - Devono andare altrove. - Collo "Sparviero"? - Sì, collo "Sparviero" - rispose il

liquore dei monaci del monte Athos? - La splendida idea! - esclamò il capitano. - Accompagnate la principessa, mentre io vado a prendere delle

cani ronzare intorno al fuso? - Dei cani! - esclamò il capitano, stupito. - Io ho veduto degli animali fuggire. - Saranno stati dei lupi. - Si

vedeva una buca immensa, come se cento mine fossero scoppiate insieme. - Che cosa avete messo in quel tubo? - esclamò, guardando con terrore il capitano

- rispose il capitano. - Chi rifiuterebbe una simile proposta! - esclamò Rokoff con entusiasmo. - Non avete paura a seguirmi? - Oh no, signore! Abbiamo troppa

girandole, bambù crepitanti, fuochi di bengala e detonavano razzi e petardi in gran numero. - Bella casa! - esclamò il cosacco. - Principesca - disse Fedoro

! Udendo quelle parole, pronunciate in lingua cinese, il capitano non aveva potuto trattenere un gesto di stupore. - Voi mi aspettavate! - esclamò. - Chi

. Attenti, amici, passiamo i Crevaux. - I Crevaux! - esclamò Rokoff. - Un nome francese in mezzo al Tibet. - Dato a questi monti da Bonvalet - rispose il

frastuono, nelle profonde spaccature che s'aprivano in tutte le direzioni. - Che paese orribile! - esclamò Rokoff, il quale, dopo essersi ben coperto

momento caduto, colpendolo sulla testa. - Diavolo - esclamò. - Prima uno a voi, ora uno a me! - Vi dico, capitano, che lassù vi è qualcuno che si diverte

teneva la ruota del timone. - Che strano uomo! - esclamò Rokoff. - Che abbia tutt'altra intenzione che di condurci in Europa? Comprendi qualche cosa tu

personaggio non aveva saputo frenare più volte un sorriso. - Povero signor Rokoff! - esclamò il comandante. - E tutto in causa di quel sermone. - E un po' del

, sparando e vociando. - Ah! Non ne hanno abbastanza! - esclamò il capitano. - Vogliono farsi smontare? Sia! Stava per puntare il fucile, quando in aria

del Don! - esclamò Rokoff facendo un salto. - Un momento di ritardo e quel proiettile mi sfondava lo stomaco. Si gettarono sotto gli alberi, mentre

, colle vesti stracciate e gli occhi enormemente dilatati dal terrore. - Ma questa è una bolgia infernale! - esclamò finalmente Rokoff. - E oserebbero

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