Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: esclamo

Numero di risultati: 75 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Il drago. Novelle, raccontini ed altri scritti per fanciulli

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Luigi Capuana 5 occorrenze
  • 1895
  • Enrico Voghera editore
  • Roma
  • Verismo
  • UNICT
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starò in camera della nonna per vederla piangere. — Bel gusto! — esclamò Lidia seria seria Il giorno dopo, le due bambine si trovavano sole nella sala

paternostro come va detto, altrimenti il Signore si riprende il giocattolo. — Quand'è così! — esclamò Checchino rassegnandosi. E da quella volta in poi

! — esclamò: — Dio le perdoni il male che voleva fare alle orfanelle! Quella morte però gli era parsa un ammonimento. Se l'accidente fosse venuto a lui? Per

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male su la scarpa!... Sbattevano goffamente nel camminare... — Lei sarà un avventore indiavolato, — esclamò il sarto. — Chi le ha insegnato queste cose

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mistero. — Ha fumato una sigaretta con l' ascich, - egli esclamò, riconoscendola; e la mostrò al dottore. Quella sigaretta, preparata con l'estratto

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Piccolo mondo antico

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Fogazzaro, Antonio 4 occorrenze

. "A proposito", esclamò Pasotti "hai la vela?" "Ce l'ho su in casa", rispose Pin. "Debbo andare a prenderla? La signora qui avrà paura, forse. E poi

, verso l'uscio. "Marchesa!", esclamò alle sue spalle il professor Beniamino, mentre Friend, saltato dal seggiolone, gli abbaiava disperatamente alle gambe

forti. Franco esclamò: "La Polizia!", e saltò a terra. "Va', va'!", supplicò lei, sottovoce. "Non lasciarti prendere! Passa dal cortiletto! Scavalca il

diavola!" Infilato e abbottonato l'abito dopo mezz'ora di lavoro, esclamò sul serio: "Corpo, che fatica!", e andò allo specchio. Sua moglie osò di

ATTRAVERSO L'ATLANTICO IN PALLONE

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Salgari, Emilio 14 occorrenze

!" esclamò l'ingegnere. "È vero." "Che qualche nuova corrente ci abbia presi?" "Non lo credo, ma è un fatto, però, che noi ci avviciniamo alla costa africana

l'ingegnere. "Non vi era motivo di spaventarsi tanto." "Ah!" esclamò il negro. "Mi ricordo quegli occhi ... oh! che orribili occhi!" Un tremito convulso

scoppiato e che la navicella precipitasse fra le spumanti onde dell'Atlantico. "Gran Dio!" esclamò l'irlandese. "Che cosa succede, Mister Kelly?" "Alle

stringendosi il capo fra le mani contratte, e parve che si assopisse. "Per centomila merluzzi!" esclamò O'Donnell. "Mi sembra, Mister Kelly, che la nostra

e anche qualche detonazione. "Diavolo!" esclamò l'irlandese, che non amava il silenzio. "Ci prendono per aquile? Fortunatamente siamo molto alti e le

O'Donnell. "Ma no" rispose l'ingegnere. "Non vedo alcun albero." "La zattera! "esclamò il mozzo, impallidendo e rabbrividendo. "Odo la voce di Mac-Canthy e di

." "Avete dell'audacia!" esclamò Kelly con stupore. "Voi non dovete essere un volgare briccone." "Un briccone ... e che cosa vi ha fatto supporre questo

fine!" esclamò O'Donnell, rabbrividendo. "Nel 1802 Olivari s'innalzò con una semplice mongolfiera di carta: il suo pallone prese fuoco, e

lentamente, allontanandosi dall'isola. "Il vento!" esclamò O'Donnell. "E spira in favore" disse l'ingegnere. "Dio sia ... " L'irlandese non finì. Una

rarefazione dell'aria. O'Donnell, che cominciava a battere i denti, si accorse che il termometro segnava due gradi sotto lo zero. "Diamine," esclamò, "fa

muoia? Prima o dopo è tutt'uno e noi potremo forse salvarci." Poi si allontanarono dicendo: "A domani." "Miserabili," esclamò O'Donnell. "Uccidere un

se questo modo non si è trovato nemmeno oggi!" esclamò O'Donnell. "Eppure Blanchard diceva di averlo trovato e per dimostrarlo intraprese la

. "Povero Washington" esclamò O'Donnell, con accento di dolore. "È finita" rispose l'ingegnere con un sospiro. "Scendiamo, Mister Kelly?" "Siete ferito

vorranno farci una brutta accoglienza, venderemo cara la pelle!" "Ricadiamo!" disse il mozzo. "Povero Washington esclamò O'Donnell. "Si sgonfia

I MISTERI DELLA GIUNGLA NERA

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Salgari, Emilio 27 occorrenze

momento, poi passare oltre. - Se fosse il capitano! - esclamò. Lasciò lo stanzone e tornò nel corridoio. In fondo scorse un'ombra appena distinta, che

aprirsi una porta. - Chi scende qui? - chiese. - Io, Bhârata, - rispose il sergente avanzandosi. - Finalmente - esclamò Tremal-Naik. - Mi spiegherai ora

alcuno. Si volse ed appoggiato allo stipite della porta, scorse Tremal-Naik. - Tu, padrone! - esclamò egli con stupore. - Tu! ... - Sì, Kammamuri

si batté la fronte. - Ora mi ricordo! - esclamò egli con viva emozione. - Sì ... quei due uomini parlavano di una pagoda ... di una vergine che

, ma il colpo non mi riuscì. - Miserabile! - esclamò il capitano, pallido d'ira. - Non irritarti per sì poco, - disse lo strangolatore, sorridendo. - Ti

occhi, scintillanti come due neri diamanti e s'alzò a sedere. - No! ... No! ... - esclamò egli con voce rauca. - Non voglio! ... Il maharatto lo

. - Tykora! - esclamò la medesima voce misteriosa. I due indiani tornarono a guardarsi intorno. Non era più possibile ingannarsi; qualcuno stava a loro

. - To'! - esclamò l'indiano, sorpreso. - Cosa vuol dir ciò? Il cane abbaiava colla testa volta al fiume, segno evidente che colà succedeva qualche cosa

io lo ritrovai. Quest'uomo è entrato nella pagoda. - Tu menti! tu menti! - esclamò la sventurata giovanetta. - Vergine della pagoda, amando

sguardo smarrito. Vide Tremal-Naik che si contorceva per terra emettendo sorde imprecazioni. In un baleno gli fu vicino. - Vivo! ... - esclamò

. Doveva aspettarmelo. - Tremi dinanzi a me? - Io tremare! - esclamò lo strangolatore, sorridendo. - Manciadi non ha paura che di Kâlì. - Kâlì! Chi è

. Un flusso di sangue imporporò il viso del capitano. - L'hanno preso adunque? - esclamò con viva emozione. - Credeva che mi avessero ingannato. - È

pistola del maharatto. - Ah! miserabile! - esclamò Tremal-Naik furente. - Padrone! - gridò Kammamuri, accorrendo in compagnia della tigre e del cane

! - esclamò Tremal-Naik, raccogliendo la carabina. - Bada! - gridò uno dei thugs. - Si preparano a darci la caccia. - Penso io a tenerli lontani. Drizzate

visibile. Quasi nel medesimo istante, al sud, appariva un altro punto, sormontato da un pennacchio di fumo. Tremal-Naik lo guardò. - La fregata! - esclamò

. Temo che la mezzanotte sia vicina. Tremal-Naik sentì le carni raggrinzarsi e il cuore battere con veemenza furiosa. - Orrore! - esclamò con voce

! - esclamò il maharatto, atterrito. Cosa succede? - La via è sbarrata! - esclamò Tremal-Naik volgendo all'intorno uno sguardo feroce. - Fermiamoci, padrone

attenzione, riconobbe in lui il bengalese Manciadi. - Oh! ... - esclamò egli con orrore. Aghur! L'indiano fu lesto ad accorrere alla chiamata del compagno

fra le tenebre. - La Devonshire! ... - esclamò Tremal-Naik. - Macchina indietro! ... - comandò il capitano. La Cornwall, trasportata dal proprio

avvicinarsi. - E uomini? Tremal-Naik trasalì. - Uomini! - esclamò egli, affettando sorpresa. - Dove vuoi che abbia trovato degli uomini, di notte, in

del bengalow. - Si vede che sono prudenti quegli europei. - Sembra. - Ma tu lo libererai. - Io! - esclamò Saranguy. - Lo credo. - Chi te lo disse? - Non

irritati. - To', un pitone! - esclamò Kammamuri il quale, famigliarizzato a simili rettili, non provava paura alcuna. Stava per allontanarsi, per

questa sera. Al canotto, Kammamuri! - esclamò egli, con un tono di voce da non ammettere replica. - Ma, padrone! ... - Hai paura forse? - chiese

. - Padrone! - esclamò Kammamuri. - La folgore! Tremal-Naik, ancora istupidito dall'influenza della scarica elettrica s'alzò ginocchioni. Un grido di

. - Oh! - esclamò l'indiano. - Con un salto arriverà fino all'hauda. - Se la lascieremo avvicinare. - Tacete, capitano. In lontananza s'udirono i cani

scorse scattò in piedi, muovendogli incontro. - Libero! - esclamò, non dissimulando la sua sorpresa e la sua gioia. - Lo vedi, - disse Tremal-Naik. - E

da uno dei nostri a scambiarsi dei segnali. - E perché? - Si crede che l'uomo voglia liberare la Vergine. - Oh! L'orrendo delitto! - esclamò

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