della relatività, è eguale alla sua energia totale divisa per il quadrato della velocità della luce. Già un esame superficiale ci mostra come, almeno per
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), basterà prendere in esame diretto le due ipotesi h 0 e h = 0, avendo cura di considerare, accanto ad ogni moto ottenuto nella prima ipotesi, il rispettivo
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23. Ciò premesso, torniamo ad un moto piano rigido qualsiasi e prendiamo in esame il moto dell’angolo retto costituito dalla tangente IT e dalla
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