TU NON LI CONOSCI. ABITUATI A FARE CIÒ CHE VOGLIONO. PER QUESTO ME N’ERO ANDATA QUAND’ERO APPENA UNA RAGAZZINA! E NON SAREI MAI DOVUTA TORNARE!
ERO COSÌ IMMERSO NEI MIEI STUDI CHE NON TI HO NEMMENO SENTITO ARRIVARE.
“QUANDO HO RIAPERTO GLI OCCHI, ERO ANCORA APPOGGIATO AL TAVOLO DELLA CUCINA E UDIVO SEMPRE QUEL SIBILO...”
E CHE NE SO? TUTTE QUELLE STRANE STORIE DI UOMINI SERPENTE... MIO MALGRADO MI ERO LASCIATO SUGGESTIONARE...
L’HO VISTO PARTICOLARMENTE NERVOSO, DOPO CHE I FORESTIERI SE N’ERANO ANDATI, E NON CAPIVO PERCHÈ... IO ERO BEN CONTENTA DI NON VEDERMELI PIÙ ATTORNO!
“MA QUASI SUBITO LI HO RIAPERTI. SENTIVO I CAPELLI RIZZARMISI SUL CAPO ED ERO CONSCIO DI UNA PRESENZA CON ME NELLA STANZA... MA INTORNO A ME ERA BUIO...”
POSSO SPEZZARTI IL COLLO SENZA LASCIARE SEGNI, RAMÒN... E POI GETTARE IL TUO CADAVERE NELLA STRADA COME SE TU FOSSI UN UBRIACO! IO NON ERO D’ACCORDO
UNA NOIA MORTALE! ERO ARRIVATA AL PUNTO IN CUI AVREI PREFERITO LA COMPAGNIA DI UN PESCE ROSSO...
Accademia della crusca
