. «E per il tuo onore non potrai farne meno di tre. Intanto, permetti che io prepari qui sull'erba un pasto per te e per me: un poco di carne, di pane
faccio, ripestando lo stesso sentiero, la stessa erba?» E passò il tempo che passò. «Quanti altri maledetti giri ho fatto, Blabante?» gridò il conte
nell'onda per lo stupore. «È possibile, amico mio» disse lamentosamente arrancando all'indietro sull'erba della sponda «è possibile che l'acqua del fiume
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del vento che tirava, facevano brevi galoppate, nitrivano, pascolavano l'erba del prato silenzioso. Fermo al punto d'avvio, con la faccia coperta a
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la disperazione gli urtò il cuore. Però, puntando i piedi nell'erba e curvando la schiena e il corpo, cominciò a spingere. Il braccio di legno non si
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dell'erba, la semina.
fiocco di neve che il vento tentava di trasformare In tormenta sembrava voler ricordare che siamo in inverno, a dispetto dell'erba ancora visibile sui