fatta nelle rispettive classi anzichè nella cappella comune. Una sera eravamo tutte inginocchiate nel mezzo della scuola, e le nostre personcine
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Un solo accidente è venuto a contristare il nostro soggiorno sulle Alpi, e fu una polmonite del soldato Ramella mentre eravamo nella Capanna Regina
con me salendo lentamente ogni settimana circa 1000 metri. L'altra venne su rapidamente in tre giorni sulla vetta del Monte Rosa, quando noi eravamo
Mi ricorderò sempre Giuseppe Maquignaz che mi raccontava come fu costruita la prima capanna sul Cervino. Eravamo insieme nel rifugio del Teodulo
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diverso dal suo contegno abitualmente serio, che tutti eravamo in apprensione per il suo stato, sapendo che non aveva bevuto.
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ed io pure in montagna preferisco thè o caffè. Dopo mezz'ora si riprese la via, e alle 8 eravamo ai piedi della arrampicata, quella che doveva essere
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. Eravamo al piede, appena un 20 metri sotto l'ultimo spuntone che ci separava dal colle, e Alfonso era seduto da parecchi minuti, e resisteva alle mie
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da laboratorio (altitudine 3620 m.). un grande sollievo a trovarci più riparati che sotto le tende. Poco per volta ci eravamo assuefatti al freddo e al
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Il soldato Solferino, il giorno 2 agosto fece una esperienza coi manubri, mentre eravamo accampati presso la Capanna Linty (3047 metri).
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cambiamento non lo provammo nel soggiorno alla Capanna Regina Margherita dove eravamo bene riposati. Solo in principio alcuni di noi perdettero
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. Eppure eravamo almeno venti uomini occupati a lavorare e nessuno ebbe a soffrire. Dieci di noi si fermarono colà due mesi e mezzo senza inconvenienti
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lo stato mio era simile al malessere che provavano i miei compagni. Ho già detto che non eravamo allenati, ma io non stavo male in alcun modo. Mi ero
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Monte Rosa, perchè prima di partire eravamo già allenati. Le marcie in pianura bastano per dare una dilatazione massima del torace, che neppure il
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clinica medica di Berna colla sua signora. Eravamo in sette persone a far parte della spedizione. Un ragazzo di 10 anni , un vecchio contadino di 70 anni
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Eravamo nella capanna dei Grands-Mulets con un tempo pessimo. Invitai il sig. Federico Payot e le guide a bere con me nell'albergo della vecchia
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Verso le 10 partimmo colla pioggia, eravamo in quindici. Per strada incontrammo una parte della carovana, fra cui alcuni feriti che scendevano più
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poco bene. Alle 3 del mattino eravamo pronti, ma non si potè partire, perchè il tempo era cattivo. Intanto parlai col conte Favernay che aveva una
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Eravamo convinti che si lavorava solo per disseppellire due cadaveri. Il capo delle guide, vedendo che il tempo diveniva sempre peggiore, diede
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La tensione elettrica, quale osservasi nelle burrasche, favorisce la comparsa del male di montagna. Eravamo nella capanna Gnifetti il 7 agosto
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bene in guardia e si studiarono prima vari punti dove il tragitto potesse eseguirsi più facilmente. Eravamo a 3200 metri. Un mio amico appena giunto
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Ma sulle Alpi la cianosi si mantiene anche quando è cessato il freddo. Parecchi giorni dopo che eravamo nella Capanna Regina Margherita dove le
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; contai fino a centodieci pulsazioni al minuto. Benchè fossimo a solo 2800 metri, la carovana si fermava ad ogni trenta passi. Eravamo tutti sfiniti ed il
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Di rado cade tanta neve, quanta ne venne giù l'inverno del 1885. Pietro Guglielmina al quale Alessandro Sella ed io ci eravamo indirizzati perchè
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Thuile. Arrestati dal cattivo tempo nell'Ospizio del Piccolo San Bernardo, scendemmo per l'Allée Blanche e il lago di Combal a Courmayeur. Eravamo
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Un giorno eravamo nella Capanna Regina Margherita ed essendo giunte due carovane ci trovavamo troppo pigiati. Uno dei custodi della capanna e due
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In Beno Bizzozero notai i primi giorni che eravamo nella Capanna Regina Margherita i medesimi aumenti nella frequenza del polso, e la faccia sua
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Il vento agisce comprimendo od aspirando. Mentre eravamo nella Capanna Regina Margherita le burrasche si incaricavano spesso di farci assistere
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rapporto tra il caldo, l'aria tranquilla e le sofferenze del corpo, è strettissimo a grandi altezze. Per ciò eravamo obbligati a lavorare col tempo cattivo
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Nell'accampamento presso l'Alpe Indra eravamo circondati dalle marmotte; e fino a 2800 metri incontrammo le buche delle loro case sotterranee. Coi
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maggiore molestia che noi provammo fu quella del freddo, e lo soffrimmo più intensamente quando eravamo accampati fra i 2500 e i 3000 metri, perchè non
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di ghiaccio! Tornati dalla piramide Vincent eravamo tanto stanchi che ci consolammo pensando che era una esperienza inutile, perchè delle prove
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Mentre eravamo nella capanna Regina Margherita, a 4560 metri di altezza, uno dei nostri compagni si ammalò di polmonite: pubblicando la storia di
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eravamo assicurati della resistenza alla fatica e della robustezza del Ramella.
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"Mentre noi eravamo da alcune settimane sui ghiacciai del Monte Rosa, mandammo ad avvertire il Ramella, perchè raggiungesse la nostra comitiva
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non dovevano essere molto virulenti. È vero però che pochi malati furono curati con eguale attenzione; eravamo quattro medici tutto il giorno intenti
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Nel principio di agosto mentre eravamo alla Capanna Gnifetti (3620 metri) mio fratello ed io ci accorgemmo che la nostra respirazione era divenuta
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Riferisco una di queste osservazioni (fig. 17) fatta su me stesso. Il giorno 8 agosto eravamo soli nella piccola capanna che ci serviva di
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Il centro nervoso il quale regola il respiro, sembra che non si abitui facilmente all'aria rarefatta. Dopo venti giorni che eravamo sui fianchi del
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energia dei muscoli respiratori. Parecchi di noi che avevamo la respirazione periodica stavamo bene ed eravamo affatto riposati; anche la forza dei
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Cento. Il giorno 7 agosto mentre eravamo nella Capanna Gnifetti, la posizione e la forma del cuore erano quali sono rappresentate nella linea nera 1
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elevata, perchè eravamo già nel mese di giugno, camminavano all'ombra dei grandi olmi che fiancheggiano questa strada. Un soldato per nome Janetti di
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limite si possa estendere la sua massima e totale potestà, ritorniamo alla questione che ci eravamo proposta: - Lo Stato è egli indipendente dalla Chiesa
occhi, e fattasi a un tratto sdegnosa e dura: - Ascoltate, Giacomo - gli disse aggrottando le ciglia. - Quando è nata questa nostra affezione eravamo
insegnarle le astuzie del vincere e del resistere, le manteneva sul viso quasi una maschera sorridente. E non eravamo che alle prime scaramuccie d'una