adunque in assetto ogni cosa, prendemmo la carrozza di posta, affine di giungere più presto alla capitale. Eravamo al terzo giorno del viaggio, allorchè
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cominciò a fare gli apparecchi del ritorno. Poche ore dopo eravamo in Reggio. Paolo fu sollecito a venir la sera prima dell'usato. Lo interrogai cogli occhi
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è già scorso un anno, e non si parla più della vostra partenza." Qui colsi l'occasione di castigare quell'orgoglio imbecille. Noi eravamo sole sole
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grande confusione sì nella mia, che nella sua propria acconciatura. Mezz'ora dopo eravamo entrambe pronte. "Non vi fate così abbattuta!" dissi alla
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di me." Ben lontano però eravamo ancora da tale meta. Il ritiro componevasi quasi per intero di giovani, siffattamente allevate nel bigottismo e
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, ed io eravamo in preda alla costernazione: tutta la gente del palazzo in movimento. Quando intesi voci di persone a me note per gente dabbene, preso
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disseminata ed isolata ad individui. Noi eravamo come gli antichi Stati di Francia, il cui comune pericolo e la legge comune fecero una nazione; il
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tempo che, col mezzo della posta, Paolo avesse potuto farlo consapevole della sventura che mi avea colpita. Il giorno appresso, io e Giuseppina eravamo
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. Eravamo da circa mezz'ora nella sala del ballo, quando giunse il re. Mio padre, facente parte della comitiva, ci presentò a Sua Maestà. Prima di
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della circostanza nella quale quest'idea sull'origine multilaterale delle razze umane venne a balenare nella mente di Vogt. Eravamo insieme lo scorso
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Vogt. Eravamo insieme lo scorso autunno, in un lieto convegno di amici, in una delle più pittoresche valli della Svizzera; ed il luogo, l'ora, la
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, se un dato centesimo o due centesimi dovessero entrare o non entrare nel computo dell'imposta erariale, noi eravamo sempre nel medesimo genere
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