Oggi, a distanza di un paio di decenni, dobbiamo constatare che eravamo, solo in parte, nel giusto allora.
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Il che è un bene e un male al tempo stesso. Perché significa che, da un lato, eravamo nel giusto affermando che abbisognavano metri nuovi per i
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Noi eravamo di contro alla Russia, da cui ci divideva un largo passaggio, e le due facciate si guardavano. Quella della Russia, di legno grezzo, con
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Al di là dell’Impressionismo andrà anche lo stesso Manet da cui eravamo partiti. Bar delle Folies-Bergère (fig. 32) è l’opera estrema dell’artista
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lo rivedo alto, nero nero, e con occhi come bocche da fuoco Longhi non era di buon umore. Si avvicinò, eravamo in pochi a seguire l’esercitazione, si
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protagonista d’una lenta e inesorabile invasione dell’Occidente tutto. Noi barocchi lo eravamo forse già prima, sui sarcofagi etruschi, nelle
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una cultura, a noi che eravamo usciti da un mondo chiuso e faticante, appena tre anni prima! «Io non sono un pittore rivoluzionario — ha scritto
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Eravamo giunti, ciarlando, sino alla così detta tomba di Nerone. Il cielo era limpido, e il sole, già alto sull’orizzonte, mandava un dolce calore
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Schwanthaler. Leggevamo i Niebelunghi; ci eravamo allora allora tuffati nella estetica tedesca; Goethe, Schiller, Heine erano i nostri più intimi amici
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bellissime. Ma come dire che non era “contemporaneo”? Eravamo insieme, della stessa generazione, lui del 1911, io del 1910. Io sono ancora qua. Sennonché
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trattasse di un film, ossia di una rappresentazione. Poi mi resi conto che era la realtà. Noi eravamo a casa nostra, a non più di dieci ore di volo, a
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Eravamo intorno al 1965, quindi in tempi ormai remoti, e da allora, nonostante abbia prevalentemente guardato l’arte antica, non ho mai smesso di
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contraffazione, assai diversa da quella cui eravamo avvezzi quando i van Meegheren copiavano o inventavano i Vermeer, o quando i Soutine creavano degli “autentici
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