SE DENTRO C’ERANO DELLE BANCONOTE CHISSÀ COME SARANNO RIDOTTE...
MA COME AVRÀ FATTO A SCAGLIARLI COSÌ LONTANO? ERANO MOLTO PESANTI!
, MALEDETTO CRIMINALE! I SACCHI LANCIATI DALLA FINESTRA ERANO SOLO UN DIVERSIVO PER FAR INTERROMPERE OGNI RICERCA!
ECCO PERCHÈ LE POLIZIE DI TUTTO IL MONDO NON LI HANNO MAI TROVATI! ERANO IN FONDO AL MARE!
CIRCA UN ANNO FA SONO STATE PUBBLICATE SU UNA RIVISTA LE FOTO DEI PEZZI PIÙ FAMOSI TRAFUGATI AI MUSEI. TRA ESSI C’ERANO QUESTI DUE VASI.
aveva sacrificato tutti i suoi risparmi. Vicende famigliari l'avevano sbattuta un po' dovunque: ora quegli orecchini erano enormemente importanti
, Beppe andava a lavorare a Soci tutte le mattine e Tonio era su a Camaldoli dall'ispettore Durini. Il capoccia, ora che alcuni dei suoi si erano
La Vezzosa non aveva saputo resistere alla tentazione di domandare al marito quali erano i fatti dolorosi il cui ricordo bastava per render triste la
crepitava un bel ceppo di faggio, era grande davvero, altrimenti non avrebbe potuto contener tanta gente, perché i Marcucci erano un subisso! Il vecchio
castello erano tutti scandalizzati che il nuovo Vicario avesse certi gusti, e fremevano di dover ubbidire a un uomo che era schiavo di un gattaccio
parte per sottrarlo alle insistenze dei compagni, i quali anche quella domenica erano andati a chiamarlo. - Non sai che cosa dicono se ti do retta? Che
L'assenza della Regina da Farneta era durata due mesi interi. Il professor Luigi e la signora Maria erano già partiti quand'ella tornò in famiglia
Tutta la settimana i Marcucci erano stati sossopra per il grande avvenimento. La signora Durini, tornando a Camaldoli, aveva parlato con Carlo Buoni
alla sposina maggior simpatia, erano la vecchia Regina e l'Annina, la quale, per non separarsi dalla nuova zia, l'aiutava in ogni lavoro e prendeva da
, era come dire al muro, e lo stesso effetto producevano le parole della signora Durini. Le Marcucci erano attaccate agli usi domestici, e siccome
come uno scolaretto, appena si accorgeva che c'erano delle persone grandi che lo ascoltavano, e specialmente una certa Vezzosa, una bella ragazza di
violino, i quali si erano offerti sapendo che dai Marcucci si ballava. L'illuminazione, fatta con lucerne a olio, non avrebbe diradato le tenebre della
Gli otto giorni dopo l'ultima domenica erano parsi eterni alla Regina e a Vezzosa. Cecco non aveva parlato quasi mai, e, ora con un pretesto, ora con
Le tristi previsioni di Maso si erano avverate. La raccolta del grano era rovinata dalle piogge e dai geli, e le viti pure avevano seriamente
erano vasti giardini, ove crescevano foreste di piante marine, e v'erano aiuole di alghe verdi, cosparse di diamanti invece che di fiori
, che in quel giorno aspettavano da Camaldoli i signori Durini, erano andate alla prima messa, e dopo si eran messe subito a trafficare per casa. Chi
passare! Non passare! Egli non badò neppure a questo secondo avvertimento, e, posato il piede sui sassi che erano attraverso il rigagnolo, passò dal lato
era vendicato. Il padre loro era morto quando erano ancor piccini, e la contessa Costanza li aveva tenuti presso di sé; ma quando furono grandi, pensò
sussurrò Vezzosa nell'orecchio. E allora il bambino fece una corsa e depose le rose in grembo alla nonna. Tutti avevano capito e s'erano schierati per
stagione disastrosa per i poveri, e benedivano gli aiuti insperati che erano venuti a calmare le loro angosce. Come al solito, la famiglia era radunata
. Si capiva che tutti erano contenti: i Marcucci di aver Vezzosa; questa del bene che le volevano; Momo di collocare bene la figlia, e la Maria
, dicevano che Cecco era buono e la sposava per compassione, per levarla dalle mani della matrigna. Questi discorsi erano arrivati all'orecchio di
ferro nel quale erano infilzati diversi ceri, e precedé i cugini nella sala d'armi. Il conte Oberto rivestì l'armatura, che pareva fatta per lui, e
Mentre la Regina stava per incominciare la novella, quando tutti i ragazzi le erano già seduti d'intorno a bocca aperta, e i grandi attendevano
orribilmente, tutti i risentimenti della figliastra erano svaniti. Ella aveva dimenticato quello che aveva patito in tanti anni, per dato e fatto della Maria
raccolta erano grandissime, e i Marcucci lavoravano instancabilmente per aiutare l'opera benefica della natura. Essi avevano già seminato i fagioli, le
cenere e le faville, e la neve batteva tanto forte contro i vetri delle due finestrine della cucina, da spaccarli. Erano le cinque appena, ma già era buio
capelli bianchi tutti arruffati. Nessuno aveva mai conosciuto da giovane codesta donna, eppure in paese vi erano de' vecchi di novanta e anche di
Guidi erano in guerra con la Repubblica fiorentina, e il Conte, occupato nella difesa dei suoi feudi, non poté pensare a dirigere meglio le
Da alcuni giorni il signor Luigi e la signora Adele erano stabiliti al podere di Farneta, e le donne di casa eran tutte affaccendate a servirli e a
correre a pigliare i tegami della minestra che la massaia soleva serbare intorno al fuoco per quelli che non s'erano messi a tavola col resto della
fossa. I figli, che non l'avevano lasciata mai, non s'erano accorti del suo deperimento, avendola sempre sott'occhio; ma lo avevano notato dacché Cecco
Porciano. Tuttavia, quando gli sposi e il numeroso seguito stavano per montare a cavallo e già erano state caricate le mule che dovevano portare il
ne erano spariti e che esso conteneva di nuovo cibi e vesti per i poveri. Chiara capì però che qualcuno doveva averla calunniata presso il Conte, e
questo pranzo non godé soltanto Vezzosa, ma anche il pievano e due amici di Cecco, che erano stati soldati con lui e si erano recati da Bibbiena al
Albis invece che il dì di Pasqua. In casa Marcucci erano tutti così impazienti che quei quindici giorni passassero, per veder la sposina fra loro, che
trovata! - risposero i frati ridendo e stropicciandosi le mani. Infatti, mentre fra' Amalziabene e gli altri frati erano in coro, fra' Gaudenzio
erano meno burloni dei loro compagni, nati all'ombra del Cupolone. Appena il nuovo Podestà fu visto giungere a cavallo, seguìto dai servi, tutti i monelli
, l'ultima domenica di giugno tutta la famiglia era adunata sull'aia, aspettando che la Regina incominciasse la novella. I ragazzi erano stanchi per essere
Donoratico per avvertire il fratello del pericolo che correva. Ma le catene erano fissate ad un anello murato alla parete, e l'imboccatura della grotta era
La terza festa di Natale i Marcucci erano ancora seduti davanti alla tavola apparecchiata, e gli uomini centellinavano il vino ciarlando di caccia
Cecco e di Vezzosa. Gli uomini del podere erano in faccende per preparare le viti, che si coprivano di pampini, e per vangare e arare i campi che
armaiolo, nominato ser Baldo. Quest'uomo era tanto abile nell'arte sua, che i re, i principi, i duchi, e quanti signori che erano allora in Italia
che avevano perduto l'espressione buona e dolce, e s'erano fatti severi. Neppur quello sguardo crucciato della Madre di Gesù, bastò a farlo ravvedere
d'amici, per festeggiare la copertura di una fabbrica di uno di loro. Vezzosa aveva fatto un po' il broncio quando erano venuti a prendere il suo Cecco, e