Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: erano

Numero di risultati: 73 in 2 pagine

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Manuale pratico di cucina, pasticceria e credenza per l'uso di famiglia

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Lazzari Turco, Giulia 4 occorrenze
  • 1904
  • Tipografia Emiliana
  • Venezia
  • cucina
  • UNIFI
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a poco del latte buono o meglio fiore di latte e un cucchiaio di rhum. Frullate altrettante uova intere quante erano le radici di pastinaca, unitele

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Una volta i fagiani erano assai rari, adesso si trovano nell'inverno, ad un prezzo relativamente mite, in tutti i mercati. Essi si possono allestire

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specie in Inghilterra. Le acciughe erano conosciute anche ai tempi dei Romani che se ne servivano per la famosa salsa chiamata Garum.

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carboni ardenti sui quali erano posti tre piccoli stampi rotondi da storti che adoperava per turno. Per rotolare gli storti si serviva d'un piccolo cono

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XXI Legislatura – Tornata del 1 marzo 1904

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Biancheri 3 occorrenze
  • 1904
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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conservazione dell'affresco e dell'intonaco, ha preso tutte le misure che erano in poter suo.

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filosofici, ed erano triviali (tanto che io non potrei ripeterli), sostenne che appunto la donna non aveva l'anima ragionevole.

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posta nell'ordine del giorno dopo il disegno di legge sul riposo settimanale. Il Governo naturalmente sosterrà le proposte che erano state fatte

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XXI legislatura – Tornata del 28 gennaio 1904

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Biancheri 1 occorrenze
  • 1904
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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speranze, di cui i nostri voti e i nostri augurii erano la sincera espressione, andarono fatalmente deluse.

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IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"

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Capuana, Luigi 7 occorrenze

di quel che guadagnavano, senza invidiare gli altri, senza desiderare niente che sorpassasse la loro modesta condizione. E così erano arrivati alla

? - Stando con le mani in mano. Verso sera gli avventori tornavano e trovavano tutto bell'e allestito. Le raccomodature erano fatte così bene, che quei

si lamentavano mai. Andavano a dormire di buon'ora, e la mattina, prima dell'alba, erano all'erta. Una notte si sentono svegliare dal canto di un

si erano sciolti e le svolazzavano attorno al collo, le vesti si gonfiavano e sbattevano, quasi ali che la reggessero su. Stava per arrivare

reale ne tremava. - Bene, Maestà! Benissimo, Maestà! E stavano bene davvero, perché erano già mezz'assorditi. Il Re intanto credeva che gli affari

una casetta di contadini e picchiò: - Buona gente, datemi alloggio. - Chi siete? - Un figurinaio. Le apersero e la fecero entrare. Erano due vecchi

capì che erano ossa umane; tutte quelle povere creature se le era divorate l'Orco. E si sentì correre brividi da capo ai piedi, pensando che forse anche

Oro Incenso e Mirra

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Oriani, Alfredo 10 occorrenze

ripassato almeno dieci volte sotto le alte finestre del suo palazzo nella inutile speranza di vederla. Oramai molti si erano accorti di questo maneggio, e

non avrebbe saputo ben precisarlo, ma da oltre quarant'anni non aveva messo piede in una chiesa. Ed ecco come le cose erano andate. Una volta sotto

grandi ed un ragazzetto: erano cinque in tutto, e il padre, cantoniere della provincia, non aveva che quarantacinque lire al mese di stipendio. I conti

notte lo assordava di risa e di canto ubbriacando per tutte le bettole quanti ne avevano voglia, ed erano molti: di giorno passava e ripassava sul

caduti per lo scalone erano stati forse spazzati in qualche mattina fra i calcinacci dalla scopa del portiere. Il sarto che adesso ne disimpegnava la

lungo andito che si perdesse nell'ombra. L'aria era umida, la tenebra così fitta che le mura stesse della città vi erano scomparse. Solo una stella

fra la gente, che si rivolgeva a guardarvi, e che avevate quasi l'aria di allontanare colla graziosa alterigia del portamento. Mi erano rimasti

, quando la paura non ha ancora uccisa la speranza. Ed erano invocazioni deliranti di dolore, appelli forsennati di una voluttà, cui nulla aveva mai

cogli occhi piccini. Nella stanza non grande il caldo e il puzzo erano opprimenti, quantunque né la finestra né la porta a vetri chiudessero troppo

, prendilo - soggiunse con nuova amarezza vedendolo sbirciare sul comodino un libro. Erano le Sette giornate di Galileo. - Un'altra vittima - brontolò - del

I FIGLI DELL'ARIA

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Salgari, Emilio 25 occorrenze

tremendo uragano in condizioni disastrose. Le ali avevano resistito meravigliosamente, ma le eliche erano state portate via, parte della stoffa che copriva

durante le notti fredde e poche coperte di grosso feltro molto logoro. Vi erano invece numerosi vasi di terra ripieni di acquavite di riso e una

d'oro, insegna dei mandarini di seconda classe, stavano seduti dinanzi al tavolo. Erano due panciuti cinesi, dalle facce color del limone, con grandi

gola e scaricando all'impazzata colpi di fucile. Erano quaranta o cinquanta, tutti di statura bassa ma vigorosi, coperti per la maggior parte di

martirizzano i disgraziati prigionieri anche ora. Gli uomini erano così fatti allora: bricconi ve n'erano in quei tempi remoti e ve ne sono ancora

i due europei, i quali erano rimasti come fulminati dalle ultime parole del maggiordomo, mosse verso di loro, salutandoli con affettata cortesia

Il cosacco che aveva la vista migliore di tutti, si era subito accorto che le loro disgrazie non erano ancora finite, malgrado avessero tentato quel

- aranciati, l'Impero, si erano schierati sulla cima d'un vecchio bastione, aprendo un fuoco violentissimo contro gli aeronauti. Udendo le palle sibilare, il

che danno gli zibetti dell'Africa. Quelle oasi erano però piccole, e lo "Sparviero" in pochi minuti le attraversava per rientrare subito nel deserto

riprendere il viaggio, era stata veramente disastrosa per coloro che l'avevano organizzata. Più di trenta cavalli erano rimasti a terra, atrocemente

", allargò il suo giro, spingendosi verso le capanne dei tibetani, le quali erano allineate su due file. Anche là nulla di sospetto. Tutte le abitazioni

. Più che nebbie erano banchi di nuvole di spessore straordinario, a strati sovrapposti e di una bianchezza abbagliante, gravide però di pioggia. Sulla

popolaccio che si accalcava intorno al carro. Erano legnate tremende, che facevano risuonare i crani come tam-tam e che strappavano urla di dolore ai colpiti

tazze di porcellana azzurra filettate d'oro. Vi erano dei mandarini di secondo e di terzo grado, riconoscibili pei loro cappelli conici adorni d'un

dozzine d'uomini sbucati da un vallone, si erano radunati su una piccola piattaforma e guardavano con stupore lo "Sparviero", tenendo in mano delle lunghe

Se Fedoro e il capitano non erano pronti a trattenerlo, il cosacco aveva già preso lo slancio per fuggire verso lo "Sparviero", piantando in asso la

erano inquieti, compreso il capitano, il quale temeva di dover cedere o di doversi abbassare in mezzo al turbine di neve. E poi vi era anche un altro

abbagliati dalla magnificenza di quel monastero, si erano decisi a scendere da cavallo e a salire la gradinata, passando fra due ali di monaci che si

. Gli abitanti erano tutti usciti dalle loro capanne affollandosi nelle vie e anche questi, vedendo l'aerotreno solcare maestosamente l'aria, si erano

I calmucchi in quel frattempo erano rimasti sempre in ginocchio, in una specie d'adorazione, colle mani sempre tese verso lo "Sparviero" che

che già aveva più cari e che conosca le persone che prima erano addette alla sua persona. Che più? Si dice perfino che ricordi perfettamente certi

palude. Prima di aprire il fuoco, s'accordarono per fare il giro dell'isolotto, onde accertarsi se anche le rive opposte erano deserte, volendo evitare

Rokoff. - Se si ostinasse a non mostrarsi, bisognerà andarla a cercare. - La snideremo egualmente prendendola alle spalle. Erano giunti dinanzi alla prora

l'appartamento dei due falsi figli di Buddha, rendendo impossibile qualsiasi evasione. I due disgraziati, dopo una lotta disperata, erano stati atterrati, legati

dei cinesi, i due prigionieri condannati a morte. Rokoff e Fedoro, appena usciti dalla tenda, si erano arrestati mandando un duplice grido di sorpresa