Storia sentimentale dell'astronomia
della cometa che ora porta il suo nome. Della cometa di Halley erano già stati osservati vari passaggi a intervalli di 76 anni. Uno anche da Newton nel
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, pur tenendo conto della precessione, molte stelle si erano spostate rispetto al catalogo di Ipparco (II secolo a.C.). La posizione di Arturo, la stella
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” seguite da ramificazioni lunghe un centinaio di metri. Le pareti erano dipinte a colori: 400 figure rappresentano cavalli, bisonti, tori, cervi, e c
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Gli specchi erano metallici, in una lega di rame e stagno. La scelta è dovuta al fatto che il vetro era molto più difficile da lavorare; inoltre il
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erano in realtà galassie formate da miliardi di Soli.
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All’ottima (o fortunata?) misura della circonferenza terrestre fatta da Eratostene (39.700 km) erano seguite quella di Posidonio (135-50 a.C.), assai
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Queste idee non erano nuove. La praticità del sistema decimale l’aveva già sostenuta Gabriel Mouton, astronomo e teologo francese nato nel 1618
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, abbandonò l’impresa. Da un certo punto di vista, fu meglio così: i tempi non erano maturi (cioè gli strumenti non erano ancora adeguati) per riuscire a
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manifestò alcuna parallasse ma anche Hershel fece una scoperta interessante: le stelle doppie non erano vicine solo prospetticamente, come molti
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Entrambi erano di parola pronta. “È una bella ipotesi, che spiega molte cose”, ribatté Napoleone. E Laplace: “Certo, spiega tutto. Ma non permette di
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’autunno il sole e la luna non erano in armonia con la costellazione Fang (Scorpione). Il popolo ha dato mano al tamburo, e i magistrati sono corsi
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risaliva al 1690 e all’inglese John Flamsteed, altre erano dovute a James Bradley, Tobias Mayer e Charles Le Monnier.
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Entrambe le astronomie erano considerate servizi di stato di vitale importanza sulla base di una concezione astrologica rovesciata rispetto alla
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di Schiaparelli e di Lowell e confermati dalla fotografia, erano evidenti e costantemente visibili. Di qui una critica fatale all’esistenza della
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Muybridge pensa allora di ottenere immagini in sequenza collocando 24 camere fotografiche a distanze regolari. Ad azionarle erano dei fili di lana
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debolmente al di là del rosso, e molto più intensamente al di là del viola. Erano i raggi ultravioletti.
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Erano passati 130 anni da quando Newton aveva fatto passare un raggio di luce in un prisma. Nessuno però fino ad allora si era accorto di quelle
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Fraunhofer si era accorto che nello spettro di una fiamma le righe non erano nere ma luminose e aveva notato in particolare due righe gialle molto
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pubblicamente che l’orchestra sembrava stonata: le note erano troppo alte mentre il convoglio si avvicinava e troppo basse mentre si allontanava.
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Le misure dei moti delle stelle rispetto alla Terra eseguite da Huggins (e negli stessi anni da padre Angelo Secchi) erano però grossolane. Un errore
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In poco più di dieci anni di attività all’”Osservatorio Janssen” si erano avvicendati 25 ricercatori, quasi tutti astronomi. Le condizioni di vita
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Bessel e altri dopo di lui erano riusciti a stabilire la distanza delle stelle più vicine in modo diretto con il metodo della parallasse, cioè
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Nubi di Magellano, Grande e Piccola, sono due galassie nane in orbita intorno alla Via Lattea ma allora erano considerate semplici ammassi stellari
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’erano due semplici postulati: 1) le leggi fisiche sono identiche in tutti i sistemi inerziali; 2) la velocità della luce è costante ed è la massima
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Dopo la supernova osservata nel 1604 da Keplero molti altri indizi dell’evoluzione dell’universo si erano accumulati. Sul Sole apparivano e
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specchiava nei pozzi. Cioè non proiettava ombre, e dunque stava allo zenit. Non era così ad Alessandria: al solstizio estivo le ombre erano corte ma
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La controversia sulle nebulose aveva assunto toni drammatici intorno al 1920. Gli astronomi erano divisi in due partiti: quelli che sostenevano che
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campo opposto si erano arroccati alcuni astronomi e fisici di grosso calibro: Geoffrey e Margaret Burbidge, Fred Hoyle, il tenacissimo e polemico
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Altri scienziati, invece, quel ronzio l’avevano previsto (è il caso George Gamow) o lo stavano cercando. Tra questi, c’erano Peebles e Wilkinson
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Presto si capì che Plutone aveva qualcosa di sospetto. Le sue dimensioni erano inferiori al previsto e diminuivano con l’accumularsi di misure più
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Scherzosamente chiamata “la giostra”, l’antenna fu pronta nel 1930. Certe scariche che captava erano facilmente interpretabili: a causarle erano
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I primi radiointerferometri erano costituiti da antenne collegate al ricevitore tramite cavi. Quando la distanza delle antenne, per aumentare il
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Schmidt occupò il posto che aveva ottenuto al California Institute of Technology e riprese gli studi che erano la sua specialità: dinamica delle
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quindi con alta velocità di allontanamento (3C 273, per esempio, fugge a 44 mila chilometri al secondo, un sesto della velocità della luce). Alcuni erano
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“All’inizio – scrive la Bell – pensai che si trattasse di qualche interferenza. Ma alla fine di novembre mi convinsi che erano segnali reali che
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Princeton. Manco le risposero. Non sapeva che le donne non vi erano ammesse, divieto che durerà fino al 1975. Ripiegò sulla Georgetown University, e poiché
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All’inizio del Novecento i fisici erano alle prese con un problema che risaliva al 1785, quando Coulomb osservò che gli elettroscopi, per quanto ben
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” la radiazione proveniente dallo spazio, convinti com’erano che si trattasse essenzialmente di raggi gamma di alta energia, il “vagito di nascita degli
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Nel 1006 e nel 1054 due stelle luminosissime per qualche mese cambiarono l’aspetto del cielo. Oggi sappiamo che erano supernove, astri di grande
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moderna. Entrambi erano opera di uomini del nord – Polonia, Olanda – che però avevano coltivato la loro intelligenza in Italia, specialmente a Padova
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dalla pubblicazione, quando Keplero e Galileo erano scomparsi da un pezzo, il gesuita Giovanni Battista Ricciòli, astronomo di valore, rimaneva
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erano i pianeti veri e propri ma un punto intorno al quale i pianeti descrivevano un’altra piccola orbita circolare, detta epiciclo. Le sfere
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I resti di Copernico riposavano sotto il pavimento della “sua” cattedrale a Frombork, un villaggio oggi di 4000 abitanti, ma poiché erano finiti in
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essere attribuiti a Copernico: erano le ossa di un uomo sui settant’anni e il cranio aveva traccia di una ferita da taglio al sopracciglio sinistro e una
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Osservatorio di Uraniburg (città del cielo), attrezzato con i migliori strumenti dell’era pretelescopica. Al piano superiore del “castello celeste” c’erano
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giudicare una badante che una moglie, ma così erano i tempi. Non sappiamo se furono felici. Barbara gli diede sei figli. Tre non sopravvissero, per gli
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organismi fotosintetici erano già interessati a “vedere” ma solo 550 milioni di anni fa, in un verme marino, comparve un proto-occhio capace di rilevare
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in pubblico era stato un copernicano dalla voce sommessa. Non solo per prudenza. Anche perché sapeva che le osservazioni erano interpretabili
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Erano necessari tuttavia alcuni correttivi concettuali. Fino all’ottobre del 1611 Galileo calcola le posizioni dei satelliti come se la Terra fosse
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Uno dei fenomeni più ostici da interpretare erano certe discrepanze tra previsione e osservazione nelle eclissi dei satelliti. Galileo scoprì le
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