di uno scacco coinvolgente l’intero universo era fatta intervenire per continuare a puntellare una simile figura: tutto ciò equivaleva poi alla
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lettera, giocando con la tautologia (era già la regola difficile del Jasper Johns della bandiera americana), Lichtenstein è riuscito a mutare nel
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fotografia (che è un capitoletto del Salon del 1859), ma proprio quel mondo delle cose caduche, che era stato concesso con sprezzo alla dagherrotipia. Non
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consunzione di un’al tra stella, e il volto macchiato di verde, rosso e blu-nero di Liz Taylor di «quando era molto malata e tutti dicevano che sarebbe
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creazioni della vita; ma, in effetti, ogni minima parte dello spazio reale dell’uomo era ed è tuttora già saturato dalle immagini e dai prodotti di massa
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dominio dell’arte, i cui recinti si aprivano privilegiata mente solo alle avventure dell’eccezionale. Ma in verità tutto lo spazio ne era già ben stivato
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bandiera degli States come soggetto di una serie di quadri, a Jasper Johns va il merito di aver reintrodotto il luogo comune nella pittura, da dove era
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simile attenzione risalgono a due notevoli ma opposte personalità, Francis Bacon ed Eduardo Paolozzi. Fra il 1949 e il 1951 Bacon si era servito di
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maggiore ed un maggiore accumulo di tempo, presupponendo una civiltà tecnologica che, se anche non si è spinta come in USA oltre le soglie dell’era
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maniera cruda una problematica di base, se è esatto, come crediamo, quanto Benjamin ha affermato di Baudelaire in un saggio famoso 5: «Baudelaire era
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sostanza ci si era sempre riferiti: l’universo cittadino.
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come una realtà totalizzante, che fa il vuoto accanto a sé. Nel caso dell’Espressionismo astratto la città non era altro che un supporto capace di
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valori negativi, prosaici (non era questa l’accusa mossa già agli impressionisti?), con l’obiettivo di corrodere qualsiasi concezione idealistica dell
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Col ready-made Duchamp aveva toccato un punto limite, oltre il quale, nelle previsioni probabili dello stesso autore, non era pensabile poter
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di escludere. Era una censura contro il passato, significava cancellarlo. Oggi, per noi si tratta d’integrare un movimento. C’è qui tutta la differenza
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fa parte del quadro e che pertanto era destinata non solo all’uso ma anche alla contemplazione.
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, in modo da rendere manifesto quanto era latente nel modello di partenza, rappresentando sempre il campione un’addizione di senso, d’intelligibilità, d
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attorno, offrendo un grandioso inventario della nuova realtà consumistica e massificata, che fino ad oggi solo la riflessione di alcuni sociologi era
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delinearsi come una sicura compensazione, quale era nel progetto iniziale, si delinea come una complessa esperienza del corpo. Esperienza, più ancora
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Pop Art in USA era nato da un viaggio a New York nell’autunno del 1964 e da una frequentazione diretta dell’ambiente artistico attorno alle gallerie
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lottizzazione M. C., la Corte di rinvio ricordava che l’area del Ronchetto era inserita nel piano di zona pluriennale del CIMEP (Consorzio Intercomunale Milanese
collegamenti del gruppo di Milano con la mafia siciliana e l’appartenenza a “cosa nostra” di C. A. e del defunto padre, il gruppo lombardo era composto, oltre
stessi errori di diritto sanzionati con l’annullamento dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1114-95, in cui era stata accertata la violazione da
A) Il procuratore Generale di Milano impugnava la sentenza limitatamente al capo con cui il C. era stato assolto dal delitto associativo
giudizio di primo grado e della sentenza con cui esso si era concluso e che quanto alle seconde il contenuto della sentenza di annullamento emessa
. per il motivo che essi sono stati autorizzati a consultare gli appunti o relazioni di servizio, ossia quegli atti nei quali era stata presa nota delle
che l’associazione finalizzata al narcotraffico aveva esteso la propria attività ad altri settori economici e che lo specifico ruolo del N. era quello
– per La R. G.: la responsabilità per il delitto associativo era basata sulle dichiarazioni dei collaboratori M. e di Di D. , sulle deposizioni dei
’attività illecita svolta da C. G., del quale gli era noto lo stato di latitanza e lo specifico settore in cui lo stesso agiva; – che il N. aveva accettato
, avevano col n., tanto da giustificare il convincimento che costui era stabilmente incaricato, all’interno dell’organigramma dell’associazione, di
stupefacenti per le quali il B. era stato condannato dal Tribunale di Genova con sentenza del 18.10.1985, divenuta irrevocabile;
’illecito commercio di sostanze stupefacenti era stato strutturato operativamente in modo che le cessioni e i pagamenti delle forniture di droga fossero
dalla posizione dirigenziale dei C., era dotato di apprezzabili margini di libertà operativa.
promotore, si era occupato di tutto ciò che riguardava l’attività dell’associazione criminosa, delegando i diversi compiti ai vari collaboratori
illustrata rilevando che non era corretto l’assunto della Corte circa l’irrilevanza della individuazione dei rapporti tra il vincolo imposto dal piano
pronuncia di annullamento con rinvio, era venuta meno la principale fonte di prova per la ricostruzione dei fatti.
e l’aprile 1989, è stato osservato che l’imputato operava nella zona già nel 1985, quando l’associazione era retta da C. G.: la sua ricomparsa, dopo
che un gruppo criminale, la cui attività era accompagnata ad una operazione così importante e compromettente quale quella del carico di un ingente
’associazione si era costituita ancor prima del 1985 sotto la guida di C. G. e che aveva operato anche dopo la morte di quest’ultimo fino al maggio 1989, quando
consortile, in quanto quest’ultimo costituisce strumento attuativo delle primo, e che era stato erroneamente ritenuto che la pratica di approvazione del
dedotto che la colpevolezza era stata affermata sulla base di una incongrua valutazione di elementi privi di reale valore dimostrativo, senza un
finanziarie affidate all’amministrazione fiduciaria del N. e sono state valutate le dichiarazioni di quest’ultimo secondo cui era stata fornita dal C. una
Le Sezioni Unite della Corte di cassazione (6.12.1991, Di S., Cass. pen., 1992, 1767), cui da questa Sezione era stata rimessa la questione per l
il quale la polizia giudiziaria era autorizzata a ritardare l’arresto dell’A. ai fini delle indagini e, per effetto di tale provvedimento, il predetto
1. – Il 10 luglio 1997, C. A. O., cittadino colombiano, era colto in flagranza del reato di detenzione di cocaina (oltre 3 Kg.) in un albergo di
Con il secondo mezzo censura l’ordinanza di custodia cautelare con riferimento all’art. 273 c.p.p., ed agli art. 45 e 51, giacché egli si era indotto
I mattini passano chiari e deserti. Così i tuoi occhi s'aprivano un tempo. Il mattino trascorreva lento, era un gorgo d'immobile luce. Taceva. Tu