Sentì che non c'era più rabbia o disperazione, dentro di sé, ma voglia di lottare. Si vide partire all'attacco, lanciando il grido di Tarzan della
. L'unico parente che potesse aspirare ai suoi beni era un lontanissimo nipote di ramo materno, il marchese Leopoldo Umberto Bagliotti-Gagginis da
sedette sul bordo del letto, con molta prudenza, perché di punto in bianco la soffitta s'era messa a girare come una trottola, con i suoi trumeau mangiati
in lacrime d'impotenza. Ma stavolta, spingendo in avanti il piede e l'anima, era arrivata fino a quella porta. Ora, pensava la ragazza, bisognava
Brisighini, che aprì il testamento e lesse tutto quello che c'era da leggere, parola per parola. Le ultime volontà della contessa Orisanda fecero la gioia
IL DOTTOR PASTORI fu di parola. Arrivò verso le dieci di sera, più elegante che mai. Spiegò alla Maria Pia che era atteso a una festa in casa di
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lo fa a casa, con la sua mamma. - Ma... ma... Io pensavo... io credevo... - La ragazza era così meravigliata che s'impappinava con le parole. - Che
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NELLA GRANDE VILLA, fuori nel vasto giardino, e più in là, nelle vie d'intorno, era tutto un cercare, un frugare, un rovistare, un chiamare e
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benevolo: - Vai, su! La ragazza entrò, richiudendo con cura la porta alle sue spalle. L'ambiente era pieno di luce, per via di un'ampia porta-finestra che
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gatto, poi un canarino... No, glielo dico francamente. Non si può. L'anziano professore chinò la testa. La moglie gli era morta qualche mese prima, il
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giorno da internato.» - Oh, bravi! - motteggiò la voce. - Anche oggi ce l'abbiamo fatta. Il professore si protesse gli occhi con la mano, poiché era in
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seguiva passo passo lungo i sentieri del grande parco, ma neanche s'era voltato per dirgli chiaro e netto di andare via. Alberi e cespugli, fiori e
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tipico di chi, credendosi al di sopra della norma, finisce con lo smarrire la misura della normalità. Ma ora era morta, poveretta, e dei morti - nel
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ERA un bel pomeriggio di sole. Nel parco di Villa Felice un tiepido venticello portava in giro l'odore delle viole, insieme alle poche foglie secche
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Era una ninna-nanna così dolce che si addormentò perfino l'Attilio. E perfino Argo si addormentò, ronfando tra le braccia del suo padrone.
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«Ho voluto la diretta perché era doverosa»
«Perché, allora sì che era un mondo».
Secondo Lei, la manovrina di fine anno varata dal governo era....
TAGLIALATELA 5. Grave leggerezza di piazzamento sul gol di Branca, il tiro dell'attaccante non era apparso imprendibile.
LA CARROZZA RISTORANTE: era la quinta, qui si trovava il senatore Cossiga al momento dell'incidente In basso, il Pendolino dopo il deragliamento
Valeria Mazza è stata testimone di nozze a Fisherton, Santa Fe, Argentina, al matrimonio di sua sorella Carolina. Era accompagnata dal fidanzato
«Non me ne parli - dice portandosi una mano sugli occhi -, la prima telefonata l'ho ricevuta alle cinque della mattina. Era una mia cara amica che
ideologico, era una richiesta di rinnovamento».
SACCHI 6. Il Milan di Tabarez era stato eliminato dal Vicenza in Coppa Italia. Il Milan dell'Arrigo inverte, se non altro, la tendenza. Se non la
: cogliere il fuorigioco di M. Rossi, soprattutto in occasione della rete di Murgita, non era facile. Fuorigioco di posizione, ma attivo: nell'area
. Il dolore per gli otto morti, la gratitudine - espressa con uno scuotimento del capo per averla scampata, lo stupore soprattutto per quanto era
sasso ma non ci siamo riusciti». Il giornalista ha raccontato che «una decina di minuti dopo che il treno era partito da Milano, abbiamo sentito una
successo aveva intitolato un suo libro Aimez-vous Brahms? Il titolo - così come era accaduto per quelli degli altri romanzi della Sagan, Bonjour tristesse
fermarsi, di proseguire, non capendo che cos'era davvero accaduto». Di lì a poco la scoperta: non si era trattato di un incidente. Qualcuno aveva
panchina, che i bianconeri attraversano un momento del genere: era già accaduto nel campionato scorso quando avevano pareggiato a Cagliari e con il Napoli e
PIACENZA. La Lombardia era avvolta nella nebbia. Un muro grigio da Milano fino a San Rocco al Porto, ultimo Comune prima dell'Emilia. Poi, passato il
Brugherio, che verrà recuperata mercoledì pomeriggio) non era stata del tutto sgradita, anche perché aveva permesso il recupero di giocatori
vola al secondo posto, a pari merito con l'Inter, a soli due punti dalla Juventus. Era dalla stagione dello scudetto che i blucerchiati non erano così
Guanzatese hanno avuto qualche opportunità per incamerare l'intera posta. Era di estrema necessità per i padroni di casa relegati nelle posizioni basse
- spiega - mi aveva parlato di una porta aperta. Prima dell'incidente il treno si era fermato e lei ci aveva detto che una porta era aperta. Poi ho sentito
più ricco della storia. Il record procedente era di 4 miliardi 677.240.835 lire e risultava da due tornate consecutive senza otto 138 e 39 del 1995
Ad Heerenveen, in Olanda, dove si sono conclusi i campionati europei di velocità su ghiaccio il torinese Davide Carta, che era stato secondo nei 500
Il sogno è cominciato alle 8,52 ed è finito poco prima delle 15. Era il sogno di Giulio Verne: il giro del mondo in mongolfiera, ultimo, ambizioso
mattina il tempio del teatro con cartelli che dicevano: «Grazie, Formentini». E il sindaco Formentini era seduto in prima fila accanto a un Bossi con
ha deciso di spostarsi a Susa per concludere la serata in una birreria. L'auto, una Renault 19, era condotta da Mauro Cicchelli, 22 anni, residente a
, invece dell'aereo, il Pendolino da Milano alla capitale. L'ex Presidente si è salvato perché, al momento del deragliamento, era a pranzo al vagone
MILANO. «Ho i più atroci sospetti... Cosa accade in Italia in certi momenti?». L'on. Piero Melograni (fi), che era a bordo del Pendolino deragliato
rallentato bruscamente la velocità e si è fermato alla stazione di Avigliana. Il capotreno ha informato il personale di terra di quanto era accaduto e sono
, Renato Altissimo era molto meglio di Fausto Bertinotti. Molto più assiduo, molto più originale, sebbene anche più elitario. Alla fine degli Anni Ottanta
terza volta consecutiva il Milan è stato costretto a finire la gara in dieci: con Udinese e Parma era stato cacciato Costacurta e stavolta il francese
nella notte, mentre re Hussein era impegnato a Tel Aviv in colloqui con Netanyahu. La formula di compromesso sarebbe garantita personalmente dal
due, per questioni di principio, voleva superare per primo. Infatti l'accordo di Hebron (era ormai noto a tutti), era stato già concluso da settimane e
alla ripresa del gioco Vieri non c'era più, al suo posto Amoruso. Ha poi spiegato Lippi: «Non devo raccontarvi quello che succede negli spogliatoi. Si è
la Lazio. Ma è probabile che per una ventina di giorni debba stare lontano dai campi. Lasciando il Delle Alpi, Boksic era distrutto: «Tutto sommato è
Napoli. La salma di Filomena Cinque, 83 anni, che abitava nella palazzina crollata venerdì sera con il costone su cui era stata costruita, è stata