Il Concilio di Trento si era limitato a minacciare anatemi contro i nudi “lascivi” e a prescrivere i compiti del pittore come strumento della Chiesa
critica d'arte
Pagina 111
All’origine ciascuno di quegli elementi era la forma plastica di una funzione statica; ora, anche per l’evoluzione della tecnica costruttiva, la
critica d'arte
Pagina 125
dei pesi incidenti. Fin dall’antichità questa funzione statica aveva un equivalente ideologico: la colonna era immagine di stabilità, di fermezza; ma
critica d'arte
Pagina 127
era già posta in termini di universale e particolare, cioè di una possibile interrelazione, che infatti viene tentata così dai manieristi italiani
critica d'arte
Pagina 155
Nella teoria manieristica il quadro di storia era concepito come ordinamento o composizione di gruppi entro uno schema prospettico predisposto: il
critica d'arte
Pagina 157
Era fin troppo facile, per i teorici del Seicento, indicare nel genere del ritratto il tipo dell’imitazione “com’è”, e quindi, il termine medio tra
critica d'arte
Pagina 164
aveva applicato il metodo del classicismo, come Descartes i principi formali della logica. Ma il fatto importante era d'aver sostituito il metodo al
critica d'arte
Pagina 182
chiaro che si tratta di pretesti, se non di uno schermo ipocrita (ma in questo il Seicento era un secolo di pochi scrupoli) per coprire un interesse
critica d'arte
Pagina 196
più grande conflitto di fede e scienza, ha indicato in quali termini potesse porsi quel problema della persuasione, ch’era anche il problema dell’arte
critica d'arte
Pagina 207
molteplicità e la diversità illimitata dei fenomeni: prima tutto era subordinato, ora tutto è autonomo e la coerenza che lega tutti quei fatti autonomi non è una
critica d'arte
Pagina 35
di imitare. Dopo avere percorso insieme un lungo cammino, la scienza e l'arte prendono vie divergenti: la scienza di Piero della Francesca era tutt
critica d'arte
Pagina 37
diffusione europea del classicismo era avvenuta attraverso l'analisi, il giudizio e finalmente l'accettazione di certi fatti o valori costituenti, nel
critica d'arte
Pagina 48
minore che nel secolo precedente, quando era il protetto, il famigliare, il consigliere di pontefici, principi, signori; ma in compenso la sua autonomia
critica d'arte
Pagina 50
, non più come un libero comune, ma come un piccolo Stato sovrano: la città non era soltanto la sede del principe e lo strumento della sua politica
critica d'arte
Pagina 58
metà del secolo XV Niccolò V si era proposto di sollevare la sede del papato dallo stato di abbandono in cui si trovava: composti gli scismi
critica d'arte
Pagina 60
basiliche cristiane era destinato ai catecumeni in attesa del battesimo, è chiara l'allusione alle genti che, non ancora ammesse nel seno della Chiesa
critica d'arte
Pagina 74
sue direttive rivolte a un decoro non disgiunto dall’utilità. Perciò la “immaginativa", che era la massima qualità dell'artista secondo il teorico
critica d'arte
Pagina 75
che ha la maggior forza d’imitazione, quindi è l’arte egemone, quella che più direttamente “visualizza” l’immaginazione. (Il Cortona era anche
critica d'arte
Pagina 91
era un grande inventore di apparati scenici, mette in opera un’illusione mentale fondata sull’alterazione delle nozioni abituali delle dimensioni delle
critica d'arte
Pagina 97