contro l'uso del tu, del voi e del lei, legga il grazioso dialogo del Baretti fra i tre pronomi personali. Si disse, dunque, che era strano ed
Pagina 71
Una mattina Cuddu era andato, al solito, da compare Sidoro; e, non avendolo trovato in casa, si era diretto verso la merceria che quegli aveva nella
Cuddu non si era addormentato sùbito su lo strame accanto a Pino; eppure gli sembrava di sognare di trovarsi colà, mentre fuori scrosciava la pioggia
osservare lo scavo delle fondamenta di una casa di cui era stata abbattuta la facciata pericolante, da lui, giorni addietro, vista puntellata con grossi legni
Era arrivato con la Squadra davanti a una gran porta senza portone, come quella di Ràbbato, ma più grande assai; ed era penetrato, confuso con gli
Pagina 110
plaudente che si era riversata per le vie con le coccarde tricolori al petto gridando: Viva l' Italia! Viva Garibaldi! E le signore che sventolavano
Pagina 126
! Avanti!... Viva Garibaldi!... Bum! Sgranava gli occhi, agitava le braccia; destava pietà e ammirazione. Era bastato che qualcuno avesse supposto che
Pagina 142
Si era seduto sur un masso, guardando attorno, stupìto di trovarsi in quel posto che gli pareva lontano miglia e miglia da casa sua, e dove egli era
Pagina 20
masso all'altro di quelli che ingombravano il breve spazio tra la roccia e il ruscello, quel ragazzo gli si era avvicinato squadrandolo da capo a piedi
Pagina 22
. - E la tua mamma perché non vuole? - Che ne so!... Fammi vedere la grotta. Tornarono un po' indietro. La porticina era rimasta aperta. L'entrata era
Pagina 26
- quell'anno il mese di marzo era rigidissimo - non trovava lassù il vecchietto, ma un uomo con tanto di barba nera, un cappottone di albagio col cappuccio
Pagina 62
- In tasca. - Ho trovato dei funghi e li ho colti. - Fammi vedere. Fortunatamente era vero. - Ti manda a rubare, tua madre? - Che dovrei rubare? - Se
Pagina 64
! - rispose il signore in tuba. Colui che aveva gridato " Morte ai birri „ si era fatto avanti brandendo una pistola. Cuddu, credendo che quegli stesse
Pagina 78
, e sentí la prima tortura di ricercar le doppie lettere sul frusto vocabolario che era appartenuto a suo padre, e ancora aveva odore e macchie di
Pagina 101
cattedrale: ma quello che piú la lusingava e la cullava in una risonanza immaginaria, era il fatto che l'omaggio veniva da un giovane, forse un ragazzo, un
Pagina 104
Santus a mettersi a letto e calmarsi; ma il disgraziato si dibatteva, gridando che sotto il suo letto c'era un uomo nero che voleva strangolarlo; poi
Pagina 116
. Ella volava: le pareva di essere una rondine; sentiva voglia di piangere; era un rigurgito di gioia, di trionfò, ma anche di dolore profondo; e se
Pagina 123
suoi padroni, nella schiera dei Patriarchi. Da venti anni era al servizio della casa, e altri venti ne doveva trascorrere. Aveva allora trent'anni; era
Pagina 14
INTANTO continuava a scrivere, davanti alla piccola finestra ronzante di vespe. Ma era un po' disorientata, per le parole della madre e perché non
Pagina 144
sul conto di lui, ed era sicura che il tesoro provenisse da una rapina. Ma egli richiuse il pugno, tornò a piegarsi sul vuoto del camino, rimise a
Pagina 153
Quella notte, nel letto ben riparato della sua camera alta, Cosima sognò la nonnina. La nonnina era viva, tale quale s'era lasciata vedere l'ultima
Pagina 155
Spesso si domandava se era religiosa, o superstiziosa, o visionaria e d'animo debole: ma sentiva in fondo che la sua rettitudine era una cosa
Pagina 158
Era lí, il mare, in fondo alla larga strada, che costeggiava una fila di case nuove bianche abbaglianti. Cosima aveva sempre piú l'impressione di
Pagina 167
passato la notte in casa per assistere, lei, col solo aiuto di Nanna, la figlia partoriente. E tutto era andato bene, senza strepiti, senza disordine
Pagina 19
FU,quello, un inverno lungo e crudelissimo, quale mai non s'era conosciuto. Prima venne una gran neve che seppellí i monti e i paesi; davanti alla
Pagina 33
due uomini per scaricare l'acqua della cantina nella strada. Anche la strada era diventata un torrente; l'orto uno stagno: si aveva l'impressione di
Pagina 41
corrispondenti di Napoli e di Livorno. Anche Santus era fuori: già da due anni frequentava il liceo di Cagliari, e prometteva di diventare un bravo dottore in
Pagina 49
L' ESTATE era certamente stagione piú felice. C'erano giornate caldissime, ma era un caldo fermo, quasi lucido, e l'azzurro del cielo, un po' basso
Pagina 54
Giusto e buono era il signor Antonio, e tutti lo amavano. Esercitava, senza volerlo, senza accorgersene, un fascino benefico su tutti quelli che lo
Pagina 62
Oltre ad Antonino, frequentava la casa un altro giovanissimo studente, già compagno di scuola di Andrea. Era un ragazzo smilzo, dal profilo rapace
Pagina 64
. Enza era già quasi una signorina, un po' strana, a volte taciturna a volte di una allegria insolente e isterica. Non si tardò ad accorgersi che lei e
Pagina 65
E poiché la famiglia era in questo cerchio d'ombra, restava rassegnata, in attesa di vederla un giorno diradare. Con la morte del padre, Andrea parve
Pagina 68
fatalità che si era annidata nel suo cuore, poiché questo cuore era poi fisicamente e moralmente forte, ella aveva ereditato dal padre e dagli avi
Pagina 75
riproduzioni fotografiche di strade, monumenti, palazzi di grandi città. Roma era la sua mèta lo sentiva. Non sapeva ancora come sarebbe riuscita ad andarci
Pagina 83
La casa era semplice, ma comoda: due camere per piano, grandi, un po' basse, coi pianciti e i soffitti di legno; imbiancate con la calce; l'ingresso
Pagina 9
L’idea mi piacque e promisi a me stessa di ascoltare il buon consiglio. L'intento mi sembrava facile: messami all’opera m’accorsi invece ch’esso era
Pagina 005
Le intenzioni dei dimostranti non erano chiare, ma il loro aspetto era certamente minaccioso. Sforza era rimasto solo; il suo autista e la sua
Alle 2 della notte scorsa una violenta detonazione destava dal sonno gli abitanti di Giaveno: una bomba a mano era stata lanciata da sconosciuti
una pista preziosissima. Sulla fascetta li nome era chiarissimo: Jole Bianco. Cervere? Era questo paese una residenza dell'avventurosa ricamatrice? Il
, cercavano di farsi trovare dalla formidabile visitatrice In un atteggiamento nobile, se non addirittura eroico. Non era da tutti levarsi moribondi sul
ripieno di esplosivo, delle dimensioni di venticinque centimetri per dieci. All' ordigno era stato unito un detonatore a tempo.
Felice, fu già scritto in queste colonne, ed era il tempo delle sei o otto pagine. Ora si deve rinnovarne le impressioni brevemente.
olio e tornavano nel Sud carichi di riso. Erano targati R.J.M. (Roya Jugoslav Mission); ma- ultimamente la R era stata tolta. Le spedizioni erano
che era stato malmenato poco prima non fosse un semplice Ministro; ma addirittura il Capo provvisorio dello Stato.
era giunta una rivista »Notizie Sovietiche» indirizzata alla signorina Jole Bianco, Cervere.
Palazzo di Montecitorio era stato chiuso nel frattempo, il portone sbarrato. Quattro agenti di polizia e cinque carabinieri vi sostavano avanti
Si viene ad una spiegazione. La rivista sovietica era veramente Indirizzata a lei, alla maestra: e il destino — assurdo, feroce, beffardo — l'aveva
lo vedevo un po' da lontano il Ministro Sforza in viso. Era un poco pallido, ma calmissimo ed altero, e gli riusciva di imporre rispetto ai più
; in altre parole, che la morte, «quella cosa distinta», secondo le ultime parole di Henry James, che suonano insolite, come era da aspettarsi da lui
sono stati avvertiti da un colono come ieri, nel tardo pomeriggio, un signore elegantemente vestito si era presentato con una bambina che teneva per