Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: era

Numero di risultati: 239 in 5 pagine

  • Pagina 1 di 5

Gemme - Corso completo di letture

206786
Grassini, G. B., Morini, Carla 13 occorrenze
  • 1905
  • Remo Sandron - Editore
  • Milano - Palermo - Napoli
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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L'Ersilia Belloro era sola al mondo, senza mamma, senza babbo, senza fratellini, senza cuginette. Erano tutti morti nel terribile terremoto che aveva

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Un giorno la mamma s'accorse che nella dispensa c'era stato un topolino a rosicchiare una mela e una coscia, di pollo. La mamma pensava: -Se potessi

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Lucio, tornato dalla scuola, non era andato sùbito a salutare la mamma. - Che hai, bambino mio? - gli chiese questa. Fot. R. FiorilIli. Lucio

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subito aveva raggiunta l'amica. Il lettino di Bebè era di ferro, aveva un bel materasso di lana, le lenzuola sempre di bucato, una coperta pesante per

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Giulio diceva sempre: - Io so nuotare quando il mare è in burrasca! Io so sparare il fucile! - Io vado da solo e di notte nei boschi... E non era

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meglio lo spago, ma si buscò una buona graffiata proprio vicino all'occhio destro. Se l'era meritata!

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Un giorno Lucio era tutto contento. Gli avevano regalato un bel confetto grosso, di quelli col rosolio dentro. Fot. R. Fiorillii. Fratelli esemplari

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Così chiamavano in casa Gigetto perchè la mattina era un pigrone. Non voleva mai scendere dal letto e vestirsi. Invece Antonino, il fratellino di

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Gennarino era un bimbo sciocco e antipatico, perchè aveva sempre paura. Se gli dicevano di fare una data cosa, rispondeva - Non sono capace; ho paura

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L'Emilia abitava nella stessa casa, della Maria, ma su su, all'ultimo piano. Era povera, andava anche lei a scuola. Era buona, gentile, e tutti le

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, con due corna ritorte e una sonagliera al collo era attaccata a una carrozzella. - Bella! Che forza! E com' è buona! - esclamavano i ragazzi, i quali

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La mamma dell'Emilia era caduta ammalata. La piccina non andò alla scuola per tre giorni, e non toccò mai la sua bambola. Rimase sempre presso il

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Tutta la scolaresca era rimasta meravigliata. Giulio, quel birichino di Giulio, quel giorno aveva risposto molto bene alla signorina maestra. Si era

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L'idioma gentile

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De Amicis, Edmondo 1 occorrenze
  • 1905
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
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Le avevan messo questo soprannome perché il bel modo letterario a ogni piè sospinto era uno dei fiori più frequenti del suo linguaggio abituale

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La tecnica della pittura

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Previati, Gaetano 12 occorrenze
  • 1905
  • Fratelli Bocca
  • Torino
  • trattato di pittura
  • UNIFI
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«Dovendo servirsi dei materiali più diversi era costretto a saper martellare il ferro, gettare in bronzo, come anche rinettare e pulire i lavori in

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Il secondo era un’ocria di un bel giallo che sottoposto alla calcinazione passava facilmente al rosso, per cui osserva giustamente M. Chaptal, che il

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L’azzurro chiaro, corrispondente al numero sei, era una sabbia mescolata di grani biancastri, costituiti dagli stessi principii del colore precedente

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Se la vernice non è stata fatta ad un fuoco troppo vivo, e le droghe furono ben scelte, ed il matraccio era bene asciutto, la vernice non deve essere

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avorio, e la tavola era pronta per essere dipinta.

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la sua opinione era quella del tempo ed era stata quella di tanti che l’avevano preceduto. Anzi era quella istessa dei suoi contradditori pure abituati

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principio colorante era dovuto essenzialmente al rame.

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pitture pompeiane. Consisteva questo nel bagnare l’intonaco di calce e sabbia già secco e dipingervi poi mentre era così bagnato coi colori diluiti in

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La ragione che porta il Vasari non è atta a persuadere, dicendo che quel modo di fare era il cartone che i nostri maestri vecchi facevano per

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scriveva, il perfezionamento recato dal pittore fiammingo non era più un segreto, ma oramai noto dovunque e nel possesso di tutti gli artisti siccome una

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Il metodo per purgare gli oli dalla mucillaggine era il lavaggio ad acqua e l’esposizione, o cottura, al sole, questa preferendosi come mezzo più

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. Ciò si spiega perchè l’orafo era obbligato, al pari di quelli del medio evo, a conoscere la teoria e la pratica di tutte le arti, dacchè via via

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Il Congresso degli universitari cattolici a Borgo

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

gente, appunto perché non era stato proprio possibile di capirli. Cicerone era piuttosto tra questi ultimi ma noi invidiamo la fortuna di Demostene

Rerum novarum

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Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1905
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 292-294.
  • Politica
  • UNIOR
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Il cozzo delle due tendenze era una necessità di cose ineluttabile, e venne: imprudenze e audacie, resistenze cieche e ragioni da ambe le parti (per

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Da un Papa all'altro

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Murri, Romolo 2 occorrenze
  • 1905
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 30-55.
  • Politica
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oltranza alla «rivoluzione», della quale lo Stato italiano era considerato come l'incarnazione; l'uomo che prima distrusse abilmente — egli che alla sua

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cattoliche, per le sue amministrazioni comunale e provinciale in mano dei clericali, per la sua astensione esemplare era detta la Vandea d'Italia, fece

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XXII Legislatura – Tornata del 24 gennaio 1905

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Marcora 14 occorrenze
  • 1905
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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Ma l'uomo aveva tali doti di animo che vincevano quasi quelle così elette della sua mente. Perchè egli era di una lealtà, di una sincerità, che lo

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modestia in lui era tanta che nelle discussioni parlamentari poca o nessuna parte prese mai: e ciò non certo per mancanza di valore e di capacità

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Il Vitelli, che la raccolse, era un onesto cittadino di Cosenza, che aveva la tendenza alle collezioni, e difatti quando egli morì, la famiglia

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fu comprata, cioè nel 1872, era compresa negli elenchi di consegna. Su questa raccolta le opinioni sono molto varie. Alcuni negano che essa avesse un

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bel giorno, forse a torto, e su questo ancora il Ministero fa ricerche) dato lo stato di deperimento di questo erbario (esso era andato poi confuso in

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averne tanto discusso, si è finito col dire che non era il caso di parlarne.

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De Cillis ha dichiarato che si era finora fatto un esperimento limitatissimo, ma che ora se ne farà uno in grande: e se si ritorna al De Cillis vuol

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c'era, e non v'era paura che ve ne fosse. L'onorevole D'Alife insistette nell'esporre i pericoli che minacciavano la produzione olearia; nel marzo, come

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Pozzi sottosegretario di Stato per i lavori pubblici. Quando gli onorevoli colleghi hanno presentato la loro interrogazione, non era ancora

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Sì, perchè tutto quello che prima era secondo la legge, oggi non regge più davanti alla invincibile presunzione di sacramentalità, che era stata

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che già stava scritto nella legge del 1887. In questa si era stabilito, e si comprende, che quand'anche si fosse convenzionalmente o con sentenza

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, dichiarava che era errore inesplicabile dell'onorevole Zanardelli, dell onorevole Cocco-Ortu e mio (meno male, che eravamo in tre a sbagliare) tale riserva

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La questione relativa all'articolo primo è stata abbastanza svolta ed era quella che meritava più di tutte le altre l'attenzione della Camera, perchè

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dire che lo Stato abbia fatto una usurpazione alle corporazioni ecclesiastiche, perchè quello era un patrimonio che apparteneva a-1 pubblico e non

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IL Santo

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Fogazzaro, Antonio 1 occorrenze

La luna era già tramontata e nel vento della tarda sera l' Aniene discorreva ora forte ora piano, come colui che parlando concitato ricorda di tratto

POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 1 occorrenze

sicuro non potrà affogare», né sbattuta dall'onda musicale quando senza velami dai tuoi occhi l'anima fiammeggiava e la tua vita nelle dita sicure era

CAINO E ABELE

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Perodi, Emma 2 occorrenze

bambina, della donna adorata. Ma guardato l'orologio vide che era passata l'ora del treno di Napoli, che giunge in coincidenza con la paranza del postale

; che era l'ultima, per gettare un colpo d'occhio sulle rovine di Segeste, che si confondono da lungi con le asperità del monte e vedendo la doppia siepe

Le Fate d'Oro

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Perodi, Emma 2 occorrenze

C'era una volta un Manovale povero, ma povero, che aveva tre figliuoli. La notte che gli nacque il maggiore, in casa non c'era neppure un pochino di

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C'era una volta un Re vecchio vec- chio, che aveva avuto due mogli. La pri- ma gli aveva lasciato due figli: il mag- giore di questi era tanto buono

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