L'Ersilia Belloro era sola al mondo, senza mamma, senza babbo, senza fratellini, senza cuginette. Erano tutti morti nel terribile terremoto che aveva
Pagina 10
Un giorno la mamma s'accorse che nella dispensa c'era stato un topolino a rosicchiare una mela e una coscia, di pollo. La mamma pensava: -Se potessi
Pagina 12
Lucio, tornato dalla scuola, non era andato sùbito a salutare la mamma. - Che hai, bambino mio? - gli chiese questa. Fot. R. FiorilIli. Lucio
Pagina 16
subito aveva raggiunta l'amica. Il lettino di Bebè era di ferro, aveva un bel materasso di lana, le lenzuola sempre di bucato, una coperta pesante per
Pagina 20
Giulio diceva sempre: - Io so nuotare quando il mare è in burrasca! Io so sparare il fucile! - Io vado da solo e di notte nei boschi... E non era
Pagina 23
meglio lo spago, ma si buscò una buona graffiata proprio vicino all'occhio destro. Se l'era meritata!
Pagina 26
Un giorno Lucio era tutto contento. Gli avevano regalato un bel confetto grosso, di quelli col rosolio dentro. Fot. R. Fiorillii. Fratelli esemplari
Pagina 3
Così chiamavano in casa Gigetto perchè la mattina era un pigrone. Non voleva mai scendere dal letto e vestirsi. Invece Antonino, il fratellino di
Pagina 36
Gennarino era un bimbo sciocco e antipatico, perchè aveva sempre paura. Se gli dicevano di fare una data cosa, rispondeva - Non sono capace; ho paura
Pagina 47
L'Emilia abitava nella stessa casa, della Maria, ma su su, all'ultimo piano. Era povera, andava anche lei a scuola. Era buona, gentile, e tutti le
Pagina 5
, con due corna ritorte e una sonagliera al collo era attaccata a una carrozzella. - Bella! Che forza! E com' è buona! - esclamavano i ragazzi, i quali
Pagina 55
La mamma dell'Emilia era caduta ammalata. La piccina non andò alla scuola per tre giorni, e non toccò mai la sua bambola. Rimase sempre presso il
Pagina 7
Tutta la scolaresca era rimasta meravigliata. Giulio, quel birichino di Giulio, quel giorno aveva risposto molto bene alla signorina maestra. Si era
Pagina 70
Le avevan messo questo soprannome perché il bel modo letterario a ogni piè sospinto era uno dei fiori più frequenti del suo linguaggio abituale
Pagina 63
«Dovendo servirsi dei materiali più diversi era costretto a saper martellare il ferro, gettare in bronzo, come anche rinettare e pulire i lavori in
Pagina 10
Il secondo era un’ocria di un bel giallo che sottoposto alla calcinazione passava facilmente al rosso, per cui osserva giustamente M. Chaptal, che il
Pagina 138
L’azzurro chiaro, corrispondente al numero sei, era una sabbia mescolata di grani biancastri, costituiti dagli stessi principii del colore precedente
Pagina 139
Se la vernice non è stata fatta ad un fuoco troppo vivo, e le droghe furono ben scelte, ed il matraccio era bene asciutto, la vernice non deve essere
Pagina 215
avorio, e la tavola era pronta per essere dipinta.
Pagina 234
la sua opinione era quella del tempo ed era stata quella di tanti che l’avevano preceduto. Anzi era quella istessa dei suoi contradditori pure abituati
Pagina 272
principio colorante era dovuto essenzialmente al rame.
Pagina 31
pitture pompeiane. Consisteva questo nel bagnare l’intonaco di calce e sabbia già secco e dipingervi poi mentre era così bagnato coi colori diluiti in
Pagina 57
La ragione che porta il Vasari non è atta a persuadere, dicendo che quel modo di fare era il cartone che i nostri maestri vecchi facevano per
Pagina 58
scriveva, il perfezionamento recato dal pittore fiammingo non era più un segreto, ma oramai noto dovunque e nel possesso di tutti gli artisti siccome una
Pagina 84
Il metodo per purgare gli oli dalla mucillaggine era il lavaggio ad acqua e l’esposizione, o cottura, al sole, questa preferendosi come mezzo più
Pagina 88
. Ciò si spiega perchè l’orafo era obbligato, al pari di quelli del medio evo, a conoscere la teoria e la pratica di tutte le arti, dacchè via via
Pagina 9
gente, appunto perché non era stato proprio possibile di capirli. Cicerone era piuttosto tra questi ultimi ma noi invidiamo la fortuna di Demostene
Il cozzo delle due tendenze era una necessità di cose ineluttabile, e venne: imprudenze e audacie, resistenze cieche e ragioni da ambe le parti (per
Pagina 293
oltranza alla «rivoluzione», della quale lo Stato italiano era considerato come l'incarnazione; l'uomo che prima distrusse abilmente — egli che alla sua
Pagina 36
cattoliche, per le sue amministrazioni comunale e provinciale in mano dei clericali, per la sua astensione esemplare era detta la Vandea d'Italia, fece
Pagina 43
Ma l'uomo aveva tali doti di animo che vincevano quasi quelle così elette della sua mente. Perchè egli era di una lealtà, di una sincerità, che lo
Pagina 496
modestia in lui era tanta che nelle discussioni parlamentari poca o nessuna parte prese mai: e ciò non certo per mancanza di valore e di capacità
Pagina 497
Il Vitelli, che la raccolse, era un onesto cittadino di Cosenza, che aveva la tendenza alle collezioni, e difatti quando egli morì, la famiglia
Pagina 502
fu comprata, cioè nel 1872, era compresa negli elenchi di consegna. Su questa raccolta le opinioni sono molto varie. Alcuni negano che essa avesse un
Pagina 502
bel giorno, forse a torto, e su questo ancora il Ministero fa ricerche) dato lo stato di deperimento di questo erbario (esso era andato poi confuso in
Pagina 502
averne tanto discusso, si è finito col dire che non era il caso di parlarne.
Pagina 506
De Cillis ha dichiarato che si era finora fatto un esperimento limitatissimo, ma che ora se ne farà uno in grande: e se si ritorna al De Cillis vuol
Pagina 507
c'era, e non v'era paura che ve ne fosse. L'onorevole D'Alife insistette nell'esporre i pericoli che minacciavano la produzione olearia; nel marzo, come
Pagina 507
Pozzi sottosegretario di Stato per i lavori pubblici. Quando gli onorevoli colleghi hanno presentato la loro interrogazione, non era ancora
Pagina 510
Sì, perchè tutto quello che prima era secondo la legge, oggi non regge più davanti alla invincibile presunzione di sacramentalità, che era stata
Pagina 515
che già stava scritto nella legge del 1887. In questa si era stabilito, e si comprende, che quand'anche si fosse convenzionalmente o con sentenza
Pagina 516
, dichiarava che era errore inesplicabile dell'onorevole Zanardelli, dell onorevole Cocco-Ortu e mio (meno male, che eravamo in tre a sbagliare) tale riserva
Pagina 519
La questione relativa all'articolo primo è stata abbastanza svolta ed era quella che meritava più di tutte le altre l'attenzione della Camera, perchè
Pagina 521
dire che lo Stato abbia fatto una usurpazione alle corporazioni ecclesiastiche, perchè quello era un patrimonio che apparteneva a-1 pubblico e non
Pagina 524
La luna era già tramontata e nel vento della tarda sera l' Aniene discorreva ora forte ora piano, come colui che parlando concitato ricorda di tratto
sicuro non potrà affogare», né sbattuta dall'onda musicale quando senza velami dai tuoi occhi l'anima fiammeggiava e la tua vita nelle dita sicure era
bambina, della donna adorata. Ma guardato l'orologio vide che era passata l'ora del treno di Napoli, che giunge in coincidenza con la paranza del postale
; che era l'ultima, per gettare un colpo d'occhio sulle rovine di Segeste, che si confondono da lungi con le asperità del monte e vedendo la doppia siepe
C'era una volta un Manovale povero, ma povero, che aveva tre figliuoli. La notte che gli nacque il maggiore, in casa non c'era neppure un pochino di
Pagina 129
C'era una volta un Re vecchio vec- chio, che aveva avuto due mogli. La pri- ma gli aveva lasciato due figli: il mag- giore di questi era tanto buono
Pagina 80