grigie. Era brutto, con la testa grossa, sproporzionata pel corpicino, ma sapevo che crescendo avrebbe mutato piumaggio e sarebbe diventato piuttosto
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Lulù era il cucco del babbo. Arrivato ultimo e desideratissimo, dopo quattro figliuole, quel bambino si poteva dire il despotino della casa
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La signora Noghera era religiosa molto ed educava religiosamente le due belle figliuoline che rallegravano la sua casa come due raggi di sole. — Non
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Dino , mentre il maestro spiegava la lezione di aritmetica, visto che il suo compagno s' era addormentato, aveva rapidamente intinto l'indice nel
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che? Chi ti poteva far male qui? Le seggiole, la poltrona, i tavolini? Chi? Parla! — Mi era parso... — Che cosa? Non gli era parso niente; ma oramai
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Giorgio era un buon ragazzo, ma molto vanesio; i suoi compagni di scuola lo chiamavano il filosofo, perchè raramente si degnava fare il chiasso
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, m'era accaduto il caso d'essere passato, senza neppure voltarmi, davanti a un poveretto che mi aveva chiesto l'elemosina. Mi ero subito pentito, ma non
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loro era una festa. Che cosa fosse la Commissione non erano mai riusciti a saperlo. In certi giorni della settimana, vedevano arri- vare a uno, a due
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- Madonna mia!... I padroncini! Con le mani in tasca e il bastone sotto braccio, il pecoraio si era fermato ad aspettare al varco i quattro monelli
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S'era preso in braccio la bambina, ed era uscito per la campagna, quasi trascinato fuori di casa da tutta quella luce che sorrideva sul verde dei
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, si era fermato, trattenendo l'asino con una leggera tirata della cavezza. — Che fate qui? — le sgridò; — tornate a casa, e dite a quella strega di
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ricordo delle noie di quel viaggio, che era stato quasi un disastro, mi avrebbe fatto apprezzare grandemente il beneficio del nuovo mezzo di trasporto
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, le nuvole, l'atteggiamento dei passanti, con pochissima fiducia nei responsi del termometro. E quando la decisione era affermativa, bisognava vedere
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gruzzoletto di ciliege immature, gialliccie, minutine. La via era quasi deserta. Sul marciapiede, davanti a me camminava una povera donna, che guidava il
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ricordava d'un morto appunto in un giorno così lieto. Il camposanto era deserto. Andavo dietro a coloro, camminando lentamente, da visitatore, ma senza
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sempre il doppio di quel che gli si dava. Checchino era buono, e di rado si faceva ripetere la stessa cosa; ma era anche riflessivo e ragionatore più
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anche lui. Vedendo che la bambina guardava ansiosamente dalla parte per dove la zia era sparita, una monaca disse: — Tu guardi se la zia arriva. Eh
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che chiamano birra. Partimmo subito per la Spagna, anche per questa ragione. Ah, la Spagna! Gran paese!... La Reginotta era in giardino e sbucciava
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s'era arrabbiato contro l'asino che non poteva entrare nella stalla lì accanto, perchè le bisaccia ripiene di grano glielo impedivano; egli, impaziente
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Molte volte la mamma aveva detto a Ernesto : — Non molestare le bestie; sono anch'esse creature del Signore ! — ma era stato sempre come dire al muro
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In due giorni la casa era irriconoscibile. In una stanza vedevansi gi l rizzati due lettini, uno accanto all'altro; e li aveva messi su il Drago
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Durante l'anno, i due bambini avevano mantenuto il segreto della loro gentile congiura. Non era passato un solo giorno che non ne avessero parlato
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severamente. — Vado io, mamma, — rispose Bice pel fratello. Da Bice non c'era da temere nessuna sciocca monelleria, come da Neo che aveva la malattia delle
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a quel modo, o provandosele addosso, e talvolta — quando il Drago non era presente — disputandosi anche la esclusiva proprietà di questo o di quel
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' altra infine gli dava dei colpetti su la testa e su le guance quand'egli era voltato di là e non poteva accorgersi a chi appartenesse la mano lestamente
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Il direttore aveva spinto un po' bruscamente Dino in una stanza accanto alla sua, e lo aveva chiuso lì dentro a chiave. Da prima il ragazzo era
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tazza di cioccolatte e i biscotti, ma a torto. Dino era un ragazzo allegro, non cattivo; e da quel giorno diventava proprio il modello degli scolari
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, chiassose ; e prendevano abitazione in una gran gabbia di canna che era proprio un palazzo per loro. Vi potevano svolazzare comodamente, divertirsi
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Le aveva messe a letto ed era andato a letto anche lui, dopo aver governato l'asino e rigovernato da sè piatti e pajuolo per non affaticare le
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— Perchè volete prendervi questa gatta a pelare? — gli aveva domandato il pretore. — Perchè? E don Paolo era rimasto un po' scombussolato, non
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, adattate alla meglio dalla sarta, che aveva trovato modo di cavare le gonne da una e i busti dall'altra. Così l'illusione per don Paolo era completa; Lisa e
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pelare? Sentiva tutto il peso della responsabilità assunta, e tornava ad arrabbiarsi con se stesso, come l'altra volta. Prima non aveva pensieri, era
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. Nell'acqua si mette il sale, perchè il pane sia saporito. Per le bambine tutto quel tramenìo era un divertimento, ma don Paolo ci godeva più di loro; e
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. Pareva incredibile. — Il Drago che faceva elemosina! Era dunque vicino a morire? — La vec- chia zia si spiegò il caso a questo modo; ma la mattina
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vigna su la costa; o a Pietra-che-suona, dove seminava grano, fave, ceci, cd era la dote della moglie. Doguara sarebbe stato di Lisa, Pietra-che-suona
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tronco, si era arrampicato coi rami ai sostegni di canna; ma ora sembrava sentisse anche lui il soffio di vita che rianimava tutta la casa, e verdeggiava
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Don Paolo, aspettando i suonatori, si era messo ad acconciare la cavezza dell'asino, e si godeva anticipatamente il piacere della svegliata delle
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La notte di Natale aveva voluto condurle a vedere il presepe e a sentire la messa di mezzanotte. Piovigginava, tirava vento; ma la chiesa era li a
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lasciò convincere più. Era inutile ripetergli: — Abbiamo già desinato! — egli scoteva il capo, con aria maliziosa, e continuava ad apparecchiare
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Per altri due anni era durata così, senza un giorno di tregua. Poi il vecchio era diventato triste, muto. Passava le ore della giornata su una
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avrebbe lavorato sfogliando grammatica e dizionario. Era possibile fare le traduzioni dal tedesco in italiano e dall'italiano in tedesco con quel
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, più drago, come andavano notando i vicini. Oramai era ridotto un mucchio di grinze, bianco di barba e di capelli, un po' curvo, ma rubizzo e agile più
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diventato lungo lungo, grosso grosso... omaccione, gigante... Se si fosse seduto su quella seggiolina, l'avrebbe sconquassata col peso... Come mai era
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Lo spavento della mamma era stato grande. Mentre un servitore correva in cerca del padrone, un altro volava a chiamare il medico nella vicina
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pagliaio per impedire che coloro vi entrassero; pareva capisse che quei ragazzi avevano paura della bestia sciatta, pelosa e brutta che egli era. Quella
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Il povero pecoraio strillò contro i contadini della fattoria; sospettava autore del furto uno di loro. Non gli era accaduto mai in vita sua che
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, febbre e il resto. — Benissimo! — disse la nonna. I bambini si credettero capitati in mano d'una tiranna. Il signor Borsino non era potuto andare a
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