No! ler sera era ancora qui. L'hanno visto a due ore di notte.
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No, non si sbaglia compar Alfio. Era lui, Turiddu!
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stare che son di mio marito. - La volontà di Dio era per tentarlo! Egli si metteva a cantare sotto la mia finestra per far dispetto lei che s'era
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che era fina e bianca come la farina di prima qualità, e al mugnaio ch'era ancora in gamba — costò cinquanta svanziche quell'allegria — chè allora nel
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CASA Orlandi era tutta sottosopra. La contessina Bice si moriva di malattia di languore, dicevano gli uni: di mal sottile, dicevano gli altri. Nella
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. Tanto che il Pigna s'era messo a far l'asino con una della tavolata accanto, civettuola, con la mano nei capelli, e il gomito sulla tovaglia. E
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NEL palazzo Dolfini tutt' a un tratto era calata una nube di tristezza. La malattia di donna Vittoria, che durava da circa una settimana, s'era
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mentre voi dormite e riposate, io arrischio la pelle per guardarvi la roba — rispose Surfareddu. E raccontò cos' era successo, in piedi, sull'uscio
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sembrava di non dovermi alzare più. Andavo cercando col pensiero tutto ciò che si era presa la mia vita, e non lo trovavo: il giuoco, gli amici, e le
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Sorrento, 25 marzo. È proprio vero. Sto meglio, son quasi guarito, intendete? Il male non era così grave come si temeva. Chi ne sa nulla? Questi
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, un po' inquieto. — Mia figlia vi ama! Danei rimase sbalordito, guardando la contessa che si era nascosto il viso tra le mani e piangeva dirottamente
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primo turbamento che l'aveva sorpresa al sentire annunziare la solita visita di lui, — il silenzio che era caduto all' improvviso fra loro due, o la
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congratularsi dei due fortunati avvenimenti in una volta. Il marchese Danei era un partito convenientissimo; e se un qualche indiscreto arrischiò delle
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altro, ad una minaccia più grave, e sapevano d' ingannarsi a vicenda. Bice scriveva che stava bene, che era contenta, che era felice, e più tardi accennò
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Bice andava rimettendosi lentamente. Era un organismo delicato che vibrava tutto al menomo urto. Noi lunghi giorni di convalescenza le venivano dei
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Anna s'era ammalata. Prima accusò la stanchezza del viaggio, poi le commozioni, o un colpo d'aria. Stette circa tre mesi fra letto e lettuccio, e il
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