Dissi ieri che della tre linee romagnole quella che offre minore percorrenza per unire Firenze all'Adriatico per Ravenna era la Forlì-Pontassieve
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A contrariare ancora di più questo mio modo di vedere, sorgeva un'altra considerazione, ed era quella delle ragioni militari.
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Quella relazione era divisa in allegati; e nell'allegato 2, che riguardava propriamente la difesa continentale e peninsulare, l'onorevole nostro
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ministro dei lavori pubblici era presente all'adunanza; ma, intendiamoci, io stava presente perchè invitato ed interessato a rendermi giusto conto delle
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D'altronde, o signori, a parte questo riguardo, che però credo abbia non piccola importanza, a noi era più facile di mantenere la iscrizione Faenza
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Per conseguenza non era affatto escluso dal nostro progetto che le considerazioni militari avessero assolutamente dovuto prevalere, e ciò avrei
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Codronchi. Era mio intendimento di non parlar più su questo argomento, ma alcuno osservazioni che ha svolto testé l'onorevole Baccarini, mi obbligano
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della linea Arezzo-Forlì, disse che troppo tardi l'onorevole Bonvicini s'era accorto…
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Minucci. L'onorevole Baccarini nel suo discorso d'ieri, che era atteso con impazienza dalla Camera, avvezza a riconoscere in lui una grande
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, ma perchè, lo ripeto, a quell'epoca non era ancora stata trasportata la capitala del regno a Roma, e perciò non sentivasi il bisogno di fare di questo
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Quando io diceva che la questione non era stata maturamente studiata, intendeva di riferirmi allo studio comparativo delle linee che erano state
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) l'onorevole Zauli-Naldi era uno dei più strenui sostenitori della linea Faenza-Pontassieve, io gli diedi sempre l'appoggio della mia parola e del mio
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infatti a Pistoia. La ragione era ed è chiara; perchè anche allora si mirava al Mediterraneo.
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Tutta la differenza si restringe in conclusione al traforo dell'Uccellatoio. Non era vinto ancora Montemalo (così Dante invece di Monte Mario per
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, non vi era alcuna ragione di preferenza; mentre ve ne erano di molte per posporla alle altre due linee rivali che si contendevano il primato, come se
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d'esercizio, ecc., dichiarò, che per le linee del primo gruppo, aventi per obbiettivo Roma, era da preferirsi la Forlì-Arezzo; che per quelle del secondo
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Ma nel 1877 la questione era mutata; poiché la Forlì-Arezzo, come ho già detto, si pensò a rivolgerla su Roma, e se ne presentò un nuovo progetto; il
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. Riportando questo progetto la Commissione ha riportato come nuovo progetto del Ministero quello che non era veramente che in alcune parti il nuovo
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opinione ed accettare quella che era il risultato degli studi di una Commissione nominata dal mio predecessore. Gli è perciò che sono stato segno agli strali
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, io ho potuto esaminare più a fondo la questione sotto il punto di vista geologico; e la relazione sotto questo punto di vista, era opera di un uomo
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dello Stato di cui era la capitale?
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dell'Adriaco-Tiberina era questo, che si facesse (diciamolo francamente) una linea, la quale si scostasse più da Cesena, perchè questa linea avrebbe
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Codronchi. L'onorevole Grimaldi terminando il suo discorso, ha detto che la mia linea era combattuta da amici e da avversari. Se per amici egli ha
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si unì alla maggioranza. Vede l'onorevole Grimaldi che io era in buona compagnia, e di questa compagnia mi conforto, e mi onoro.
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Sanguinetti A. La Camera, nell'adunanza del 21 dicembre ultimo scorso, si era riservata di stabilire quando dovesse essere messo all'ordine del
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destinata la massima parte dei suoi piccoli risparmi alla coltivazione ed alla diffusione dell'eucalyptus e delle migliori specie; era giunto ad allevare
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L'ingegnere capo delle ferrovie romane, il signor Rambaut, con lodevole intento, ss non vado errato, perchè io non era disposto a prendere la parola
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sistema di cose diverse, e così trascurare un ordinamento, il quale già era venuto al suo termine, per effetto di una legge, che già è stata presentata
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Avvenne infatti ciò che era facile prevedere. Stanco il comune per le insistenti pretese del Governo che non avevano giustificazione di sorta alcuna
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per l'agricoltura quanto era vivamente reclamato dalla pubblica opinione.
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Era questo un nuovo e gravissimo onere imposto ai comuni ove si desiderava una scuola agraria, ma non credettero arrestarsi a fronte di questa nuova
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promesse del Governo, tenne dietro ben presto una disillusione che riesci tanto più amara quanto era inattesa.
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quella cioè relativa alla fondazione d'un convitto, non recedesse, era nella dolorosa circostanza di dover rinunziare ai vantaggi reali e pratici che
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quello che occorreva, perchè potessero fare, anche nei limiti del tempo che loro era riservato, quel e osservazioni che stimavano più opportune e
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ministro per l'agricoltura e commercio. Debbo una parola all'onorevole Nervo. La prima parte del mio discorso non era un rimprovero; ma, me lo
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Quanto all'onorevole Pissavini, risponderò che appena tornato al Ministero io ho preso conto del movimento progressivo che si era impresso per la
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dovuto rispettare, perchè questa zona era già destinata a tale coltivazione. Di più s'è un pochino aumentata verso la foce del Cismone, sai declivio delle
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Io ne dubito. Ma che un passo nel miglioramento si sia fatto, si vede, dacchè prima non era possibile al Governo per i depositi dei cavalli stalloni
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. Ma il concetto dell'onorevole Alvisi era compreso nella parola incoraggiamento. Però poichè lo vuole, sono lieto di dirgli in modo positivo che fino
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concetto si era già affacciato altra volta alla pubblica amministrazione; a me, in termini alquanto diversi, ne fu fatta nel 1877 una proposta, che per
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, perchè ho dovuto ricordare che poco tempo prima di questa confortantissima relazione, una circolare del Governo del Re era venuta a portare sulle
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dalle Provincie. E lo intendo. Il concetto era logico. I boschi sono d'interesse strettamente provinciale; era naturale che le provincie facessero le
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O la nomina delle guardie affidata al prefetto vuol dire che la firma del prefetto sarà apposta al decreto di nomina delle guardie, ed era inutile un
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Si era sollevato il dubbio, appena fatta la pubblicazione della nuova legge forestale, se dovesse decorrere il termine da essa stabilito per la
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operazione nei Comitati era stata fatta contro il citato decreto.
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speciali sulla nomina e il governo delle guardie locali, nei quali era espressamente proposto, prima ancora che fosse decretato per tutti, che la nomina
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cui era ridotto il museo, si erano rivolti all'antecessore dell'onorevole ministro per sentire quali fossero le sue intenzioni. Ed ora io rivolgo
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L'anno scorso, (credo che fosse pure ministro l'onorevole Maiorana), era intervenuto un accordo fra il Governo, la provincia ed il comune. Torino
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Sta in fatto che nel bilancio presentato la prima volta dal Ministero vi era la somma di lire 234,550, la quale venne poi con successive variazioni
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cessazione del sussidio alla scuola di Vigevano. Mentre al contrario nell'elenco delle scuole sussidiate annesso al bilancio era ancora compresa detta
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Accademia della crusca
