. Imperocchè egli era conservatore del Camposanto di Pisa, gloriosissima culla e sede dell’arte; era scrittor sommo ed incomparabile della storia dell’arte
critica d'arte
Pagina 10
, ma da avidi mercanti; ed era molto a temere che corressero rischio di andare dispersi, e fuor di Roma e d’Italia, ad arricchire gallerie straniere. Ma
critica d'arte
Pagina 12
misto di eccellente e di mezzano, ma era inevitabile o necessario, secondo la natura e il fine di questa raccolta. Se non v’è il meglio di ciascuna
critica d'arte
Pagina 19
Chi non la vide o non ne ebbe altrimenti contezza (e veramente, se non era la modestia del possessore, ella aveva ragione da gran tempo alla pubblica
critica d'arte
Pagina 21
scritto in larga e bella lettera il nome e la patria del dipintore. Certo era degna che fosse renduta viva la memoria di lui da tanti secoli spenta
critica d'arte
Pagina 26
a salire le arti), che, giovandosi di quel che sino allora era stato fatto, riportasse tanta gloria: e questo ingegno fu il Masaccio, il quale recò l
critica d'arte
Pagina 29
cui una siffatta collezione era veramente desiderabile, se ne può bene gloriare come di un nuovo ed utile decoro che le ha aggiunto un suo degno
critica d'arte
Pagina 43
L’illustre prelato fu non solo delle lettere, ma delle arti grande amatore, come quegli che era d’alto animo, di nobilissimi spiriti, e di vera
critica d'arte
Pagina 9