Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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tattica dei partiti. Avevamo un bel dire noi che il rifiuto  era  venuto per dissidi interni, che per il grosso della
criteri essenzialmente locali, che la popolazione di Fiemme  era  tuttavia sempre in grande maggioranza per la linea di San
e mantenne la menzogna convenzionale che la valle di Fiemme  era  con Trento contro la proposta governativa. S’incominciò
finito, che son della gran brava gente, appunto perché non  era  stato proprio possibile di capirli. Cicerone era piuttosto
perché non era stato proprio possibile di capirli. Cicerone  era  piuttosto tra questi ultimi ma noi invidiamo la fortuna di
fortuna di Demostene, perché la chiusa delle sue filippiche  era  coronata dall’entusiastico grido: «guerra, guerra a
nostra è breve. Venuti su, quando nel campo studentesco  era  già sorta un’organizzazione, noi, un manipolo appena, ci
di fronte a buon numero di antichi discepoli o amici.  Era  l’ora, in cui la tendenza di dirigersi al popolo
al popolo ringagliardiva nei giovani cuori: l’urto  era  inevitabile. Ricordate i destini del Faust? Il Faust,
Trentino una bragia rossa. Per loro il Trentino passato non  era  che il paese degli errori, delle menzogne convenzionali,
loro avvenire che volevano imporre colla spada e col fuoco,  era  tolto di peso da paesi stranieri era impastato delle idee,
spada e col fuoco, era tolto di peso da paesi stranieri  era  impastato delle idee, chiamato socialismo. Che eri mai tu,
questa fosse la linea di S. Lugano non  era  dubbio per chi conosceva le tendenze fiemmesi, rinforzate
dell’Alto Adige, noi avvertimmo allora che il comitato  era  composto in maggioranza di liberali-nazionali e che quindi
Adige sarebbe stato forse facile d’intendersela. Intanto  era  urgente che i deputati insistessero a Vienna per avere dal
una confessione insospetta del Popolo, ogni discussione  era  abolita. A Trento c’è un Consiglio comunale in cui
perché la minoranza dimostrò che almeno per quell’anno non  era  stabilito che l’imposta fosse necessaria. E questo
non si fosse spazzato via 11 falso nimbo scientifico di cui  era  circonfuso. Ma conveniva non solo far opera di
cioè durante la guerra, la nostra aspirazione più profonda  era  quella della libertà nel senso più integrale della parola.
speranza nella vittoria della «democrazia nazionale».  Era  naturale quindi che nel novembre 1918 la liberazione
Finora ha governato la minoranza non solo perché il voto  era  restrittivo, ma anche perché domina il principio che uno
un partito vinceva per pochi voti, l’altro per pochi voti  era  battuto. Tale principio si potrà discutere quando si
rappresentanti del paese, abbia portato la disunione là ove  era  doverosa una dignitosa solidarietà. Manda un plauso
trovarono che a parte ogni considerazione oggettiva  era  stato per lo meno un errore grave di tattica quello
sia ricorso alla dittatura per abbattere lo zar. Lo zar  era  già caduto, la rivoluzione era già fatta pacificamente.
per abbattere lo zar. Lo zar era già caduto, la rivoluzione  era  già fatta pacificamente. Erano al governo socialisti e
tempo quello dell’intiera deputazione trentina alla Dieta  era  di creare nella linea di S. Lugano una linea per quanto
retrospettivo si meraviglierebbe se non fosse nata. Si  era  affacciata anche al trentino, una questione molto
non mancarono né argomenti né armi per spronare i dubbiosi.  Era  anzitutto l’idea di un sano conservativismo che spingeva
anzitutto del popolo, del gran popolo lavoratore.  Era  su questo terreno che la lotta si faceva più aspra, ma era
Era su questo terreno che la lotta si faceva più aspra, ma  era  anche qui il campo ove il loro lavoro aveva la più ampia
Trovarono sul posto un’altra lega, un’altra forza unita, ed  era  l’organizzazione dell’irreligione, un nemico vecchio sotto
del 1887 che «la Chiesa, in passato, allorché la sua voce  era  meglio ascoltata e più obbedita, veniva in aiuto ai
promossero o accompagnarono l’opera del Trentino cattolico.  Era  naturale che gli uomini più colti ed illuminati del clero
fu Mons. Celestino Endrici. Tutti ricordano l’opera sua ed  era  ben doveroso che tra le manifestazioni di gioia che
che i giovani, venuti su quando il movimento cattolico  era  già iniziato, altro proposito non hanno che di accelerarlo,
l’esempio dei più avanzati fra i paesi cattolici. Ed  era  ed è ancora la loro parola d’ordine «il Trentino deve
il numero della popolazione, affermando che la comunità non  era  da eguagliarsi ai comuni, ma ad una società privata
rilevato: 1) che la comunità di Fiemme prima del 1807  era  un comune politico complessivo; 2) che con disposizione del
e non già un complesso di vicini; 6) che il consesso non  era  soltanto una negotiorum gestio, nella quale si
riconosciute legittime e tenute ferme. Il consesso non  era  quindi di un organo abusivo ma legale; 7) che la giunta
forza del diritto di sorveglianza conferitole dalla legge  era  in grado ed è obbligata a tutelare i diritti dei comuni di
i magistrati romani sentivano che lo spirito cristiano  era  sovvertitore del loro mondo in quanto predicava la
chi seppe loro rispondere che appunto questo loro gridare  era  un altro sintomo della decadenza: così avevano fatto i
di Roma, così gli umanisti del secolo XV. Quando la Grecia  era  già tributaria a Filippo, i sofisti declamavano ancora il
ancora il progresso; mentre la minaccia dei barbari  era  vicina al compimento, Simmaco dirigeva all’Imperatore dotti
e spirituale, che col ripudio del cristianesimo  era  andata perduta, e della cui mancanza si presentivano le
di H. Stewart Chamberlain. In tal maniera la scienza che si  era  proposta la ricostruzione dell’unità universale degli
nella cerchia umana ed umanizzate tutti gli ideali», non  era  solo la meta di Cavallotti, ma è una tendenza dell’arte e
tutti, è quello che le persone oneste chiamano la virtù»?  Era  poi anche logico che quest’arte, così vuota d’energia
dell’essere. Per la scuola di Hartmann l’ultimo fine morale  era  ricacciare l’essere nel non essere, ossia il suicidio
La filosofia positivista, respingendo il cristianesimo, si  era  assunto il gravissimo compito di spiegare naturalmente il
di una futura primavera, passava sulla landa inaridita.  Era  Francesco Coppée, che sollevava nell'ora di un’infermità,
nell'ora di un’infermità, l’ardente inno della fede;  era  P. Burger, l’acuto scrutatore della psiche parigina, che
la redenzione doversi aspettare solo dal cristianesimo;  era  Lemaitre, che proclamava la soluzione di tutte le questioni
le questioni sociali essere evidentemente nel Vangelo;  era  Ferdinando Brunetière che dimostrava la necessità di
Brunetière che dimostrava la necessità di credere;  era  infine Edoardo Rod che «incominciava a pensare alla cura
la bandiera delle democrazia cristiana. Su questa bandiera  era  scritto: Amore e libertà. Ebbene, o signori, queste due
Balzò in piedi il dr. Bertolini e dichiarò che la cosa non  era  urgente, che d’altro canto per la proporzionale intendeva
alcuni di noi furono richiesti del loro parere personale,  era  doveroso ci limitassimo a dire che la questione della
a dire che la questione della frontiera settentrionale  era  questione che andava risolta dai rappresentanti
Sopra noi regnava l’inquisizione del pensiero, ché non ci  era  lecito esprimere nemmeno la nostra simpatia verso la nostra
alle organizzazioni dell’Unione del lavoro specie quando  era  in causa la libertà dell’organizzazione per il contratto
dimostrabile che i clericali non siamo noi. Sapete chi  era  un clericale, secondo questa definizione? Era clericale il
Sapete chi era un clericale, secondo questa definizione?  Era  clericale il sommo sacerdote Caifas, il quale abusò della
a Cesare quel ch’è di Cesare e a Dio quel ch’è di Dio».  Era  clericale, per venire a tempi più vicini, don Abbondio che
la benedizione della religione al loro matrimonio.  Era  un clericale don Abbondio che non si ricordava dei
quando si piegò alle voglie di don Rodrigo, e don Rodrigo  era  un liberale di tre cotte, uno di quei signorotti
fatale non la lascia passare. Che più? Tutta la nuova  era  è ossessionata da questa stampa: Che è per essa la Chiesa,
corone, aumento, che, dopo un maturo esame di due mesi, si  era  trovato assolutamente necessario malgrado le opposizioni
alle industrie ed ai commerci, di cui a buon diritto  era  orgogliosa. Scioglie un inno agli abitanti tutti della zona
questi tre ultimi mesi. Il discorso ch’è durato un’ora ed  era  intessuto di felici improvvisazioni, è stato coronato
società, nello stato. Il cozzo della rivoluzione con quanto  era  tradizionale ha dato nuove forme politiche agli stati;
i socialisti. Lo strapotere di questi, nel campo del lavoro  era  volto principalmente a creare uno stato di crisi tale, da
di un movimento anarcoide; ma lo stato d’animo generale  era  quello. L’assenteismo delle altre classi, al di fuori della
coraggio collettivo, di fronte alla violenza armata. Non  era  la lotta sul campo economico tra la borghesia e il
che aveva avuto bagliori di sangue, ma l’impostazione  era  data da un movimento di liberazione da un dominio, il
dominio, il dominio rosso, che dal semplice campo economico  era  trasportato a quello sociale e politico, e doveva preparare
dello stato verso il prepotere socialista e comunista,  era  possibile ai cittadini riavere la loro libertà, il loro
già qualcuno ghignava e mormorava la parola «fiasco» ma non  era  vero. Col prossimo treno, e dalla Valle di Non, arrivarono
non è diminuita, in paragone degli altri congressi. Non  era  affatto un fiasco, erano semplicemente dei disguidi e dei
la nomina. Allora abbiamo sentito che il nostro dovere  era  di risalire ai di là della persona, alle cause che avevano
paese, la bandiera delle rivendicazioni democratiche:  era  nel loro programma, e solo ci è grande conforto che questo
colla madre patria. Il fatto che s’invocava non  era  il cambiamento di dogana, il mutamento di governo: era a
non era il cambiamento di dogana, il mutamento di governo:  era  a traverso l’unione politica, l'unione morale colla nostra
e cibo e veste a potenze nemiche creò la civiltà: ed  era  la prima fase. Le lotte per la civiltà avvenire si dovranno
campo della cultura quello che fu al principio della nostra  era  la vanga dei Benedettini nei paesi del Nord. Strappi i rovi
ingiusto il fabbricare ad arte disparità ed ineguaglianze.  Era  nostro dovere di protestare contro codesti artifici
da mantenere e perpetuare l’egemonia tedesca nello Stato.  Era  nostro dovere di protestare anche in nome della maggioranza
i socialisti. Lo strapotere di questi, nel campo del lavoro  era  volto principalmente a creare uno stato di crisi tale, da
di un movimento anarcoide; ma lo stato d’animo generale  era  quello. L’assenteismo delle altre classi, al di fuori della
coraggio collettivo, di fronte alla violenza armata. Non  era  la lotta sul campo economico tra la borghesia e il
che aveva avuto bagliori di sangue, ma l’impostazione  era  data da un movimento di liberazione da un dominio, il
dominio, il dominio rosso, che dal semplice campo economico  era  trasportato a quello sociale e politico, e doveva preparare
dello stato verso il prepotere socialista e comunista,  era  possibile ai cittadini riavere la loro libertà, il loro
meno a questo accordo? Il comitato tramviario fiemmese  era  composto in maggioranza di liberali, e mi scriveva ad
che l’ultima proposta della deputazione dietale italiana  era  appunto che si finanziassero contemporaneamente da una
dall’altra la Lavis-Cembra. Condizione imprescindibile però  era  che la linea di San Lugano si finanziasse coi contributi
corporativamente o sindacalmente le masse operaie  era  chiarissimo. Ma al di là di questo compito, diremo, manuale
italiano, sopraggiunto più tardi quando lo Stato moderno  era  divenuto monopolizzatore anche sul terreno economico
per non essere assaliti dai vicini, già più agguerriti? Non  era  questa la teoria in voga da tanti secoli nonostante i
La demolizione della dottrina e della fede nella dottrina  era  già quasi completa prima della guerra. Durante la guerra i
liberali», fondatori della Lega democratica. Ogni pretesto  era  buono per far dell’anticlericalismo di piazza. Il più
Dieta presentarono al 9 novembre un’interpellanza in cui  era  detto: «Per quanto sia da deplorarsi e riprovevole l’atto
sdegnosamente che a questo ci penserebbero loro. Comune  era  invece l’intonazione anticlericale. Alla vigilia delle
forse è migliore e più favorevole il bilancio morale della  era  nuova? Non vogliamo dire l’opinione nostra che potrebbe
come quella dei drammi degli oratori. E un inno alla «nuova  era  di pace e di lavoro concorde, la quale sarà apportatrice di
un salutare confronto fra la Trento-Malè, il cui progetto  era  in mano della città di Trento, e la Dermulo-Mendola in mano
espressero l’opinione che di fronte a due valli non  era  consigliabile fare un bel gesto negativo che ponesse il
ben un’ora e mezza la storia e lo stato della questione.  Era  la prima volta ch’essa veniva affrontata in tutte le sue
difficoltà e nei pregiudizi che l’accompagnano. L’uditorio  era  attentissimo. L’oratore s’introduce determinando anzitutto
dopo guerra, che la libertà in gran parte non esisteva più,  era  soffocata. Non la libertà economica, nelle costrizioni
del caffè che ha avvelenato tanti stomaci italiani),  era  tollerabile che tutti i democratici d’Italia battessero le
dopo guerra, che la libertà in gran parte non esisteva più,  era  soffocata. Non la libertà economica, nelle costrizioni
del caffè che ha avvelenato tanti stomaci italiani),  era  tollerabile che tutti i democratici d’Italia battessero le