Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 era  con tutta probabilità l’intenzione del committente, il
mitologici: anche la polemica contro l’Arcadia, del resto,  era  un motivo della cultura illuministica veneta. E non era la
era un motivo della cultura illuministica veneta. E non  era  la prima volta; fin dal 1773, col barocchismo sublimato
nella Villa ai Pradazzi di Asolo, l’artista, che allora  era  davvero alle prime armi, s’era messo in contrasto con il
come massimo artista sia del suo tempo sia del nostro. Si  era  nel dopoguerra, si era battuto il fascismo; Guttuso, amico
sia del suo tempo sia del nostro. Si era nel dopoguerra, si  era  battuto il fascismo; Guttuso, amico di Longhi, era l’erede
si era battuto il fascismo; Guttuso, amico di Longhi,  era  l’erede contemporaneo di Caravaggio. Caravaggio era in
Longhi, era l’erede contemporaneo di Caravaggio. Caravaggio  era  in qualche Caravaggio, Seppellimento di Santa Lucia, 1608.
o  ERA 
nuova poetica già quasi romantica, l’uno, Wlilliam Blake,  era  fermamente avverso all’Accademia e al suo presidente;
Fuseli, ch’era stato scolaro del Reynolds nel ’64 e gli  era  rispettosamente amico, deve aver avuto una parte non
e quindi nell’estetica della nostra contemporaneità. Non  era  oggetto in sé, ma ectoplasma di un sogno infranto, di un
di un mondo previsto e mai portato a compimento. Eppure  era  prodotto puramente germanico, nel senso che era punto
Eppure era prodotto puramente germanico, nel senso che  era  punto terminale e teorico di una concezione delle arti che
terminale e teorico di una concezione delle arti che lì  era  nata.
allora non fosse ancora ventenne,  era  già conosciuto negli ambienti artistici di quella città, in
in cui l’interesse per tutte le correnti dell’arte moderna3  era  particolarmente vivo, come un giovane di spiccato talento
gli fece certamente pensare in sulle prime che non gli  era  facile schierarsi alla pari con essi, il Francia sentì di
trovandosi circondato di sudditi ossequiosi. Lorenzo Costa  era  stato chiamato alla Corte di Mantova, dopo la morte del
di Mantova, dopo la morte del grande Andrea Mantegna, e ne  era  trattato con tale larghezza e bontà da non lasciar supporre
fatiche e i disagi d’ogni specie sopportati per l’arte, ed  era  morto giovane. Amico, suo fratello minore, dopo avere
quell’umor balzano che diè pascolo alle celie del Vasari,  era  tornato a Bologna. Capriccioso, scontroso, facile censore
nel disegno, incerto nella percezione delle forme, non  era  uomo da procacciarsi autorità, nonchè da svellere una
delle configurazioni e delimitazioni attraverso le quali  era  passata da maestra (...quando non vi si era imposta come
le quali era passata da maestra (...quando non vi si  era  imposta come aguzzina).
 Era  necessario, evidentemente, distruggere quella falsa
fotografica ridotta a mera funzione illustrativa, ed  era  stato questo il compito dei movimenti rivoluzionari del
 Era  esposto con un'opera ineffìcente (497) e non di sua mano.
delizioso accostamento di superficie late di colore, ma ciò  era  avvenuto a tutto detrimento del senso per la forma e per lo
a tutto detrimento del senso per la forma e per lo spazio:  era  il colorismo più genuino ma anche più rudimentale: il puro
non fosse né del Correggio, né correggesca. È forse ch'egli  era  abituato a godersi l'artista nell'Antiope o nello
e che a’ suoi giorni il primo tempo dell'Allegri non  era  ancora sufficientemente noto?
o dannunziana, nelle trincee della prima guerra mondiale.  Era  convinta che il futuro era da venire.
della prima guerra mondiale. Era convinta che il futuro  era  da venire.
nucleo della civitas Dei civitas hominum. La ricostruzione  era  durata più di un secolo; ora, con la facciata del Maderno.
e il corpo longitudinale maderniano non c'era raccordo; ed  era  difficile trovarlo perché i quattro enormi pilastri della
intoccabili, formavano una strozzatura. Inoltre la navata  era  uno spazio nudo, senza forma.
questo mio amico la portò, diciottenne, a Trieste da Praga,  era  straordinaria. Sennonché, anche lei, purtroppo è
 Era  ovvio che vittime dei pericoli derivanti da codesta tecnica
fra gli artisti; o i più disonesti, quelli cui non  era  parso vero di rinunciare al diritto di scelta, per
impressionista o espressionista. Dall’altro lato, però,  era  anche vero che la grande censura non c’era ancora stata, ed
anche vero che la grande censura non c’era ancora stata, ed  era  appena da venire, tra l’arte di ieri e quella di oggi (o di
di analogo  era  successo anche in altri paesi; in Argentina, ad esempio, il
in Francia il gruppo già menzionato di Denise René si  era  costituito in groupe espace e si era valso della rivista
di Denise René si era costituito in groupe espace e si  era  valso della rivista diretta da André Bloc per valorizzare i
settentrione s’avviava alla decadenza; e in Italia Arnolfo  era  morto, Giotto era morto, Andrea Pisano era morto, l’Orcagna
alla decadenza; e in Italia Arnolfo era morto, Giotto  era  morto, Andrea Pisano era morto, l’Orcagna era morto, il
Italia Arnolfo era morto, Giotto era morto, Andrea Pisano  era  morto, l’Orcagna era morto, il Ghiberti, il Brunelleschi,
morto, Giotto era morto, Andrea Pisano era morto, l’Orcagna  era  morto, il Ghiberti, il Brunelleschi, il Donatello erano
il Donatello erano nati. Il Risorgimento non solo  era  iniziato, ma s'avviava alla resurrezione del classicismo.
o SERPENTE:  Era  usato in epoca paleocristiana per simboleggiare il demonio
Santi. Roma, Galleria Borghese [figura 249]. L'attribuzione  era  del Cantalamessa e così ci si astenne dal rettificarla,
abbozzo per il Battesimo di Cristo (Roma, Coll, Addeo)  era  invece copia scadente e nella seconda edizione veniva
al Maratta [figura 250]. L'attribuzione al Maratta  era  stata sostenuta da R. Papini.
e di pulsione emotiva che si vede nelle tele di Pollock;  era  un “tramando”, così lo chiamava Arcangeli, ed era una
Pollock; era un “tramando”, così lo chiamava Arcangeli, ed  era  una profonda intuizione: nell’arte contemporanea la natura
va bene; ma è un fatto che l’impressionismo di Maccari  era  ieri, e più oggi, una cosa sua personale, era un modo, io
di Maccari era ieri, e più oggi, una cosa sua personale,  era  un modo, io credo, di ricollegarsi a certe scoperte ed
artisti. Un altro parametro di cui occorreva tener conto  era  quello dello schieramento dominante l’arte visiva in questo
preciso momento. Tanto più che la nostra intenzione non  era  quella di offrire una mostra «storica» ma una decisamente
cui Francis Bacon ha ritratto George Dyer (fig. 74). L’uomo  era  stato l’amante di Bacon, che a lui era legato da un
(fig. 74). L’uomo era stato l’amante di Bacon, che a lui  era  legato da un rapporto fortissimo e violentemente
un rapporto fortissimo e violentemente conflittuale, e si  era  ucciso alla vigilia stessa della prima mostra antologica
Bozzetto della Santa Petronilla. Roma, Galleria Nazionale.  Era  palese trattarsi di copia, non di bozzetto.
O SERPENTE:  Era  usato in epoca paleocristiana per simboleggiare il demonio
No, ma mi fu detto di ornarlo a mio gusto.  Era  vasto, e ci potevamo capire molte figure.
di Mondrian e di quello di Vordemberge e di Vantongerloo —  era  in crisi. I suoi esponenti più interessanti erano passati
o si erano liberati dal suo eccessivo rigorismo; cosi  era  accaduto per artisti come Fontana, Poliakoff, Pasmore,
valore estetico di un’opera sta nel fatto che essa costi.  Era  la conclusione di quello che si era verificato dagli
fatto che essa costi. Era la conclusione di quello che si  era  verificato dagli impressionisti fino a Picasso, e che in
questa schematica discriminazione di opposte tendenze non  era  una novità critica: già nei dialoghi michelangioleschi di
michelangioleschi di Francisco de Hollanda l’arte italiana  era  contrapposta alla fiamminga come arte «ideale» contrapposta
italiani e francesi, e guardato con scarsa simpatia),  era  un magro terreno per le speculazioni dei mercanti: i
la disprezzavano, i prezzi erano bassi, il mercato  era  direttamente e costantemente rifornito, molti pittori
di vista ideologico poi, se l’arte italiana e francese  era  una grossa bugia, la pittura olandese era una povera
e francese era una grossa bugia, la pittura olandese  era  una povera verità: poteva anche essere gradevole e
di ideale e pratica: e la scultura veneta del tempo  era  tutta «di pratica», tanto povera di «ideale» quanto fornita
già progettava di mandarlo a studiare a Roma; ed il giovane  era  riluttante, diceva che «la natura si trova ovunque». Ma non
riluttante, diceva che «la natura si trova ovunque». Ma non  era  un segno di attaccamento ai suoi maestri veneziani, il cui
ai suoi maestri veneziani, il cui pittoricismo rococò non  era  nient’affatto naturalistico: la natura che «si trova
naturalistico: la natura che «si trova ovunque»  era  semplicemente il dato dell’esperienza empirica,
traguardo cli partenza per la salita verso lo «ideale», che  era  al di là di ogni esempio storico, anche dell’antico.
inserimento del mondo esterno nel mondo interno dell’uomo  era  già nato col cubismo analitico; ma altra era la ricerca e
dell’uomo era già nato col cubismo analitico; ma altra  era  la ricerca e altro fu il risultato: si potrebbe dire che il
di rottura coi modi oggettivi e naturalistici e che questo  era  il suo maggior obbiettivo; mentre Moore ricostruì una
tutte le tecniche moderne cioè neon, televisione, radar,  era  spaziale, arte spaziale, cioè seguendo anche in arte come
 Era  mai possibile che Antonello arrivasse spontaneamente a
per i legami metodici della prospettiva con la scienza,  era  stato necessario lo sforzo concorde di Paolo Uccello di
all'intarsio che nel colore equivale al tappeto; ma non  era  più il tappeto bizantino steso su forme incorporee
forme vieppiù lontane riportate a galla dalla prospettiva.  Era  per la prima volta, per quanto segmentato, frammentato e
nato a Rosario Santa Fe sul Paraná, mio padre  era  un bravo scultore2 era mio desiderio esserlo, mi sarebbe
Santa Fe sul Paraná, mio padre era un bravo scultore2  era  mio desiderio esserlo, mi sarebbe piaciuto essere anche un
 Era  questo dicevo il problema per il quale l'arte caravaggesca,
che ne germinavano. Fin dopo il 1313 fu in patria; nel 1317  era  a Napoli alla corte di Roberto d'Angiò con assegnata una
nel 1320 lavorava per Orvieto e per Pisa...; nel 1321 e 22  era  di nuovo a Siena».
egli così forte maestro, la perplessità e gli scoramenti.  Era  una di quelle nature solide e insieme pieghevoli, sulle
si può appoggiare con dolce sicurezza. Discorrere con lui  era  un riposo. Amico leale, indulgente, delicato, sollecito, nè
il martirio sarebbe avvenuto nel Circo di Nerone, che  era  situato nell’area in cui oggi sorge la basilica vaticana.
a quando io la frequentavo direi una bellissima ragazza.  Era  bella oltre a essere molto intelligente. Naturalmente poi è
art si è però verificato un fatto diverso: non solo  era  possibile, attraverso l’uso degli elaboratori, eseguire
singolo segno, da una linea, da una figura geometrica; ma  era  possibile far realizzare dalla macchina delle «creazioni
un’infinita varietà di nuove figurazioni di cui la prima  era  la matrice. Ma sempre - ed è qui che s’affaccia il primo
Masaccio, poiché se una tradizione comunque artistica qual  era  la lineare, poteva dotare l'artista di una comprensione
di nulla fuorché di una raffinata manovalità, poiché essa  era  per il resto affatto sprovvista di ogni idea anche
sprovvista di ogni idea anche elementare di stile: essa  era  infatti la tradizione brutalmente contraffattiva della
seconda edizione (902) così  era  definita la Famiglia Sartorio del Museo Civico di Modena,
presi forse lavorando nei divini squallori dell'Escoriale.  Era  una pittura quasi senza pittura affatto; ove soltanto
quasi senza pittura affatto; ove soltanto qualche bandiera  era  tinta.
Se tutta la storia della nostra figurazione si  era  costantemente posta la questione di come raffigurare la
esauriva la sua funzione quando trapassava l’avversario ed  era  quindi pronto a decorarsi con fiori e putti, per loro la
infilava quando l’arma veniva montata. Meccanismo analogo  era  quello della rappresentazione pittorica. Se per noi era del
era quello della rappresentazione pittorica. Se per noi  era  del tutto impossibile raffigurare la pioggia o la neve
di Giorgione v’è tutto fuorché la tempesta, per loro  era  naturale disegnarne la fenomenologia attraverso i segni
la «legge del caso» non  era  poi così affidata al puro arbitrio come si potrebbe arguire