ogni colpo che faceva partire, ella gridava: - Viva Sant'Agata! - Se la vedeva davanti, con quel viso bruno e quegli occhi neri, e coi capelli che le
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disperazione della mamma. Appena alzato da letto, ella gli lavava la faccia, lo pettinava tra gli strilli e i guizzi dell'insofferente, e poi - come
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lontananza, attorno, paurosamente. Cuddu tornava a pensare a sua madre. A quell'ora ella dormiva. Avrebbe dormito anche lui, se fosse rimasto a casa
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di compare Cosimo gli avea messo davanti. Ella intanto lo interrogava. - E come ti sei trovato qui? - Sono venuto con la Squadra. - E i tuoi parenti
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. - Quando vorrà la mamma. - Per ora farai dei servizietti. S' intende, don Pietro - avea risposto comare Concetta. E la mattina dopo ella aveva fatto
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avea regalato al ragazzo un paio di scarpe usate di uno dei suoi figli, che con la semplice risolatura eran tornate quasi nuove. Ella stava però in
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comodamente sorvegliare il lavoro del bambino, mentre ella, lanciata da destra con rapido gesto la spola, la riprendeva da sinistra tra l'apertura dei
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: - Il re è sempre re, e le cose tornano, presto o tardi, come prima! - così ella temeva che i birri, usciti di carcere, non se la prendessero con Cuddu
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di rassicurare la madre di Cuddu. - Se tu me ne fai un'altra, ti storpio! - ella minacciava il figlio. Cuddu però gliela fece la settimana dopo, e
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