le bacia la mano e cerca di attirarla a sè. Ella s' irrigidisce. Allora egli cambia tono.
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Vorrebbe strapparsi i veli dal petto riarso, ma n'è impedita. Ella si avanza vacillando, sorretta per le braccia da Maurizio e da Michonnet. A un
Ella sta per slanciarsi verso Maurizio; Michonnet la trattiene.
Maurizio le sciude nuovamente le braccia; ella gli getta al collo le sue in un lungo bacio cocente.
Adriana sta per cadere; il Principe e l'Abate l'adagiano sul canapè; ella chiude gli occhi e si abbandona sulla spalliera.
Maurizio, volgendosi, vede Adriana; ella riconoscendolo getta un grido soffocato. L'Abate è risalito per chiudere la vetrata; il Principe origlia a
Ella rimane irrigidita. Maurizio, reso demente dal dolore, la riscuote; Michonnet le mette una mano sul cuore. Tutti s'inginocchiano. Michonnet e
spalle; ella si volta di soprassalto.
dalle vetrate. Ella resta un momento immobile, irresoluta, rivolta all’uscio del gabinetto.
le sue mani di lagrime; ella se ne accorge, e li riguarda stupita.
La Principessa di Bouillon, in vestito di gran gala, entra dal primo uscio di destra. Triste, abbattuta, ella getta uno sguardo distratto agli
Michonnet con dolce violenza riconduce Adriana, le ritoglie lo scialle, e la fa sedere sulla poltroncina che è presso la toilette; là ella scoppia in
nella lettura, e corre a lei, palpitante. Ella getta un grido di gioia.
’Abate s’inchinano; Michonnet la contempla estatico. Ella non si accorge di alcuno, restando in fondo alla sala.
schiudono i battenti, mentre altri servi reggono i doppieri. L'Abate offre la mano ad Adriana ancor seduta; ma, immersa nel suo dolore, ella non
ella la possente consorte di Giove, regine del cielo e della terra, castissima custode dei talami, patrona delle spose fidenti e delle madri soavi