Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: ella

Numero di risultati: 50 in 1 pagine

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Parassiti. Commedia in tre atti

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Antona-Traversi, Camillo 3 occorrenze
  • 1900
  • Remo Sandron editore
  • Milano, Napoli, Palermo
  • teatro - commedia
  • UNICT
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«...i nostri infelici fratelli della Calabria.... Certi che, per l'onore di Roma, Ella vorrà assumere la nobile iniziativa, si mettono a sua

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. Mi spiego: ella non ha preso parte al nuovo lavoro del Traversi. Peccato! Molti non si recano a teatro, se non vedono sul cartellone il nome della

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vergognarsene, ma non disdegna di farsi da lei mantenere e di rubarle i risparmi che dovranno servire a pagare l'affitto di casa; e, poichè ella gli

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Tosca

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1 occorrenze

(Scarpia stende il braccio verso Tosca avvicinandosele barcollante in atto di aiuto. Tosca lo sfugge – ma ad un tratto ella si trova presa fra

XX Legislatura – Tornata del 15 maggio 1900

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Colombo 7 occorrenze
  • 1900
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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In secondo luogo, dato sempre che la sua proposta ricevesse accoglienza benevola, intende Ella che la Camera debba sospendere le sue sedute fino da

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Dato, e non concesso, che venisse accettata la sua mozione, in che modo Ella intende che le proposte della Commissione da nominarsi dovrebbero venire

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presidente. Onorevole Pantano, Ella ha avuto gli schiarimenti che domandava, Ella ha udito in qual forma l'onorevole Giolitti ha presentata la sua

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presidente. Debbo dunque intendere che, salvo il determinare se e quando la mozione, che Ella ha presentata al banco della Presidenza, si debba

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presidente. Ella chiede di parlare per fatto personale?

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Ma poichè Ella ha già parlato sul processo verbale, non potrei darle facoltà di parlare eccetto che per fatto personale.

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presidente. Onorevole Giolitti, poichè Ella ha ritirato la mozione, intende con ciò di ritirare anche la sospensiva, oppure di ritirare soltanto la

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PROFUMO

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Capuana, Luigi 22 occorrenze

Vedendo che Patrizio dimenticava fin la sua ordinaria visita al camposanto, ora che ella stava meglio e non c'era più timore di prossimi accessi

lasciarsi persuadere del contrario. "Ecco Ruggero" ella disse, sentendo picchiare all'uscio. Invece era il Padreterno che si stropicciava le mani tutto

c'è da affliggersi tanto." "Ella fa il suo dovere, trattandomi quasi come un malato; non vuol farmi paura col darmi a scorgere tutta la gravezza del

senso d'oppressione e di impaccio provato poc'anzi nella selva, alla vista di sua madre. Da qualche settimana ella metteva una specie di caparbietà nel

fuori fiocchi di stoppa che parevano grumi di sangue sbianchito. "Chiuda! Chiuda" ella balbettò. "Non abbia paura; sono di cera ... Ecco Pilato!" E il

dev'essere tutta in fiore" ella rispose. "Il Padreterno va e viene. Che diamine fa?" Eugenia sporse la testa per vedere: "Ripulisce i viali." "Se ti

della tua voce ..." "Ora anche nella voce!" ella esclamò un po' stizzita. "Buona sera. Vieni di là a prendere il caffè ... Sarà me- glio. Accompagnami

dell'anima sua, cosa sacra! Intanto il pensiero del risveglio di Eugenia lo rendeva ansiosissimo. Ella avrebbe ricominciato! Gli pareva che con quella

veduta mai. Don Antonio doveva essere quel vecchietto. ""È vero?" ella replicò. "E senza aspettare la risposta, venne su. Mi parve della mia età, tra gli

fisso fisso, ella si sentiva invadere da un terror folle; come se tra quei due avvenisse in quell'istante qualcosa di misterioso, a cui ella doveva ri

riaccendersi, ella alzava le spalle, rinunciando sdegnosamente a indovinare il senso delle enimmatiche parole di Patrizio: "Se tu lo comprendessi

cuori! Ahimè! ella non si disperava più; taceva; la notte, rincantucciata là, all'estremità del letto quasi per evitare il contatto di lui; il giorno

fissava con lo sguardo che chiedeva perdono. "Non è niente. È passato!" ella disse. "Ti occorre qualche cosa?" "Perché?" "Sei stato qui poco fa; ora ti

, una grazia particolare da chiedere. Ma oramai ella perdeva a poco a poco anche la fede; lassù non l'ascol- tavano da un pezzo! "Gesù, Giuseppe e

vecchia che non fosse. "Non mi tratterrò molto" ella disse. "La mia presenza non rallegra. Sono state troppo buone a venire a trovarci. C'è chi saprà fare

lo sbalordimento di quel giorno, ella avrebbe voluto portarli via assieme con la pelle della fronte e delle labbra. Invece, macchia indelebile, la

stessa domanda: "Come ti senti?" "Non mi far parlare; è peggio" ella rispondeva con un fil di voce. E tornava ad appoggiare la stanca testa sul braccio

donna Eugenia in questi giorni di trambusto. Ella deve scusarci. Sa, in certe circostanze si perde la testa." "Niente" rispose, un po' impacciato

... Vedi? Più belle, non lo nego; ma più piccole, no. Uguali." "Scusi" disse Ruggero a Eugenia. "Permetta che le misuri io." Ella era diventata rossa

ch'ella volle così qual è, e che avrebbe dovuto essere tutt'altra! Vengo perché ella sappia che abbiamo sbagliato tutti e due, e che io non ho la forza

visita al camposanto, ella si sentiva messa da par- te, anzi scansata nel di lui dolore. E guardandolo dalla finestra mentre andava via a capo chino, con

, sorreggendola, ma invano. Ella lo guardava senza poter parlare; e pareva che tutta la potenza vitale del corpo le si fosse raccolta negli occhi. Anche le

CENERE

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Deledda, Grazia 13 occorrenze

, e non rispose. «Ella sa qualche cosa!», pensò Anania, turbandosi. Ma dopo un istante di silenzio zia Grathia osservò: «Se niente ne sai tu, come vuoi

«piccolo mostro» gli parvero qualche cosa di buffo e lo esilararono. Dopo un momento, però, sentì davvero orrore di ciò che provava. «Ella muore», pensò

alla cantoniera dove ella viveva col padre ed i fratellini, erano completamente deserti. Solo in lontananza una casa campestre in rovina emergeva da un

portone s'aprì silenziosamente. «Ben tornato», mormorò la serva che favoriva la corrispondenza dei due innamorati. «Ella verrà subito.» «Come stai?» egli

madre, in quel tempo, egli serbò pochi ricordi perché la vedeva di rado; ella stava sempre fuori; lavorava a giornata per le case o pei campi, nelle

, del resto, non lo abbandonava un istante. A momenti però trasaliva. Non era stato tutto un sogno? Se ella dimenticava o si pentiva? Ma subito

Nessuno denunziò alle autorità l'abbandono del piccolo Anania, ed Olì poté scomparire indisturbata. Non si seppe mai precisamente dove ella fosse

folla dei bambini schiamazzanti, gli diventò cara. «Ma che modo è questo?», ella gridava agli scolaretti afferrandoli e fermandoli. «A due a due! In

dolce: ella puzzava di vino, aveva le sottane lacere, in modo che le si scorgevano le gambe legnose e violacee, ed era ributtante più del solito. «Ecco

così ... » ella insinuava malignamente, curvandosi: poi tornava a sollevarsi e ad inviar baci ad Anania, che non se ne accorgeva affatto. «Che è?» gridò

Gennargentu, su Monte Rasu, sui monti di Orgosolo.» «E lei non viene più in Sardegna?», chiese una sera a Maria Obinu. «Io?», ella rispose, un po' cupa. «Mai

fratellini, l'errore commesso, l'amore, le gioie perdute. Dov'era Olì? E chi lo sapeva? Ella s'era perduta, s'era smarrita come l'uccellino nei campi

persone del suo paese, e crede che il mare sia sempre in tempesta come l'unica volta in cui ella lo attraversò. Per lei Roma è un luogo dove tutte le cose

Vita intima

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Vertua Gentile, Anna 4 occorrenze

indietro qualunque scisma , qualunque eresia e lo stesso paganesimo. Ella fa di sua natura il vuoto più perfetto, annienta ogni religione e tende a

colpevole e fatale. Ed ella ha la sua giusta parte di coltura, una coltura, che con giusta preparazione, si estende a tutte le donne, secondo le varie

meglio ti piace. Educa tua figlia secondo il tuo sentimento e le tue convinzioni. Ma quando ella avrà quindici anni, io le esporrò tutte le mie idee

la quale insieme con altre matrone, dischiuse un ricovero nel quale ella stessa con le sue compagne si consacrava al soccorso degli infermi. E non si