, ella giunse presso al fiacchere mentre il cavallo si fermava; ma, dall'altra parte, e quasi contemporaneamente, due persone avevano fatta la stessa
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saliva un crescendo appassionato. Poichè vizio e virtù, amore ed oblio le si presentava sotto l'unico lato di una emozione da provare, ella si attaccava a
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quell'esame; una tinta rosea le apparve sulle gote. Ella si tolse bruscamente dallo specchio. Era meravigliata di non trovare una lagrima; si sentiva gli occhi
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brutalmente ogni illusione alla fanciulla pura. Lui che soffriva, lui che piangeva, non pensava che prima di lui ella aveva pianto, ella aveva sofferto
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il pettine, che cadde sui sassi e si ruppe. Ella sembrava non se ne accorgesse. Camminava, camminava, fuggendo il mondo, beata dell'aria pura e della
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ebbrezza strana in tutte le fibre. Improvvisamente si ricordò una scena del passato. Era sola con Emanuele; ella lo abbracciava e il giovane dopo aver
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volgari intrighi che aveva tanto disprezzati. Invano ella ripeteva a sè stessa che dopo dieci anni di lotta e di resistenza, un amore come il suo
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digressioni personali? Un momento, in carrozza, Maria le aveva accennata la sua vedovanza, e poi più nulla; ella non s'era curata di domandarle altro
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Maria, che non osava nè rispondergli, nè scacciarlo. Attenta, in apparenza alla musica, ella seguiva il passaggio di una visione tentatrice. Vedeva la
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Mille progetti attraversavano la mente di Maria, senza che ella si decidesse a metterne in opera uno solo. Un momento voleva dir tutto a Sofia: un
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cadevano e le si ammucchiavano intorno; ella li raccolse tutti, in una sol volta, e li gettò sopra una sedia. Poi spense il lume, brancicando al buio
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cambiarla. Che ve ne pare? Sofia entrò saltellando; aveva udita la voce dell'amica e veniva a darle il buon giorno colle mani piene di fiori. Ella
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di tormento che tradusse rincantucciandosi più ancora nel buio. La sua gran calma era messa a una dura prova, nè ella stessa avrebbe saputo dire se
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balcone dove ella spiava i passi di Emanuele, nel mistero della scaletta buia dove per la prima volta egli l'aveva baciata, nello sfondo cupo dell'alcova
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gardenia grande, doppia, di un bianco vellutato, di una bellezza rara, ed essendosi chinata per fiutarla, ella disse con accento spigliato: - Bella
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Accademia della crusca
