Le particelle costitutive della materia sono di due tipi: particelle cariche di elettricità negativa. o elettroni; particelle cariche positivamente
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elettrone hanno cariche elettriche di segno opposto. Invece un atomo qualunque contiene in generale un nucleo solo ed un numero di elettroni tale da
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intensamente tra gli ioni, cioè tra quegli atomi che, avendo perduto oppure acquistato uno o più elettroni, sono restati carichi positivamente oppure
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(raggi X, raggi γ del radio, ecc.), sono capaci di distaccare un elettrone dagli atomi con cui vengano ad incontrarsi. Ciascuno di questi elettroni
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La costanza di questo rapporto induce a ritenere che esista una sola specie di elettroni che costituiscono raggi catodici. Studî ulteriori hanno
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di muoversi da una parte all'altra del corpo. Invece si ritiene che nei metalli si abbia un certo numero di elettroni liberi di muoversi, i quali
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Gli elettroni sono uno dei costituenti essenziali di tutti gli atomi nei quali essi sono sempre presenti in numero maggiore o minore; per le
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Gli elettroni possono venire estratti da un metallo anche per semplice azione della temperatura. Infatti dalla superficie di un metallo scaldato a
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Gli elettroni che si trovano nell'interno dei metalli, o delle altre sostanze, ne possono venire estratti per mezzo dell'azione della luce. Se
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Oltre a essere il costituente della parte esterna dell'atomo, gli elettroni sono certamente presenti anche nell'interno dei nuclei (v. nucleo); ciò è
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I due effetti fotoelettrico e termoionico sono intimamente connessi, poiché dipendono ambedue dall'energia di estrazione degli elettroni, cioè
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Che poi negli atomi siano sempre contenuti degli elettroni, della stessa specie di quelli che si osservano liberi, è provato da molti fatti che
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massa, avente una carica positiva Ze (chiamando e la carica dell'elettrone presa in valore assoluto): intorno ad esso si trovano Z elettroni, le cui
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e lo stesso numero di elettroni planetari, ma differiscono per la massa del nucleo. Poichè il moto degli elettroni è determinato dalle forze
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Positroni, o elettroni positivi: carica positiva dell'ordine di e, peso dell'ordine di quello dell'elettrone negativo (probabilmente sono esattamente
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elettroni: carica - e, peso 1/1823 unità atomiche. Sono identici a quelli circolanti intorno al nucleo.
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che dà per il coefficiente di trasmissione , e quindi per il numero di elettroni emessi, proprio l'espressione suggerita dai dati sperimentali.
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(dove e rappresenta la carica dell'elettrone in valore assoluto). Questo risultato si potrebbe estendere ai sistemi con quanti si vogliono elettroni.
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e si riconosce che: il momento magnetico dovuto al moto orbitale degli elettroni è sempre un multiplo intero di
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(2) Si ammette il principio di Pauli per qualunque sistema contenente più elettroni: p. es. la « statistica di Fermi», valida per un gas di elettroni
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In molti casi, in un sistema con due elettroni le forze dovute agli spin sono trascurabili in prima approssimazione. Formalmente, ciò significa che
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studi. Il dispositivo generalmente usato per lanciare degli elettroni con una data velocità consiste (v. fig. 9) in un filo metallico arroventato
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Supponiamo di racchiudere un gas formato da atomi e da elettroni in una cavità a pareti perfettamente riflettenti sia per gli atomi che per gli
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Secondo la meccanica ondulatoria, il comportamento di un fascio di elettroni (p. es. un fascio di raggi catodici) è retto da leggi matematiche assai
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tensione di questa si poteva variare la velocità degli elettroni (nelle esperienze descritte la tensione variava da 30 a 370 voli). I diaframmi
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segmento proporzionale al numero di elettroni diffusi in quella direzione ed i diversi diagrammi corrispondono a diverse velocità degli elettroni incidenti
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riflessione regolare ogni volta che θ passava per un valore soddisfacente la (34): invece nelle esperienze con gli elettroni è più comodo tenere fisso
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Tale metodo è stato applicato agli elettroni da G. P. THOMSON, da RUPP e da altri, e si è mostrato per molti aspetti più vantaggioso di quello di
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Considerazioni teoriche suggeriscono, come vedremo al § 26, p.II, che la lunghezza d'onda λ dipenda dalla velocità v degli elettroni secondo una
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Questa formula (che per V piccolo coincide con la (38)) è stata verificata da esperienze eseguite da PONTE su elettroni veloci (fino a 17.250 volt
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Il flusso di particelle emesso dal filamento è, per l’appunto, un flusso di elettroni, le particelle elementari con carica negativa, scoperte poi da
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Lo schermo dei vecchi televisori è il tubo catodico. In esso un pennello di elettroni (particelle con carica elettrica negativa) spazza il lato più
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Applicando una tensione agli elettrodi, si iniettano cariche elettrice positive (buche) e negative (elettroni) attraverso lo strato organico attivo
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elettroni.
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La scoperta degli elettroni è alla base della comprensione delle reazioni chimiche: gli atomi formano le molecole mettendo in comune i loro elettroni
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Possiamo dire di sapere ormai tutto sugli elettroni e sulla forza elettrica?
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e cioè per esempio una onda di 1000 m. di lunghezza si rifletterà totalmente incontrando uno strato in cui la concentrazione degli elettroni sia di
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5) La permeabilità dei metalli ai raggi catodici, induce a ritenere che gli elettroni possano muoversi liberamente nei conduttori, siccome esige
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Si ha quindi una teoria cinetica statistica del movimento degli elettroni, che ricorda la teoria cinetica dei gas.
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elettroni.
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Applichiamo l'equazione anzidetta al caso dei raggi considerati come scariche di elettroni negativi.
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Una teoria elettrica della materia è stata sviluppata dal LODGE (1902); essa consiste nel ritenere l'atomo costituito da un sistema di elettroni
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Tale determinazione del modello risulta dal confronto delle varie radiazioni, in ispecie dalle differenze fra i raggi di elettroni negativi e i raggi
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Ora mg è la somma dei vettori corrispondenti agli elettroni che costituiscono il corpo (punto materiale) in moto, e dipende quindi:
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«Philosophical Magazine», che se gli elettroni vengono a trovarsi in uno spazio traversato da lunghe onde elettriche, esse faranno muovere gli
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perpendicolarmente sulla terra, non possono scorrere sulla superficie di questa se, nell'interno della terra, non vi sono movimenti di elettroni
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Oggi io sono incline a pensare che l'assorbimento delle onde elettriche durante le ore del giorno sia dovuto agli elettroni diffusi nello spazio dal
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In un suo interessante articolo pubblicato nel «Philosophical Magazine» Sir J. J. Thomson, ha dimostrato che se degli elettroni sono diffusi in uno
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La valvola è vuotata d'aria ma certo contiene del gas molto rarefatto. Quando si accende la lampada essa emette elettroni, e questi elettroni o joni
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Il moto dei pianeti e degli elettroni. — Ricordiamo a quali conclusioni noi siamo stati indotti circa il moto dei pianeti: conclusioni che sono state
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