non poche volte una signora di settantacinque anni, dire con molte smorfiette graziose: - Eh! non sono giovine, cara signora. Quando si è fra i
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otto soldi. — Eh, che razza di spilorcio senza coscienza! Otto soldi a me? Non ti vergogni? — Dodici soldi! Nemmeno un centesimo di piú! E tu, Piuma
per il Palazzo dei Sogni, eh? - propose Tit. Si vedeva che anche lui era un po' nervoso. Era notte, e il Palazzo cominciava ad animarsi. Gli uccellini
. — Eh, naturalmente! Non ho tempo di cucire, io. Su, dammi questo stufato. Ho fame. Caterí guardava con curiosità il vestito e il cappuccio di Tit perché
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felice: — Sei guarito, eh, Tit? — mormorò. — Se hai fame, ti darò la minestra che ha portato il nano. Tit mangiò, e fu molto allegro, a rivedere la
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di andare presto al Palazzo del Sogno, questa sera; così potrete incontrare tutti. Per questo io vi lascio e vi auguro la buona notte. Eh, che cosa
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porteremo sulla carrozza, per giuocare. Eh, soldato? — Sissignore, — rispose Paolo Pietro, e apri lo sportello. Subito la Principessa, vedendo arrivare tre
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. - Ah no, eh! — scoppia la mamma — Non ricominciare! Il papà dice che gli faccio venire gli incubi la notte, quando suono. I vicini stanno attenti alla
di cento fogne piene di uova marce. - Hai problemi con il canale di scarico? — chiede la signora. - Eh? No. Non credo, almeno — fa la Nasochiuso
mi conosci? - Eh, così, di fama — sorride Aziz mentre mi lancia un'occhiata complice. - Sei tu quello che dipinge gli accendini? - Sì. come lo sai
. Chiudiamo rapidamente il portellone e cerchiamo di non farci notare. Il ragazzo si mette al volante fischiettando. - Fifa, eh? — chiedo con
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TUO PADRE, EH?... TEX WILLER POTREBBE IN EFFETTI ESSERE UN PROBLEMA... MA CHI LO AVVERTIRÀ?...