proprietario, senza che, invece, debba egli stesso procurarsene la proprietà per poi ritrasmetterla al promissario acquirente.
L'A. esamina la portata del n. 3 dell'art. 125 C.p.i. recentemente aggiunto. Egli ritiene che la norma esorbiti da quanto previsto in tema di
connessi all'introduzione di un guardiano del trust, i poteri di cui egli può disporre, le responsabilità personali e professionali alle quali va incontro
lavoratore domanda il danno da mancata promozione, egli deve provare sia l'illegittimità della procedura concorsuale sia la certezza della propria vittoria
comportamento del pubblico non comporta una sua responsabilità contrattuale. Egli non esercita un'attività pericolosa ex art. 2050 c.c., ma potrebbe
nettezza l'istituto della revoca da quello della revisione. L'A. condivide la motivazione della giurisprudenza di legittimità; inoltre egli, prendendo spunto
egli stesso parte. Vengono poi svolte ulteriori considerazioni sulla natura patrimoniale del profitto e ci s'interroga se detto profitto possa dirsi
, costituiscono il presupposto della definitività della misura patrimoniale. Egli sostiene, infatti, che la soluzione della Suprema Corte, pur apprezzabile sotto
essere ammesso all'affidamento in prova al servizio sociale o, in subordine, alla detenzione domiciliare. Egli esamina e condivide l'interpretazione
diritti dell'uomo ovvero se egli sia tenuto a sollevare la questione di costituzionalità, in relazione all'art. 117, comma 1 Cost.
penalmente sanzionato ma, qualora egli ometta il controllo sull'incaricato e questi non compia quanto richiesto, il primo resterebbe passibile di
esclude l'indennizzabilità dell'evento infortunistico, nemmeno quando si tratta di infortunio in itinere; di conseguenza, egli (in consapevole
L'A. non condivide l'orientamento accolto dalla Cassazione in riferimento all'invalidità del provvedimento di revoca del giudizio abbreviato. Egli
prima, non significa necessariamente che egli stia accondiscendendo alla celebrazione del processo in sua assenza. L'applicazione dell'art. 420
dichiara ma ciò che egli dovrebbe dichiarare in relazione alle sue caratteristiche strutturali. Ed il più tipico degli strumenti accertativi basati su
quanto il dirigente componente del consiglio di amministrazione della società non diventa affatto un impiegato di sé stesso. Egli rimane pur sempre un
Di per sé non concorrono a formare l'imponibile fiscale di un dipendente quelle prestazioni in natura delle quali egli fruisce, ma per le quali sia
i rifiuti a soggetti manifestamente inidonei a svolgere le attività di smaltimento o recupero. In questi casi, egli risponderà penalmente secondo la
egli si attendeva dal contratto non concluso.
c.c.). Logico corollario discendente da tale ricostruzione è l'impossibilità per il promissario acquirente, sia egli consapevole o meno dell'alienità
contratto, distinguendola dalla cessione contrattuale ex art. 1404 ss. c.c., alla luce del dibattito dottrinale e dell'evoluzione giurisprudenziale. Egli
apparenze d' una passione che egli non ispira. Anzi, una signorina veramente per bene, dovrebbe in coscienza rivelare allo sposo che lo accetta, lo stima
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ha perduta sua madre! Ma inginocchiatevi dinanzi a lui per consolarlo. E per la sua cara morta il vostro omaggio; e egli è sacro. Non dubitiamo
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di amico di casa, egli può darle del voi, presentarsi a tutte le ore in cui riceve, anche più volte in un giorno, trattenersi lungamente, annunciare
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aveva mai fatta domanda formale di matrimonio. «Da questo, scriveva, dipende per me una questione vitale.» La domanda che egli aveva fatta, in realta
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Bellissima e alla sua casa, e chiamava Tit nella speranza che egli rispondesse; ma Tit non parlava! Due volte al giorno un Nano si affacciava e posava un
Caterinuccia. — Sono Tit, — egli rispose. — Qui fa piú caldo che fuori. Ho bussato al tuo palazzo perché ho fame. Potrai offrirmi un po' di stufato e la
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, facendosi guidare la mano da Tit. Poi Caterí volle accomodare il vestito di Tit, temendo che egli avesse
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tristezza vedere la faccia delusa di Tit, tanto che Caterí disse per consolarlo: — Non importa, Tit, — ma egli si morse le labbra perché soffriva, e si mosse
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Topo venne. Era tutto nero come un demonio, e si appoggiava ad un enorme bastone; e io pensavo già che fra poco mi avrebbe mangiata. Egli si avvicinò e
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zampetta? » Io gliela porsi tremando. Egli mangiò la briciola piano piano, poi si sedette e si mise a fare la calza, e se ne andò. — E poi? — chiese
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. Caterí era presa d'ammirazione per Tit; tutti i viaggiatori, anche degli altri scompartimenti, stavano a sentirlo; egli aveva veramente l'aspetto di
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occhi del povero re si scorgeva il piú grande terrore. Egli presto scomparve alla vista; era piú veloce del trenino rosso. — Ecco, — disse Tit
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orgoglioso d'esser lui, e forse aveva dimenticato la presenza di Caterí. Egli si era alzato in piedi, mentre la carrozza correva, e guardava fuori con aria
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dato per carità un ricco mercante di stoffe. Si diceva che egli le avesse detto: « Scegli fra tutte queste stoffe! », e le avesse posto davanti tessuti
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, per giocare a carte. Caterí si divertiva molto a giocare a carte in quel castello magnifico, e anche Tit. Egli era assai allegro, e, gettando tre carte
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straccioni, — egli disse con una voce fremente, — non fa da guida ai briganti. E ora, ditemi, che di voi tre ha parlato, prima? — Io no, — disse Pic. — Sei
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sotto al tavolino dove s'era nascosta, e di dove guardava la scena con un occhio solo. Intanto, che cosa accadeva nell'animo di Tit? Egli guardò la
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topi neri, e guardavano curiosamente Tit, che taceva. I suoi capelli parevano bianchi sotto la luna, ed egli aveva forse dimenticato la presenza di
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trofeo; poi, dal fondo, guardò Tit, e capi che egli sognava qualcosa di molto bello, perché una farfalla, incuriosita, s'era posata sul suo naso. Quando
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Principessa delle Querce, — disse Tit a voce bassa. Caterí non aggiunse nulla. Aveva osservato che la voce di Tit tremava nel dire quel nome. Egli
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mercante si stese dinanzi all'uscio, lisciandosi la barba; Caterí gli portava la minestra, ed egli era davvero soddisfatto. Ogni giorno chiedeva a Tit se
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sconsolatamente la Principessa. — E chi è vostro padre? — chiese Tit. — Il Pincipe Felice. — Ma allora... — Tit si mise a tremare per l'emozione. Egli si era
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