Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: egli

Numero di risultati: 82 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

Fisiologia del piacere

170515
Mantegazza, Paolo 40 occorrenze
  • 1954
  • Bietti
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

determinarne la tiepida temperatura. Guai a chi volesse andare più innanzi. Finita l'opera sacrilega, egli troverebbe morta la propria vita morale

Pagina 103

imperturbato e solo: egli basta a se stesso, e non corrisponde col mondo esterno che dall'alto, da dove freddamente contempla la lotta delle umane passioni

Pagina 109

dell'intelligenza e del sentimento. Nessun animale però si avvicina alla perfezione tattile dell'uomo. Egli possiede un apparato meraviglioso, che co

Pagina 11

del sentimento. Nel bambino il pudore non esiste ancora, ed egli soddisfa i bisogni della natura coll'ingenuità della sua ignoranza. Appena compaiono i

Pagina 112

che un sinonimo. Se anche fosse isolato dall'umanità intera, non si abbasserebbe mai di una linea, perchè egli rispetterebbe la propria immagine

Pagina 117

attorno, pare che getti uno sguardo di generosa compassione sulla viltà che striscia a' suoi piedi. Qualche volta egli incrocia le braccia, e prende

Pagina 118

civiltà, e ardendo se stesso è brillato in mezzo alle tenebre e si è spento. Egli ha acceso il proprio rogo, ma l'umanità, rischiarata da quel raggio, ha

Pagina 122

volontà sopra gli altri. L'ambizioso può fare il bene, quando gli è utile, ma ben di rado egli ne ha qualche merito. D'ordinario egli è un vero

Pagina 124

, sublime. Ora egli contempla intera la propria immagine morale, e si giudica un uomo superiore; ora non si arresta che sopra una faccetta del

Pagina 128

l'uomo non fa che compiacersi in modo esagerato delle lodi che vengono tributate alle doti del suo cuore; mentre nei gradi massimi egli esagera il merito

Pagina 132

spagnuoli, vuol far sapere a tutti che egli li sa leggere. Altre volte egli dimentica ancora a mezzogiorno la lampadina sul proprio scrittoio per far

Pagina 133

la mano in tasca fa saltellare la moneta d'argento, che suona più viva e briosa. Egli ascolta e con la fantasia passa in rivista la schiera de' suoi

Pagina 137

poco a poco il numero delle unità cresce all'infinito, ed egli è costretto alla dolce necessità di classificare, di numerizzare, di far cataloghi

Pagina 139

correnti della Borsa. Egli preferisce sempre l'oro all'argento, e nasconde il suo tesoro numismatico agli occhi dei profani, mostrandosi contrario in ciò a

Pagina 141

embrionale, ed egli comincia il più delle volte col rubare oggetti di piccolissimo valore, in modo da ridurre la riprovazione intima ai minimi termini

Pagina 142

, prova piaceri morbosi, perchè egli non può partecipare agli altri le sue gioie senza obbligarli a soffrire. Il naturalista può ammirare finchè vuole

Pagina 150

a tavola con altre persone, egli ne sente la presenza e gode della loro compagnia. In questo caso il suo piacere è semplice e puro, e non deriva che

Pagina 152

guardandolo dall'alto lascia piovere sopra di lui un sentimento che emana dal proprio cuore come una grazia sovrana. Quando egli si china a soccorrere

Pagina 154

gratitudine. L'ospitalità è una maniera complessa di sodisfare il sentimento sociale: essa dovette nascere coll'uomo appena egli si unì in famiglia

Pagina 155

amor proprio. Egli si sacrifica spesso, ma vuole che il rogo che lo consuma spanda all'intorno una fiamma lucida e grande. La donna invece sa compiere

Pagina 159

e lamenti per averne senza fatica il pane della vita, s'egli ha un cuore che sente, e s'egli riesce a distinguere, nel palpare la nostra moneta

Pagina 161

studiare a lungo e profondamente il cuore umano; e quand'anche egli scrivesse la storia delle sue ricerche in un'opera di cento volumi, non potrebbe

Pagina 163

colpevole che egli accarezza, prova certamente una gioia morbosa. Una madre che, abusando dei privilegi del sentimento, ispira al proprio bambino con ogni

Pagina 179

. Egli entra nel quadro delle vostre memorie infantili, quando egli ogni giorno tornava alle solite ore nel nido della famiglia, e bruscamente vi

Pagina 182

mezza dozzina di polli. Egli si accinse a questa operazione senza ripugnanza, ma con tutta calma e tutta indifferenza. Non abituato a tale macello, fece

Pagina 204

affetti e dei sensi, e il martire del pensiero si fa perdonare con la creazione quasi sempre la soppressione del cuore. Egli uccide in sè l'amante, il

Pagina 211

, ritorna all'usato letto. Allora egli, prima di assopirsi, se non soffre alcun dolore, prova un vero paradiso. I muscoli si adagiano al più completo riposo

Pagina 22

quale egli conosce a fondo le leggi e regola i movimenti. Le scoperte impreviste, ch'egli fa nelle sue ricerche, scattano altrettante scintille, che

Pagina 233

labbro invidiare i felici che credono, pavoneggiandosi di una sventura che può interessare; ma nel cuor suo egli non soffre la minima tortura morale

Pagina 238

sanno benissimo interpretare. Man mano ,che l'uomo-bambino avanza nel sentiero della vita, egli gode sempre più, quantunque non abbia idea del piacere

Pagina 259

crescere che cardi e spine. Egli deve sudare per aprirsi la strada e andare avanti; ma nessuna dogana gli impedisce il passo o lo arresta nel suo

Pagina 263

educazione. Egli però può educare la propria sensibilità, studiare le leggi che regolano il piacere, e renderlo in questo modo più squisito e più vivo

Pagina 269

lunghe ore il suo mate, contemplando con sovrana compiacenza i buoi erranti nello smisurato mare erboso della pampa, egli monta il suo migliore cavallo, e

Pagina 276

lontani le creature che egli trovava troppo diverse da lui. Ad indicare con un segno tangibile questa operazione del suo intelletto, o questo trovato del

Pagina 279

leggere le passioni sul muso dei quadrupedi e sulle penne degli uccelli, egli ha innestato l'uomo negli animali, e si è servito di questi come di uno

Pagina 281

dell'olfatto e quasi interamente di quello del gusto; egli non sentiva che il sapore dolce, per cui teneva sempre sulla tavola un'abbondante quantità di

Pagina 57

sorgente di gioie immense. Quando abbiamo dinnanzi a noi un uomo, possiamo contemplarlo e analizzarlo da capo a fondo; ma se egli si allontana senza

Pagina 85

boschi nella Cordigliera e la perla sul fondo del mare. Se per caso imparò ad inebbriarsi, egli trasmise col sangue questo nuovo vizio ai suoi posteri: e

Pagina 94

cure affannose del vivere sociale non possono turbare di una linea lo strato compatto e impenetrabile di felicità che lo rinchiude. Egli però non ha

Pagina 95

, con le quali egli, in questa materia delicata, separava d'un colpo netto e sicuro i due campi della fisiologia e della patologia, dicendo: Vinum Dei

Pagina 98

Come presentarmi in società

199938
Erminia Vescovi 7 occorrenze
  • 1954
  • Brescia
  • Vannini
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
  • w
  • Scarica XML

fede alla ingannevole bonaccia di questo mare?». Egli lo guarda dunque con fondata diffidenza, questo mare dall'aspetto tranquillo, sa che è ingannevole

eccessi di petulanza e di ingiustizia non si concepirebbero nemmeno più, e l'insegnante privato ha raccolto egli pure il beneficio del cresciuto rispetto

quello che vogliono ordinare. Egli che ha dietro e intorno a sè una quantità di gente che ancor lo sta chiamando, non ha tempo nè voglia di ascoltar

Pagina 202

della tarda età. Il marito deve ben essere persuaso che colei che egli ha liberamente scelto, ha diritto, come padrona della sua casa, come madre dei

Pagina 234

sua libertà, e s'egli desidera talvolta di rimaner solo, si rispetti il suo desiderio. Talvolta una persona si reca in una città per vederne le

Pagina 278

amico, persona di appetito invidiabile e di umore allegro. - Io - diceva egli - quando sono invitato, faccio onore largamente alle portate. Perchè, se i

Pagina 57

Ed egli dopo aver sentito ciò che desidera, risponde:

Pagina 78

«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

351776
AA. VV. 3 occorrenze

Egli allor lega con fili quelle rondini gentili e con quelli il nido annoda bene dietro alla lor coda.

Or saper vuole il vicino chi ha spezzato quella frasca. Non sa nulla il birichino, dalle nuvole egli casca.

Intanto il nostro Don Chisciotte, chi lo ferma? In uno sgangherato galoppo, egli avanza verso l’impari tenzone. Solleva intorno una nuvolaglia di

Cerca

Modifica ricerca