Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Regio Decreto 9 luglio 1939, n. 1238 - Ordinamento dello stato civile.

75956
Regno d'Italia 14 occorrenze
  • 1939
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
  • ITTIG
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Se egli non è il podestà, enuncia anche se riceve l'atto per assenza o per impedimento di lui, ovvero per delegazione.

La delegazione non priva il podestà della sua qualità di ufficiale dello stato civile; egli può sempre ricevere gli atti, anche indipendentemente dal

Egli può delegare le funzioni di ufficiale dello stato civile a uno o più consultori o, in mancanza, ad altre persone che hanno i requisiti per la

L'ufficiale dello stato civile non può ricevere gli atti, nei quali egli, il coniuge, o i suoi parenti o affini in linea retta in qualunque grado, o

L'ufficiale dello stato civile forma il solo atto di nascita, se trattasi di bambino nato morto, e fa ciò risultare a margine dell'atto stesso; egli

stabilite nell'art. 140 e che egli deve curare di raccogliere del capo del convoglio o altrimenti.

divieto e, se il dichiarante persiste nella sua determinazione, impone egli stesso il nome al bambino.

alla sua condizione economica e un certificato dell'ufficio distrettuale delle imposte, dal quale risulti se egli si trova iscritto nei ruoli delle

rapporto al procuratore del Re. Egli forma l'atto di nascita soltanto in base a sentenza del tribunale data con il procedimento della rettificazione; della

, e dopo che egli si è accertato della morte medesima per mezzo di un medico necroscopo o di un altro delegato sanitario, il quale deve rilasciare un

celebrazione del matrimonio o alla trascrizione del relativo atto, quando egli ha notizia della esistenza di figli legittimati per effetto di detto matrimonio

del defunto, osservate le disposizioni dell'art. 175. Se la nascita è avvenuta in altro comune, egli deve trasmettere copia dell'atto di morte al

Egli, salvo quanto è disposto nell'art. 94, deve procedere in ciascun anno alla verificazione dei registri, dopo che sono stati depositati nella

verifica di gennaio, di cui all'articolo 179, egli deposita uno degli originali dei registri negli archivi del comune e trasmette l'altro al

Mitchell, Margaret

221552
Via col vento 16 occorrenze
  • 1939
  • A. Mondadori
  • Milano
  • Paraletteratura - Romanzi
  • UNICT
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dolcemente, come se fosse di vetro, e prese l'altro. - Ashley! - mormorò Rossella con voce tremante; ed egli si volse lentamente. L'espressione

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ora tutto cambierebbe. Tutto sarebbe diverso da ora in poi... «Ma, Dio mio, fa che egli non sia troppo ubriaco stasera. Se è ubriaco non mi crederà

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suoi occhi scrutarono il gruppo, ma Ashley non vi era. Tese l'orecchio e udí la sua voce. Come aveva sperato, egli era ancora nel viale d'accesso, a

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, le faceva da cavaliere ai balli e alle vendite, la aspettava fuori dell'ospedale per riaccompagnarla a casa. Ella non temeva piú che egli tradisse il

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Per qualche mese, egli fu l'individuo piú popolare e piú romantico della città, malgrado la sua precedente reputazione e malgrado le voci che lo

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Ashley desiderava, sorridere quando egli sorrideva, tacere quando egli parlava, seguirlo con gli occhi in ogni suo gesto, accorgersi di ogni movimento

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, crudele e decadente. Al suo contatto egli si volse verso di lei con gli occhi pieni di una luce che la spaventò come quella dell'incendio. - Guardate

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l'arrivo della lettera, il lavoro rimase quasi fermo. Nessuno voleva trovarsi fuori di casa se egli arrivava; e Rossella meno di chiunque altro. E non

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quasi la irritava. Gli comunicò brevemente la notizia portata da Will, provando un senso di sollievo mentre parlava. Certo egli saprebbe suggerire

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possibilità di porre indugio al suo ardore. Egli ignorava che durante quelle due settimane, Rossella aveva passato le notti a passeggiare su e giú per la

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RHETT non deviò mai dal suo modo di fare imperturbabile, anche nei momenti di maggiore intimità. Ma Rossella conservò sempre la sensazione che egli

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, replicò freddamente che se bisognava applicare una sculacciata lo avrebbe fatto egli stesso, ma sulla persona di Rossella. La conclusione fu che Diletta

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pagava il cocchiere. Egli alzò il capo, la scorse e si tolse il cappello con un ampio gesto, inchinandosi. Incontrando lo sguardo dei suoi occhi neri, ella

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whisky semivuota e l'odore dell'alcool riempiva la stanza. Egli levò su lei due occhi ardenti; la sua mascella inferiore tremava malgrado i suoi sforzi

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giorno, quando Rossella stava tanto male ed egli era tanto... sicuro, tanto ubriaco. Aveva scambiato qualche parola con lui durante la convalescenza

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superficie. La cortesia impersonale che egli aveva cominciato a dimostrarle durante la sua convalescenza continuò; e Rhett si astenne oramai dal

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Elementi di genetica

419988
Giuseppe Montalenti 20 occorrenze
  • 1939
  • L. Cappelli Editore
  • Bologna
  • biologia
  • UNIPIEMONTE
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Fra i primi, cronologicamente, sono quelli del Boveri (1889), di merogonia ibrida. Egli cercò di fecondare dei frammenti privi di nucleo di uova di

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con occhi di un color rosso vermiglio («vermilion») e di un maschio con occhi rossi normali, egli aveva osservato degli individui che la teoria non

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misura approssimativa della distanza dei geni, così come — egli dice — in un orario ferroviario, le ore d’arrivo dei treni alle varie stazioni di una

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classi di gameti, almeno per quel che concerne il cromosoma X. Nella maturazione delle uova di Talaeporia tubulosa egli poté infatti vedere che il

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il più spinto fu il botanico ginevrino Charles Bonnet (1720-1793). Egli ammetteva che ogni organismo — per intenderci, ogni uomo — abbia in ciascuno

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non sempre sono ereditarie e aveva distinto alcune variazioni repentine e saltuarie, già conosciute agli allevatori col nome di sports e ch’egli chiamò

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’animale era incapace di saltare le staccionate — come volentieri facevano le altre pecore — egli ritenne utile conservare tale carattere, e, incrociato il

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e ch’egli trovò rinselvatichita in un giardino abbandonato presso Hilversum in Olanda. Accanto alla pianta tipica se ne trovavano altre, differenti

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’eredità: August Weismann (1884 e segg.). Anch’egli distingue un plasma nutritivo, o morfoplasma, e un plasma specifico, idioplasma, che, accettando l

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a divenire maschi completi, funzionanti; e la serie d’intersessi maschili, in cui avviene il contrario. Egli concluse: che ogni sesso possiede le

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, applicandola anche ai casi degli Anfibî e dei Nematodi. Sostanzialmente egli respinge la concezione mendeliana del sesso, ammette che i gameti d

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Il termine fu creato da A. Giard (1886) per i fenomeni che egli aveva osservati in certi granchi (Inachus) parassitati dal Crostaceo Rizocefalo

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Il Weismann fu il primo a porre il problema da un punto di vista genetico. Le divisioni cellulari, egli pensava, non sono soltanto quantitative, ma

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forse altri ancora, che egli trasmetterà direttamente ai propri figli. Ed è ragionevole pensare che vi sia un substrato materiale

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Egli ha dimostrato, innanzi tutto, che i pigmenti del bozzolo e delle uova dei bachi derivano dalla foglia del gelso. Dal lume intestinale, permeando

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Dobzhansky. Quest’autore ha egli stesso contribuito in modo molto efficace allo sviluppo di questo ramo della genetica, e alla sua trattazione ci atterremo

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Secondo il matematico Bernstein (1925) si tratterebbe invece di tre allelomorfi multipli, che egli indica con A, B, R, combinati fra di loro a due a

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rispettivamente; quelli recessivi (aabb) al gruppo 0 Secondo il matematico Bernstein (1925) si tratterebbe invece di tre allelomorfi multipli, che egli

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diffusi e radicati in molti ambienti, non minore è il vantaggio ch’egli può trarre dalla collaborazione. I risultati conseguiti dagli allevatori, fin

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necessario ancora che egli si rinnovi e riviva nei propri discendenti. La possibilità di trasmettere la vita

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