distrutto tante città, e paesi della nostra bella Italia! Povera Ersilia! Ed era tanto buona, tanto studiosa! E aveva tanto bisogno anche lei di baci
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parmigiano, giallo giallo. Ma non disse nulla ai suoi bambini, Tonino ed Alfredo. Quando questi tornarono dalla scuola mangiarono d'appetito la merenda
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: - Ih... aaa.... Ih... aaa! - I padroncini stessi, che prima gli volevano bene, furono così annoiati dal suo continuo ragliare che lo venderono: ed egli
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Un giorno Enzo disse ai suoi compagni: - Io ho un leone e un lupo. Li accarezzo, dò loro da mangiare, vado a cavallo ora su l'uno ora su l'altro ; ed
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parlare d'altro. La famiglia reale. Peccato che non vi fossero anche i principini! - Io voglio più bene al re - disse Lucio. - Ed io alla regina - fece
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. Florilli. Enzo tornò a casa da scuola. La mamma era uscita ed egli ne approfittò per fare l'esperimento. Prese due sottane vecchie della mamma, e se le
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commesse; ed era tanto grata alla buona e paziente Emilia. Qualche volta dimenticava ancora i doveri di fanciulla bene educata; ma sùbito se ne accorgeva
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poteva mandare da Parigi un regalo più bello. Bisognava proprio ringraziarlo sùbito, scrivergli una bella letterina. Ed ecco la Lisetta, la Bettina e
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