Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Malombra

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Fogazzaro, Antonio 25 occorrenze

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, forse perché tra pochi giorni avevano a separarsi partendo egli con Edith per andare a stabilirsi a Milano; ed era questo un piacere comune. Marina

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per far largo alla grossa signora s'inginocchiano a terra fuori del banco. Ed ecco suona il campanello, escono i chierici in cotta bianca, esce il

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" data dalla sua signorina a quel "tulipano nero", il quale, agli occhi di Fanny, aveva il gran torto di non essersi mai avveduto che erano belli ed

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. "Mi sono ingannato anch'io" diss'egli "ed era facile ingannarsi su quest'uomo, perché era simpatico, assai simpatico. Io credo che era infinitamente

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. Ella saliva a ritroso ed egli seguivala, muti l'uno e l'altra; ma le mani intrecciate parlavano insieme un linguaggio tanto inesprimibilmente forte e

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un pretesto al ribollire del democraticume balordo e borioso. Il conte Cesare parlava più acre del solito, temeva che il Finotti ed il Vezza lo

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vediamo dove si va. Ecco perché l'insegnamento morale ha preceduto nella nostra religione l'insegnamento dogmatico. Ed ecco il primo grande aiuto del cuore

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, il petto voto d'ogni sentimento. Si conosceva affondato nel disonore della sua azione sleale, in una cupa necessità: legarsi a Marina, pazza o no. Ed

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l'uomo. "E lo ha creduto?" disse. "Ed è contento di andarsene?" Silla non rispose. "Già" mormorò Marina, socchiudendo gli occhi come una fiera blandita

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trovarono disseminati a piè del letto. La tazza fu certo scagliata, ed era piena d'acqua, perché se ne trovarono spruzzi sul pavimento, se ne trovò bagnata

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lagnava, piagnucolando, della sua nuora. Il parroco cercava di chetarla; allora la vecchia cominciava, chinando il capo, un'altra storia più segreta ed

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campagne addormentate: si svolge sbuffando mostruoso serpente, tra il labirinto delle rotaie, sinché, trovata la via, precipita per quella ed urla, tutto

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maniera qui e poi a fare a questa maniera qui che andassi fuori dai piedi: ed io allora ho fatto "piglia!" a quest'altra maniera qui, ho voltato la

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marchese mossero gravi rimostranze al "caro Filippo" con la solennità di chi adempie un alto ufficio ed esprime in pari tem po il giudizio di una

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volta. A Venezia lo chiamavano il conte Piavola. Non mancava però d'ingegno, né di coltura, né di ambizione. Av eva emigrato nel 1860 ed era venuto in

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Marina. Infatti Caronte aveva terminato di disporre la navicella e accennava alle due signore di entrarvi. "Mio cugino ed io" disse Marina "saremo gli

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, picchiando forte il marmo con l'argento, come per fare oltraggio al silenzio e alla solitudine. Ed ora che, perseguitata nel sonno da qualche tenace

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la ruota intorno alla cameriera di mia nipote. In giardino come due colombi!" Un minuto dopo entrò il pitòr tutto rosso, ed esclamando "Che

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l'anima nelle braccia di una donna, ed ella viaggiava, novella sposa, chi sa per dove! Derisione, derisione! Gli altri erano felici! Gli altri avevano

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ciascuna: cucine, cantine, magazzini ed altre stanze di servizio affondate a mezz'altezza nel suolo; scalone architettonico nell'ala di levante; grandi sale

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fatto l'onore di credere che provvederei con sufficiente larghezza al collocamento di mia nipote, benché non ne abbia alcun obbligo ed ella non porti il

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trattenersi; Edith aveva modi più spontanei ed eguali, misurati da un riserbo tranquillo, ingenito. Si conoscevano oramai da oltre sei mesi; si vede vano

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marito l'ha condotta qui, l'ha tenuta come in castigo, ed è stato qui anche lui finché è morta; la gente dice che il diavolo se l'è portata a casa per di

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malcontento di occuparvi in qualche altro modo degno, ed è per questo che Vi ho pregato di venire da me." "La ringrazio" rispose Silla asciutto asciutto

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lettera seguente a don Innocenzo. Milano, 30 aprile 1865 Onoratissimo signore ed amico, accetteremo la cara amichevole offerta di venir qualche giorno

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