conflitto tra poteri anche a soggetti esterni allo Stato-apparato. Ecco quindi che l'odierna pronuncia conferma, secondo l'A., la validità di una linea
giuridico. Il tentativo, allora, è quello di calare il principio in parola nel concreto dell'azione amministrativa. Ecco quindi il principio del buon
costi amministrativi; ecco perché l'amministrazione finanziaria dovrà valutare con attenzione i dati da richiedere alle casse stesse.
- Viaggio di nozze. Ecco; il tempo ha già mutate le circostanze. Ormai i babbi hanno finito di parlamentare a lungo in segreto col notaio. Sono
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, anche con qualche errore, non importa, ecco quello a cui debbono attenersi. Pregare un maestro oppure un conoscente che scriva per loro una lettera
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, la chiusa, sono storie del tempo trapassato remoto. La lettera comincia con quello che s'ha a dire, e finisce quando non s'ha più nulla a dire. Ecco
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gli altri, guardava con aria di compassione il povero Piuma, come per dire: « Ecco uno che fra poco sarà una frittata ». Uno, due, tre! La partita
andarle dietro e di vedere tutto quello che Rosetta faceva. Ecco, Rosetta va al primo cancello e chiama : - Signora, avete bambini da custodire, avete
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di pane. Ecco.
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sentí: Toc, toc. Ecco: forse è Rosetta. Andiamo tutti ad aprire.
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: — Infinite scuse, — disse l'impiegato, — ecco il biglietto. Tit parve molto felice, e non cosí pallido come prima. Stava per suonare la sua tromba, ma si
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occhi del povero re si scorgeva il piú grande terrore. Egli presto scomparve alla vista; era piú veloce del trenino rosso. — Ecco, — disse Tit
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scrisse sopra: Tit. — Ecco il mio regalo, — disse. La Signora del Pineto si illuminò tutta, e divenne rossa per la gioia. Tutte le altre le si affollarono
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vuoi maritarti? Bellissima fece: no. — Ma perché, perché, cara Grigia? Ecco che Bellissima fece un gesto di grande audacia. Con le due mani, tenendo
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di legno dipinto, che pareva d'oro, e stava tutto impettito; appena si avanzò la Principessa, al vedere quella gran prosopopea, il Re dichiarò: — Ecco
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guardo con la coda dell'occhio. È simpatica, tutto l'opposto di sua madre. Mi piace quando si aggiusta i capelli dietro le orecchie. Ecco, deve averlo
davanti alla porta, in corridoio. La mamma pensa sempre a tutto. Ecco, sono pronto. Esco nella nebbia del mattino. Arrivo davanti alla scuola, ma il
. E mentre nota la macchia di oleandro contro l'edera ecco il secondo pensiero; come guardare meglio, come raccogliere quel dettaglio dal silenzio. E
con quella loro furia improvvisa le campane del Cristo risorto, ecco anche il suono della trenula che ruota nell'aria sospinta dalle mani di un
ECCO RISOLTO IL PROBLEMA!
ECCO L’ALTRO CHE PRIMA CI È SFUGGITO! È STATA UNA BUONA IDEA SALIRE SUL TETTO DELL’ALBERGO PER CONTROLLARE MEGLIO LA SITUAZIONE!