| Ecco | la fata Rosabianca ... |
LE ULTIME FIABE -
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| Ecco | una rana che saltella tra le erbe! |
LE ULTIME FIABE -
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potentissimo Mago! Abbiate pazienza. | Ecco | il Reuccio e la Reginotta. (Scuote il Re e la Regina) |
LE ULTIME FIABE -
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Oceano Indiano, a tre gradi sopra l'Equatore! Cruda legge! | Ecco | la Camicia rigida - quanto più rigida dopo la diurna |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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nella sua crisalide (suona la seconda campana! ... ), | ecco | il solino che strozza, i bottoni inconciliabili col solino, |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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s'incontrino fra le deserte isole del Gange. Suyodhana! ... | Ecco | un nome che mi fa battere il cuore: ecco un uomo che vorrei |
I PIRATI DELLA MALESIA -
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Suyodhana! ... Ecco un nome che mi fa battere il cuore: | ecco | un uomo che vorrei vedere. Addio, zio; addio, amici: |
I PIRATI DELLA MALESIA -
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nel disegno di questi Asili un idillio architettonico. | Ecco | l'ampio dormitorio, arioso, pulito, con quattro file di |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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le forze fisiche per sostenere la lotta morale della vita; | ecco | l'oasi, in cui può rifugiarsi il disgraziato, che vacilla |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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rio bisogno, sta per traboccare nell'abisso della colpa; | ecco | tre notti di carità confortevole, che permettono il |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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che permettono il raccoglimento e la riflessione; | ecco | la salute, ecco la moralità, tutelate da un savio spirito |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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il raccoglimento e la riflessione; ecco la salute, | ecco | la moralità, tutelate da un savio spirito di beneficenza |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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tutelate da un savio spirito di beneficenza redentric ; | ecco | infine il raggio della speranza nel buio della esistenza |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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non amici e benefattori. Ed oltre il grandioso dormitorio, | ecco | la sala per coloro, la cui salute meritasse speciali |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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sala per coloro, la cui salute meritasse speciali riguardi; | ecco | il bagno per stingervi da ogni sudiciume; ecco una sala di |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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riguardi; ecco il bagno per stingervi da ogni sudiciume; | ecco | una sala di lettura, con una eccellente libreria piena di |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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di stelle. E, in mezzo ad essi, venirsene a passeggio | ecco | la castellana col suo vago paggetto. Tutto è d'oro lo |
FIABE E LEGGENDE -
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questo bizzarro lavoro, tante volte ripreso e sospeso. - | Ecco | un libro, che ai più sembrerà una stravaganza, fors'anche |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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conservano ancora qualche avanzo dell’antico valore. | Ecco | lo stato del moderno esercito romano, ed ecco perché i |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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valore. Ecco lo stato del moderno esercito romano, ed | ecco | perché i nostri proscritti informati d’ogni cosa se ne |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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Allora pensammo di andare a giocare in giardino; ma | ecco | che dopo pochi minuti comincia a pioviscolare. Fummo |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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donna appare! Chi è?... Ella rompe il lenzuolo nei vepri: | ecco | svolazzano i brandelli sibilando. Si squarcia i piedi nei |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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agghiacciate, l'alito diffuso in nebbia inargentata. | Ecco | la tormenta! Ecco la valanga! La donna ancora rompe il |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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l'alito diffuso in nebbia inargentata. Ecco la tormenta! | Ecco | la valanga! La donna ancora rompe il lenzuolo e si scopre |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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perchè sono l'ultime di sua vita, ed a ogni parola di lui | ecco | un castigo inflitto da Dio agli spiriti del male: quello |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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non è mano di montanara!... Qua nella stanzuccia di legno | ecco | appese le scuri del boscaiuolo, qua due giacigli, una culla |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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culla un bambolino, qua entro quattro lastre di pietra | ecco | un focolare vampeggiante. L'uomo e la donna sfogano nei |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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sospiri così? - Mia Imilda! - Ugo, ti aspettavo tanto! | Ecco | adunque, come racconta il vecchio di Malandaggio, uniti il |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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rapidi torrenti dell'Alpi: un gran tumulto che si perdeva, | ecco | il passato. Imilda a tutte l'ore ringraziava Iddio: dalla |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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vituperato, scomunicato, fuggente, e potevo io dirti mia? | Ecco | il mio rimorso! - E sapevo io resistere? Ecco la mia gioia! |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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io dirti mia? Ecco il mio rimorso! - E sapevo io resistere? | Ecco | la mia gioia! Ed Ugo, titubando: - Ahi da quel giorno ad |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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gruppi allegorici, sempre in quell'interno e freddo marmo. | Ecco | il Pudore col volto coperto da un velo, ecco la Fortezza, |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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freddo marmo. Ecco il Pudore col volto coperto da un velo, | ecco | la Fortezza, ecco la Temperanza, ecco la Gloria, ecco |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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il Pudore col volto coperto da un velo, ecco la Fortezza, | ecco | la Temperanza, ecco la Gloria, ecco l'Educazione, ecco |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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coperto da un velo, ecco la Fortezza, ecco la Temperanza, | ecco | la Gloria, ecco l'Educazione, ecco l'Amor filiale, vuote |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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velo, ecco la Fortezza, ecco la Temperanza, ecco la Gloria, | ecco | l'Educazione, ecco l'Amor filiale, vuote allegorie che non |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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ecco la Temperanza, ecco la Gloria, ecco l'Educazione, | ecco | l'Amor filiale, vuote allegorie che non chiudono più alcuna |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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Croce. Sempre lo stesso soggetto, sempre la morte. - Ed | ecco | - ripete trionfalmente il custode, staccandosi dall'altar |
LEGGENDE NAPOLETANE -
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che me lo passino. Del resto, ho qui l' albero genealogico, | ecco | .... "Sigismundus", sì, siamo a posto. (Pausa). Campi, |
Storie naturali -
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Duecentoventi volt, cinquanta periodi, vero? Perfetto. | Ecco | qui il cavo. Attento, Giovanni: sì, lì sul tappeto andrà |
Storie naturali -
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senza economia. (A Giovanni) Grazie, Giovanni, vai pure. | Ecco | le chiavi, prendi l' auto e torna in ufficio; io starò qui |
Storie naturali -
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Alabastro: no, no, disastro, giovinastro, eccetera. Ah, | ecco | ... (alla macchina, con gioia maligna) "Il Rospo" (scatto), |
Storie naturali -
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ne ha cavato del buono. La manopola rossa a fondo corsa ... | ecco | fatto. Via! Cicala: tre segnali brevi e uno lungo. |
Storie naturali -
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Eccolo. POETA (cercando) Radamanto, Sèmele, Tisbe ... | ecco | qui; "Tebe, i Sette a": vuol vedere che due nomi ce li |
Storie naturali -
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.... SEGRETARIA Capurro? Un attimo, cerco la scheda. | Ecco | qui, Capurro cavalier Francesco, Genova. Richiedeva un |
Storie naturali -
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gli avevano detto che i lupi urlassero a quel modo. Ed | ecco | i suoi custodi ad affrettarsi a chiudere le finestre. Ed |
LE ULTIME FIABE -
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i suoi custodi ad affrettarsi a chiudere le finestre. Ed | ecco | i suoi custodi a mettergli per forza un berretto o un |
LE ULTIME FIABE -
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berretto o un cappello in testa per ripararlo dal sole. Ed | ecco | i suoi custodi a corrergli dietro, sfiatati, lungo i viali, |
LE ULTIME FIABE -
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di un passo. Ma prima ch'egli giungesse a palazzo reale, | ecco | il Reuccio. Il Re fece tanto di cuore. E, dimenticando il |
LE ULTIME FIABE -
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la bocca della grotta e si poteva entrare dalla Maga. Ed | ecco | il Re a fare il primo giro attorno ai boschi: - Maga buona! |
LE ULTIME FIABE -
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reale. Ma quando il Re di Spagna disse al Reuccio: - | Ecco | la mia Reginotta! - il Reuccio stette un po' a guardarla da |
LE ULTIME FIABE -
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di preziosi gioielli. - Reuccio! Reuccio! - disse il Re. - | Ecco | la bellezza in persona! Il Reuccio era affacciato alla |
LE ULTIME FIABE -
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per credere perduta per sempre. - Reuccio! Reuccio! ... | Ecco | la bellezza in persona! Il Reuccio si voltò, la guardò da |
LE ULTIME FIABE -
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Oh per Bacco! giù quel sacco, lo vogliamo esaminar ". Ed | ecco | dal folto compare un bel volto, e un altro lo segue, da |
FIABE E LEGGENDE -
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ne langue, e vi punge il desiderio di più pratici martir; | ecco | il cuore ed ecco il sangue di un gobbetto innamorato... Il |
FIABE E LEGGENDE -
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punge il desiderio di più pratici martir; ecco il cuore ed | ecco | il sangue di un gobbetto innamorato... Il mio sacco è |
FIABE E LEGGENDE -
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per altro, avvenne un caso orribile e spaventoso; ed | ecco | come andò. Il piccolo esercito, secondo il solito, si |
STORIE ALLEGRE -
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scienziato. Il tipo che egli va cercando gli sta dinanzi: | ecco | la realtà che potrà surrogare una idea; ecco la donna |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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sta dinanzi: ecco la realtà che potrà surrogare una idea; | ecco | la donna meglio adatta per sostituirsi ad una larva ... Il |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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non glie ne ha dato il tempo perché ha detto subito: - | Ecco | qui un mio compagno di sventura, è vero, professore? Anche |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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è giunto. Ottiene di venir s'mmesso al suo cospetto. | Ecco | l'Apostolico. Un vecchio piccolo, scarno, sciupato da |
I sogni dell'anarchico -
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invaso di un grande entusiasmo, di un delirio immenso. | Ecco | le sue armi; sono velate a nero. Finche Milano non è |
I sogni dell'anarchico -
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mai, mai, finché anche uno solo di noi resterà in vita. | Ecco | Legnano. Ecco l'esercito nemico; ecco le aquile imperiali. |
I sogni dell'anarchico -
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finché anche uno solo di noi resterà in vita. Ecco Legnano. | Ecco | l'esercito nemico; ecco le aquile imperiali. Quanto è |
I sogni dell'anarchico -
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noi resterà in vita. Ecco Legnano. Ecco l'esercito nemico; | ecco | le aquile imperiali. Quanto è numeroso quell'esercito, |
I sogni dell'anarchico -
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di ebbrezza; legioni intere di donne, rotte ad ogni vizio. | Ecco | il bel mare; ecco le cittadine, che sorgono quali gemme |
I sogni dell'anarchico -
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intere di donne, rotte ad ogni vizio. Ecco il bel mare; | ecco | le cittadine, che sorgono quali gemme alla sua sponda; ecco |
I sogni dell'anarchico -
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ecco le cittadine, che sorgono quali gemme alla sua sponda; | ecco | il bel Vesuvio, il più bello tra i monti, il più delizioso; |
I sogni dell'anarchico -
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il bel Vesuvio, il più bello tra i monti, il più delizioso; | ecco | Partenope, che esce luminosa dall'onda, e che egli vuole |
I sogni dell'anarchico -
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delle navi cariche di pane. Il "suo canto è onnipotente! | Ecco | navi spuntare su' lontano orizzonte; sono desse, sono |
I sogni dell'anarchico -
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Oh, | ecco | Gerace! - esclamò il Ratti, che s'accorse il primo |
GIACINTA -
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continuò a rodersi i baffi, senza rispondere; perdeva. - | Ecco | il vostro fante di cuori! - esclamò il Porati, rivolgendosi |
GIACINTA -
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spietatamente, per incitarsi con la vergogna, insistendo, | ecco | nell'altra camera un lieve rumore di tazza o di bicchiere |
GIACINTA -
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come una bella visione inondata di mite luce argentea, | ecco | l'altra, quella di Giacinta, che gli si piantava di faccia, |
GIACINTA -
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che voi siate quel caro figliuolo. A mezzanotte appunto, | ecco | il gattino: - Meo! Meo! Meo! - Buona gente, voi avete una |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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prendere un boccone e si mise a guardare. Tutt'a un tratto, | ecco | il gattino: - Meo! Meo! Meol - Buona gente, voi avete una |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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azzuffano, le ghermiscono e fuggono via. Tutt'a un tratto, | ecco | il gattino: - Meo! Meo! Meo! - Gattino, che vuoi dire? - |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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ci hai preparato un buon desinare! - Tutt'a un tratto, | ecco | il gattino: - Meo! Meo! Meo! I ladri si spaventarono. La |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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avere le ali. Il giorno seguente, da una di quelle buche, | ecco | un gufo che vola e rivola attorno, stridendo forte. - |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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- disse il Reuccio. - Se torna, la concio io! Poco dopo, | ecco | una cagna, magra e pelosa, che si avanza dal fondo di una |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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cagna sparì. - Era lei! Se torna, la concio io! Poco dopo, | ecco | un sorcio con una coda lunga e spelata. - Sorciaccio, che |
IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …" -
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ha gareggiato coi desiderii e li ha vinti. Certo il pane, | ecco | una fame di più elevati bisogni. Gènerano, gli strumenti, |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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all'orrida idea d'essere eterno. Desolazione e tenebra, | ecco | il nuovo retaggio! Si fan di gelo i crateri, muor sulle |
FIABE E LEGGENDE -
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o Babilonia! Gioite ancor dal nulla; giganti della culla, | ecco | i pigmei del feretro! Questa che si dissolve ripiomberà, |
FIABE E LEGGENDE -
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li fa là in San Marco. Tienle un po' il braccio alzato... | Ecco | già un bigliettino... senti s'è profumato! - Un mite odor |
FIABE E LEGGENDE -
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un ninnolo di miele e di giulebbe; amo le forti, e tu? | Ecco | un altro messaggio: " Doman, Lenuccia mia, gli è dì di |
FIABE E LEGGENDE -
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| Ecco | fatto. Ho voluto ricopiare qui in questo mio giornalino il |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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amici che vengono in casa si ricordino di farmi il regalo. | Ecco | intanto la nota dei regali avuti finora: 1° Una bella |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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che giusto è fuori insieme alla mamma a far delle visite? | Ecco | qui: sono andato su in camera di Ada, ho aperto la cassetta |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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le fibre una potenza di nuova vita: e sorrideva! Allora | ecco | alla fantasia il padre, in un tratto, che rampognava |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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alcune bolle d'aria: sotto qualcosa si moveva all'insù: | ecco | una testa coi capegli impegolati sul volto da una melma |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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dei vermi. E i due borbogliavano: - Traditore tu? - .... | Ecco | Manfredo e Bello, i figliuoletti di Gisalberto, affamati |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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voto dieci lampade d'oro! - gridava Ugo. Allora di nuovo | ecco | una cappella ardente, ecco una donna.... - S'io non |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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- gridava Ugo. Allora di nuovo ecco una cappella ardente, | ecco | una donna.... - S'io non l'avessi veduta - gridava Ugo: - |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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«Pietà!» come supplicò Imilda. Pietà della mia vita! | Ecco | la vilissima preghiera! Preghiera di donna!... Sì, ti sogno |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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chini il capo sulla mia spalla, ed io ti dico: «Ti odio!» | Ecco | l'anima mia, ecco il mio dovere!... Che faccio ora? Io che |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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mia spalla, ed io ti dico: «Ti odio!» Ecco l'anima mia, | ecco | il mio dovere!... Che faccio ora? Io che mi sento la forza |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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contaminato sui cadaveri dei cittadini suoi fatti sgabello! | Ecco | la storia secolare del papato che il despotismo cerca di |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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scottava; e lei riparossi sotto un albero. Di lì a poco | ecco | un lamentìo: - Ahi! Ahi! Ahi! Lei, dalla paura, si voltò di |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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E la cavò di tasca. - Comanda! Comanda! - Da mangiare! Ed | ecco | pietanze fumanti, tovagliuolo, posata, coltello, bottiglia |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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legna. Cava di tasca il sonaglino e si mette a suonarlo. Ed | ecco | una mandria di capre, che non poteva contarsi. - Comanda! |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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tasca. - Comanda! Comanda! - Un bel piatto di bacelli! Ed | ecco | un bel piatto di bacelli. Il Reuccio se li mangiò con gran |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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dentro l'acqua con tutte le vesti. La Reginotta entrò. Ed | ecco | il drago con tanto di bocca, che stendeva il collo per |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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chetamente, e si mette a dormire. Lei passa oltre. Ed | ecco | il gigante tutto coperto d'acciaio, che si slancia incontro |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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un canto. La Reginotta passa oltre nella terza stanza. Ed | ecco | il leone, colle fauci spalancate, colla coda rizzata che |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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avete ragione! - Lupus in fabula - esclamò il notaio. - | Ecco | l'inglesina. E dalla soglia della Banca , la salutò |
IL BENEFATTORE -
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che è più bamboccio di lui, non lo ha preso a schiaffi ... | Ecco | dove ci ha condotti il vostro liberalismo! ... - È |
IL BENEFATTORE -
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la testa: - Tutte pari le donne! Di che arrossiscono? | Ecco | un pudore sprecato! - Oreste approvava: - Il mio sospetto |
Racconti 1 -
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... Gli uomini? Tutti di cattivo gusto. - Infatti, | ecco | qui una bruttona che ho avuto il cattivo gusto di scegliere |
Racconti 1 -
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E scoppiò a ridere: - Quando si dice i presentimenti! | Ecco | la gran disgrazia che mi pendeva sul capo -. Indicava le |
Racconti 1 -
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il loro torto come sarebbe appunto nel caso nostro. Ed | ecco | la grande notizia: l'avvocato Maralli iersera, in una lunga |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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pena soffocata, era sfuggita dalle labbra del portoghese. - | Ecco | quella che mi aiuterà a conquistare il trono, - disse. - |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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cofano di metallo, con altirilievi di squisita fattura. - | Ecco | la pietra famosa! - esclamò trionfante. - La corona |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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per impadronirsi delle loro donne e delle loro ricchezze. | Ecco | la storia della decadenza di quell’impero gigante che finì, |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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conte Alvaro!... | ecco | ci pensa la sera (era già ben lontana da lui la primavera e |
FIABE E LEGGENDE -
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; onde il venturo mandrian, destandosi là sotto: " | Ecco | - dicesse alle sue donne - che fér le quercie mentre i miei |
FIABE E LEGGENDE -
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contro l’impostura e contro lo straniero io dirò sempre: | Ecco | il mio uomo! Ecco il mio eroe! Ecco l’Italiano com’io lo |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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e contro lo straniero io dirò sempre: Ecco il mio uomo! | Ecco | il mio eroe! Ecco l’Italiano com’io lo sogno e come diverrà |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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io dirò sempre: Ecco il mio uomo! Ecco il mio eroe! | Ecco | l’Italiano com’io lo sogno e come diverrà quando non sia |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
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sedere, come fanno i ragazzi di strada, pensando fra me: - | Ecco | che ora non potrete più nascondermi dove andate!... - Il |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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che possono capire i ragazzi, queste. Sta' zitto e basta. - | Ecco | dunque un'altra delle tante solite cose che i ragazzi non |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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mutàndosi in sonno, e i suòi pensieri fondèndosi in sogni, | ecco | innalzàrsegli nella fantasìa, la casa tanto desiderata - |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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Gualdo e riunendo una manata di carboni e di cènere - | Ecco | le case mie! - sclamò in un tuon di dolore che |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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che ottenebràvasi in rabbia; e ai venti le sparse. - Ed | ecco | le tue! - gemette, e additò la pianura. Ma il dito gli |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
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segni per aria, borbottava parole incomprensibili. Ed | ecco | venire avanti la Regina, girando rapida su la punta dei |
LE ULTIME FIABE -
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Poi gli occhi nerissimi ... due lampi! Girava, girava ed | ecco | naso, mani e piedi volar in alto! Ppim! ... Ppum! ... Ppam! |
LE ULTIME FIABE -
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del tratto e del colore al rispetto verso la decenza. | Ecco | la sola infedeltà, di cui io mi accuso. Dopo aver segnalate |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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deve tollerare ciò che essa non può impedire; | ecco | perchè essa tollera, pur sempre vigilandole, queste sentine |
Milano in ombra - Abissi Plebi -
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acqua. La carrucola stride, la secchia fa un tonfo, ed | ecco | la Reginotta che s'afferra alla corda, puntando i piedini |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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si strappò un'orecchia e gliela buttò. Nuota, nuota, | ecco | un altro pesce più grosso del primo, con tanto di bocca |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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aven messo il nomignolo: - Senza-orecchie, Senza-orecchie, | ecco | roba per te! La Reginotta accorse: eran davvero le sue |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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fare nella sua vita ... (Io pensavo: - Ecco: è l'ora. - | Ecco | mi dice: vi amo, mi attira a sè, cado tra le sue braccia |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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