Quando l'alba si levava, si levava in sulla sera, quando il passero parlava c'era, allora, c'era... c'era... ... una vedova maritata ad un vedovo. E
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Sui quattordici anni avvenne a Piumadoro una cosa strana. Perdeva di peso. Restava pur sempre la bella bimba bionda e fiorente, ma s'alleggeriva ogni
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, alla ventura. - Sia come tu vuoi - disse il Padre, - ma non posso darti più di dieci scudi. - É poco, ma farò che mi bastino. Desiderio prese i dieci
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Giunsero verso sera in vista del primo castello. Sulle torri apparve la Fata Variopinta e fece un cenno con le mani. Piumadoro si sentì attrarre da
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nocciolo era diventato un ciliegio altissimo, tutto carico di frutti rossi e lucenti come rubini. Sansonetto ne mangiò uno, poi un altro, e un altro
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Quando il filtro e la sortiera preparavano gl'incanti (ascoltate tutti quanti!) c'era, allora, c'era... c'era... ... un Principe chiamato Aquilino
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Rimaste sole e povere, in paese straniero, le tre Principesse dovettero lavorare per campare la vita. Per loro fortuna avevano imparato fin da bimbe
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Giunte al regno del Padre, le sorelle si travestirono da pellegrine, per non essere riconosciute dalla matrigna che le credeva morte; e col volto
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Tre giorni ancora e il Reuccio Sansonetto compiva diciott'anni, età che, secondo le leggi del regno, gli permetteva di togliere moglie. Egli stava ad
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C'era una volta un pover'uomo rimasto vedovo, con un figlio chiamato Candido; egli possedeva per tutta fortuna un campicello e tre buoi. Candido, che
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. Scese da cavallo, lo svegliò: - Che fai qui piccolino? - Non so - rispose quegli, fissandolo senza timidezza. - E tuo Padre? - Non so. - E tua madre
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Chiaretta, Lionella, Doralice passavano i loro giorni nel porcile, piangendo e invocando pietà. Il Re, che amava occuparsi in persona delle sue
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, tardo e trasognato, tenuto da tutti per un mentecatto. Prataiolo mendicava di porta in porta ed era accolto benevolmente dalle massaie e dalle fantesche
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Quando i polli ebbero i denti e la neve cadde nera (bimbi state bene attenti) c'era allora, c'era... c'era... ... un vecchio contadino che aveva tre
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Alla mensa regale sedevano il Re, la Regina, le tre Principesse, cinquecento dame e cinquecento cavalieri. La Regina versò furtivamente nel calice
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, attraversarono stanze immense e corridoi senza fine, poi la Fata tolse da un cofano d'oro uno specchio rotondo. - Guarda qui dentro. Piumadoro guardò
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povera capanna. Questo contadino aveva un figliuolo malaticcio, gobbo, distorto; e per colmo d'ironia questo figliuolo si chiamava Fortunato. Sui
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Sansonetto era disperato. Correva a ritroso per le stanze e pei giardini reali, piangendo, strappandosi le chiome bionde. Bisognava rintracciare la
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Un Re aveva tre figliuole belle come il sole e ch'egli amava più degli occhi suoi. Avvenne che il Re, rimasto vedovo, riprese moglie e cominciò per
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Piumadoro era orfana e viveva col nonno nella capanna del bosco. Il nonno era carbonaio ed essa lo aiutava nel raccattar fascine e nel far carbone
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Quando il sughero pesava e la pietra era leggera come il ricciolo dell'ava c'era, allora, c'era... c'era... ... una Principessa chiamata Nevina che
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Piumadoro e Piombofino Il Re Porcaro Il Reuccio Gamberino La danza degli Gnomi I tre talismani La fiaccola dei desideri La lepre d'argento Nonsò La
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Nella Reggia si era disperati. Il Reuccio Piombofino aveva sfondato col suo peso la sala del Gran Consiglio e stava immerso fino alla cintola nel
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Un mattino Piumadoro si svegliò più leggera e più annoiata del consueto. Ma il vecchietto non rispondeva. - Soffiami, nonno! Piumadoro s'avvicinò al
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non aver figli e da tanto piangere aveva tutti gli occhi cispellosi, e con lei piangeva la principessa Elena, dama di Corte, che neppure aveva figli
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La Duchessa sopravvisse pochi anni al marito e poi andò ad occupare accanto a lui un sarcofago di basalto nella cappella annessa al castello di
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Al tempo dei tempi regnava in Sicilia il re Guglielmo II che era così virtuoso, onesto e pio, che il suo popolo gli aveva messo il soprannome di
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Al tempo dei tempi vivevano a Palermo in una casuccia di loro proprietà due sorelle vecchie, grinzose e brutte da far paura. Donna Peppa era lunga
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Al tempo dei tempi viveva nella città di Trapani, dove approdavano tante navi, una povera vedova che aveva quattro femmine, tutte giovani e belle
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Al tempo dei tempi viveva a Palermo nel suo palazzo un Principe che non aveva nè padre, nè madre, nè fratelli, nè sorelle, nè zii, nè cugini e
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Al tempo dei tempi abitava a Palermo, in un vicoletto che sboccava davanti al Monastero di Santa Chiara, un gobbetto, figlio unico di una gobba, e
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voleva più bene che alla pupilla degli occhi suoi e si disperava perché lei non voleva marito. Ogni volta che le presentava un giovane che voleva sposarla
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Al tempo dei tempi, viveva a Messina un mercante che aveva tre figlie tutte belle e buone. Un giorno il mercante chiama le figlie e dice loro
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palazzo del Duca era più bello e più vasto di quello del suo Sovrano e cognato. Basti dire che nel cortile del palazzo c'era un giardino grandissimo
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gesto di sorpresa, ma da uomo prudente non si permise nessuna domanda. - Desiderate, miei gentlemen? - chiese stropicciandosi i grossi occhi. - È
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§Sir William, appena terminata la battaglia si era ritirato nella sua cabina, mettendosi a tavola insieme col colonnello Moultrie e Howard. - Alla
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americane. Il vento, che accennava ad aumentare, ve la spingeva con una velocità di otto o nove nodi all'ora. L'equipaggio, era tutto in coperta e discuteva
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§Coll'atto memorabile del 4 luglio 1776, le colonie inglesi dell'est dichiaravano la propria indipendenza e la loro ferma volontà di staccarsi
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§In quel momento i due marinai della Tuonante si erano fermati ad osservare una vecchia casamatta abbandonata. All'intimazione, Testa di Pietra e
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§Il bretone, il quale non pareva si preoccupasse troppo del povero tedesco, gettò in aria la sua divisa di marinaio e indossò lestamente quella del
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§Mastro Taverna si precipitò anziché scendere nella cantina, e tornò subito portando la bottiglia domandata. Testa di Pietra la fece subito stappare
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di sabbia, di gabbionate, di ruote per artiglierie fuori d'uso e di ammassi di cordami. Vi si trovavano pure, oltre a un tavolino, una mezza dozzina di
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§Il taverniere aveva detto la verità, il nascondiglio esisteva. Non era veramente una stanza, ma nemmeno un nicchia, e cinque o sei uomini avrebbero
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§Testa di Pietra si avvicinò risolutamente alla casetta e picchiò rumorosamente con una specie di martello di bronzo. Al terzo colpo si udì una voce
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§Il taverniere si era precipitato nella tenebrosa cantina, e poco dopo ritornava mostrando una terza bottiglia coperta d'incrostazioni. - Vino del
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di un buon numero di bocche da fuoco e d'una fregata che poteva tener testa alla Tuonante. Ritornare alla Mistica era impossibile, poiché la via era
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§Il marchese, mandò un urlò di rabbia e retrocesse rapidamente. Sir William aveva intanto impugnato la spada. - Mi avete teso un agguato? - chiese il
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infame commedia per incarico del marchese d'Halifax. - Signora, - rispose il bretone con voce grave. - Sono il mastro della Tuonante, e la Tuonante è
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riflettevano la luce, rumoreggiavano, correndo velocemente sull'immensa distesa fra le coste americane e le quattrocento Bermude poste, come tanti
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: - Vedi quella cameriera, la incontrai per la prima volta in un porto gallese. Allora era una bellissima bionda ... - No, patre, è nera di capelli
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