Piccola Collezione «Margherita» Volumi pubblicati: EDMONDO DE AMICIS. In America - Con disegni di Gino De Bini. E. SCARFOGLIO. Il Cristiano errante
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Recenti pubblicazioni della Casa Editrice E. Voghera.
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miei nervi si raddoppia. Morire no, non mi è concesso. Altri dovrebbero morire, meco. Scrivo il mio segreto non per sollievo, perchè non ne spero, ma
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Quanto tempo è che ho veduto lei, l'altra, per la prima volta? Non so, la data non potrei dirla, perchè mi sfugge. Certo era un tramonto più rosso
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rimpianto dell'amore. Poi quell'uomo era un essere volgare e miserabile di cui io vedeva tutta la miseria, tutta la volgarità. ll suo amore fatto di vanità
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Ora mi dicono pazza. Pensate che ho trascinato due anni la catena di un amore falso e volgare, che ho mentito due anni, che ho tollerato due anni la
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FULVIO s'inchinò, prese dalla mano di Paola il gelano che ella, sorridendo dolcissimamente, gli porgeva, e le disse, guardandola negli occhi: - Vi
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E venne. La notte era alta, oramai, sul golfo napoletano, e lontanissimo, scintillavano le tremolanti stelle; sulla deserta strada di Posillipo, che
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la giovinezza e il sole e la lietezza del mio paese e la giocondità dei miei amici! Io avevo la serena indifferenza, la più grande felicità umana, io
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Francesco II aveva dato la costituzione e quindi l'amnistia; gli emigrati napoletani, a cui l'esilio era duplice dolore, ritornavano, dopo dodici
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Ora, dopo tre giorni, la fortezza di Capua si chiuse e le comunicazioni fra Napoli e la Terra di Lavoro furono interrotte. L'emigrato non seppe più
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Pagina 65
II cannoneggiamento cominiò alle tre del pomeriggio. Ventaroli è sulla collina, l'eco dei cannoni vi si ripercuoteva fortemente. Donna Cariclea era
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Se non a tutti è concesso arrivare a queste altitudini operose di sogno, tutti possiamo, però, mettere in noi e attorno a noi, la poesia di un sogno
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PROPRIETÀ LETTERARIA dell'Editore Roberto Paggi 136-1897 - Firenze, Tip. di L. Franceschini e C., Via dell'Anguillara, 18.
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No, giammai la vita inspirò in noi tante inquietudini, tanti sospetti, tanti timori: giammai noi fummo tanto oppressi dal peso dell'esistenza, e
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In un limpido raggio di luna che penetra nella foresta, sotto i grandi alberi clove si è addormentato il canto degli uccelli, mentre mille insetti
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E felici, invidiabilmente felici, coloro in cui la fantasia assurge alla costante forma del sogno. Temperamenti caldi e, talvolta, delicatissimi
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Io mi rammento, signore e signori, di un assai vecchio e assai malinconico libro di Carlo Dickens, intitolato I tempi difficili. Emana dalle pagine
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raccontarvela, poichè l'amico è come un altro me stesso. Del resto, il signor Ascanio Denèa, da me opportunamente e insidiosamente tastato, mi ha detto
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La presente opera messa sotto la tutela delle vigenti leggi e trattati di proprietà letteraria ed artistica.
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Piccola collezione «Margherita» ANTON GIULIO BARRILI UNA NOTTE D'ESTATE Disegni di GINO DE BINI. Incisioni del prof. E. BALLARINI
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col sommo delle dita, spiccate allora allora dal labbro; e via di corsa, preso il cappello a volo in anticamera, era in quattro salti sulla strada
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Pagina 113
Geronimo Balbi conosceva questo frizzo del suo arguto genitore, e non provò nessun gusto a sentirselo ripetere dall'uomo contro cui era stato
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Pagina 123
- Oh perbaccolina! - E accesi negli occhi, rossi come due peperoni, alzandosi sui tacchi, parevano due galli sul punto di avventarsi l'uno sull'altro
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Pagina 137
tuonò il vecchio stizzoso. - Non lo conoscete il proverbio? Tra le monache di Sant'Agostino... con due teste sopra un cuscino? - E gli scappava da
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La storia di Tribolino era finita. E qui Ascanio Denèa alzò gli occhi involontariamente a guardare il ritratto della marchesa Arduina. La bella
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lo disponeva ai prodigi. Ma fosse Arduina, od altra più moderna creatura, ben era una cosa di cielo; e su ciò non cascava ombra di dubbio. Una
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. - Son già i manovali. - Che manovali? - esclamò il signor Ascanio, coll'aria di uno che caschi dalle nuvole. - I manovali dello sgomberatore. - Ah! e
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Il signor Ascanio non ha avuto una gioventù burrascosa, come tanti e tanti, che pur sono oggi gli uomini più assestati e più tranquilli del mondo: ma
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felicità di chi è venuto finalmente a capo d'una impresa grande e difficile. Dopo aver ben passeggiato, si adagiava nel suo seggiolone a bracciuoli
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E così, con tutta la sua asseveranza, il signor Ascanio poteva disporsi ad altre delusioni, ad altri pentimenti. Scalone magnifico; quartier nobile
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scricchiolarono, come facevanospesso e volentieri. - Sì, bravi, - diss'egli - lagnatevi di andare a star meglio. - Ma noi non ci lagniamo; ridiamo. - E allora
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egli stava prendendo dal terzo palchetto una bracciata di Grevio o di Gronovio, e già si disponeva a muovere un piede dal quinto al quarto scalino
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L'omettino si volse, tralasciò di martellare, e rispose con una vocina stridula, acuta, che passava il cuore: - Senta, illustrissimo; l'uso vorrebbe
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il dolce biglietto; e, si va, anche con poca voglia, o nessuna; solamente perchè c'è il tale, o il tal altro; e il tale, o il tal altro, lo vediamo
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nascono le propensioni, si formano le avversioni; nell'un modo o nell'altro, si riesce alla cera brusca. Ci s'é visti poco da ragazzi e praticati punto da
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