Storie d'amore e di dolore. CONTESSA LARA Storie d'amore e di dolore Milano, 1893. CASA EDITRICE GALLI DI C. CHIESA E F. GUINDANI Galleria Vittorio
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Un'altra volta su le mie labbra tornò l'epico ritornello. Ma non è più tempo questo per parlare sul serio. L'epopea è la divina ingenuità del popoli
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completamente silenziosa e quel silenzio macerava la sua anima come una pioggia sottile e ghiacciata. Ashley! Dove era Ashley? Andò verso il salotto
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ATTRAVERSARONO il fiume e la carrozza si avviò su per la collina. Anche prima di scorgere la casa, Rossella vide una nube di fumo sospesa pigramente
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erano trasformate in torrenti di fango rosso. Nello spazio aperto attorno al deposito, il suolo morbido era stato solcato e calpestato dal continuo
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ROSSELLA sedeva accanto alla finestra della sua camera da letto in quella mattina d'estate e guardava desolatamente le carrozze e i carrettini pieni
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Vi fu un rullo di tamburo e molte voci fecero: «sst!» mentre il dottor Meade saliva sulla piattaforma e allargava le braccia invitando al silenzio
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LA mattina dopo, mentre mangiavano dei cialdoni, Pittypat era piagnucolosa, Melania silenziosa e Rossella sfrontata. - Non m'importa quello che
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IN un pomeriggio della settimana seguente Rossella tornò dall'ospedale stanca e indignata. Era stanca per essere stata in piedi tutta la mattina e
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smaglianti; e gli abiti funerei di Rossella e il velo di crespo che le giungeva quasi ai talloni lo divertivano e lo urtavano nello stesso tempo. Ma ella vi
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L'indomani Rossella era dinanzi allo specchio col pettine in mano e la bocca piena di forcine cercando di acconciarsi i capelli in una nuova foggia
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Le prime informazioni dicevano «disperso - forse morto» e il nome apparve in questo modo sulla lista. Melania telegrafò una diecina di volte al
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Rossella e molte altre signore erano sui tetti dei magazzini, riparate dai loro leggeri parasoli, ad osservare la battaglia. Ma quando qualche
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ROSSELLA rientrò nel vestibolo e accese la lampada. La casa era soffocante, come se avesse conservato fra le sue pareti tutto il calore del
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Rhett volse il cavallo a ovest dell'Albero di Pesco, e il carro traballante sobbalzò cosí violentemente sulla strada piena di buche, da strappare un
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, non si ricordò dov'era. Il sole l'accecava, le assi del carretto le facevano male, e sulle gambe sentiva un peso che le impediva di muoversi. Cercò
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V'era la morte nell'aria. Sotto i raggi del sole pomeridiano campi e boschi erano silenziosi, di un silenzio disumano che colmava di sgomento il
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La camera in cui Súsele e Carolene giacevano gemendo e agitandosi nello stesso letto, aveva un odore nauseabondo, dato dal cencio attorcigliato che
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LA mattina seguente il corpo di Rossella era cosí rigido e indolenzito che ogni movimento le strappava un gemito. Il viso era rosso per la scottatura
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Nei giorni che seguirono, Tara fu simile all'isola di Robinson Crusoe, tanto era silenziosa e isolata dal resto del mondo. Con la morte del cavallo
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era impossibile mettere la scarpa e che riusciva a camminare solo appoggiandosi al calcagno. La disperazione s'impadroní di lei. Se l'arto fosse andato
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fritte per colazione e prosciutto per cena, onde variare la monotonia delle patate dolci, pistacchi e mele secche; e nei giorni di festa, anche un
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A Natale giunse Franco Kennedy con una piccola pattuglia, mandata dal Commissariato, inutilmente, in cerca di grano e di animali per l'esercito. Era
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NELL'APRILE successivo, il generale Johnston, che aveva riunito gli ultimi resti del suo vecchio esercito, si arrese, nella Carolina del Nord, e la
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Rossella avesse mai visto: un animale zoppo e sfiancato; e Catina non aveva un aspetto molto migliore della sua cavalcatura. Indossava un abito di
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Attraversò il frutteto sotto gli alberi spogli; e le erbacce umide le bagnarono i piedi. Sentiva i colpi della scure di Ashley che stava riducendo i
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A cena, sulla tavola di zia Pitty, apparve l'inevitabile farinata di granturco e i piselli secchi; mangiandoli Rossella giurò a se stessa che queste
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IL sole splendeva a intermittenze quella mattina, e il vento aspro che sospingeva le nuvole dense scrollava i telai delle finestre e fischiava
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IN una notte piovosa d'aprile, Toni Fontaine giunse da Jonesboro su un cavallo coperto di schiuma e mezzo morto d'esaurimento, e venne a bussare alla
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Nonostante la guerra, l'incendio e la ricostruzione, Atlanta stava ridiventando una città importante. Sotto certi aspetti, ricordava la giovine città
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IL treno era in ritardo, e il lungo crepuscolo di giugno bagnava la campagna, quando Rossella scese alla stazione di Jonesboro. Pochi lumi ardevano
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sole di giugno chiazzava le gettate vermiglie da cui ella cercava di distogliere lo sguardo. Giacomo Tarleton, il piccolo Ugo Munroe, Alex Fontaine e
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ERA una di quelle rare giornate di dicembre in cui il sole è caldo quasi come durante l'estate di San Martino. La quercia nel cortile di zia Pitty
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FRANCO accompagnò Rossella, zia Pitty e i bambini a casa di Melania e poi si avviò con Ashley, lasciando sua moglie irritata e offesa. Come faceva
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L'indomani fu una giornataccia: pioggia e grandine. Ma al cader del crepuscolo la grandine cessò dando luogo a un vento gelato. Avvolta nel suo
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SEDUTA nella sua camera, Rossella piluccava qualche cosa dal vassoio della cena che Mammy le aveva recato e ascoltava il muggire del vento. Nella
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gioielli vistosi e di prezzo, ma aveva l'impressione che tutti quanti dicessero, con assoluta verità, che quell'anello era volgare. Aveva al centro un
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ROSSELLA si divertí; piú di quanto si fosse mai divertita dalla primavera antecedente alla guerra. Nuova Orléans era un luogo strano e affascinante e
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LA signora Elsing tese l'orecchio verso il vestibolo. Udendo il passo di Melania dileguare in direzione della cucina dove acciottolio di piatti e
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padre, un florido irlandese. Ma era un viso che, col suo mento aguzzo e le mascelle quadrate, non passava inosservato. Gli occhi verde chiaro, senza
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CARA, non desidero alcuna spiegazione da te e non ti ascolterò se parli di questo - disse con fermezza Melania posando dolcemente la sua manina sulle
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RHETT rimase assente tre mesi; e durante quel tempo Rossella non ebbe alcuna notizia di lui. Non sapeva dove fosse né quanto tempo sarebbe rimasto
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Rossella non era mai stata ammalata; era rimasta a letto quando aveva partorito, ma quelle non potevano considerarsi malattie. E allora non si era
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La sera stessa Rossella vendette ad Ashley gli stabilimenti e gli cedette tutti i propri interessi nell'industria. Senza perderci, perché Ashley
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beveva piú; era tranquillo e pensieroso. Rimaneva spesso a casa dopo cena, ed era piú gentile coi servi e piú affettuoso con Wade e Ella. Non accennava
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grosse scarpe maschili, spaccate per dare agio ai suoi piedoni, al turbante che le copriva la testa. I suoi occhi cisposi erano arrossati e tutti i
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- E tu sei uno di questi? - domandò la bambola. - Ero - rispose Orlando malinconicamente. - Ora i tempi sono mutati; de' cavalieri erranti non ce n'è
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- La pace? È dunque la pace più desiderabile di tante belle cose, perfino del pane? - si chiedeva con un sospiro represso la Giulia. Era una faccenda
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sorella, o la riprendeva perchè avea sbagliato; ma con buon garbo; tanto che fra loro non c'era mai una questione. Se alzavan la voce, era per cantare; e
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Scrivendo queste Memorie niente altro mi son proposta che confermare, quanto è da me, con argomenti di fatto l'opportunità e la giustizia del Decreto
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