e il corpo persi dietro una donna, trascorrere piú ore alla cantonata a veder se passava, guardarla passare, fare che ripassasse, dirle parole, piú
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completamente ingombra di cuscini gialli e arancio. Fra quelli, Gentile vide la schiena avvolta nella seta di una donna addormentata: solo i capelli scuri
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verticale, di donna seduta. Poi quella di poter togliere, dal futuro ritratto, l'eccesso di rilassatezza, la distensione ultraterrena di quei
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ciocche scure, Gentile trovò nell'alloggio una giovane donna velata, che non apparteneva al numero di servi che lui conosceva. Sedeva alla maniera
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donna che abbia i piedi di Usila, le gambe di Neha, il deretano di Haima, il ventre di...» «Basta! Ho capito! — gridava Gentile sudando. — Io non lo
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appena detto. Poi la donna vestita di giallo guardò verso il cancello e strillò una parola. Le quattro si fermarono, bisbigliando, poi si voltarono
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Sultano, per non rivelare richieste, complicità o intesa: restarono sulla donna, come se solo da lei dipendesse il destino. — Mi hai chiamato, dolce
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posizione cerimoniale. La donna lo guardava stupita, trattenendo il respiro. — Da menzogna nasce menzogna, — continuò il Sultano, — e da dolore un dolore
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di donna... Gentile si senti chiudere la gola, come se una mano violenta gliela stringesse. — Sposi? — disse piano. — Sposi naufragati? Il capitano
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migliore da guardare che un volto di donna. Ora v'è chi crede che un uomo da donne, nel senso in cui Filippo era, di quelle senta e prenda comunque e
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Vergine, io ho invano cercato nel borgo, in questi giorni, un volto di donna che ne sembrasse degno. Posso dire, in lealtà, che quasi falsi, o almeno
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discreta pigrizia, e all'istintivo orrore per le discordie che anche in lei stessa sarebbero sorte a voler discutere il suo stato, la giovane donna aveva
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, umile donna della campagna, ma dotata di felicissima mano, che qui dentro ha imparato quello che sa, suor Marta copia testi sacri, lavorando con
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mi perdoni Iddio, perché non ti volti a guardare ogni donna, come sempre fai, a tua gran colpa. — Una malattia forse ce l'ho, mio buon fratello
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. — Allora, sentiamo, — disse l'anziana monaca, sistemandosi definitivamente sullo sgabello: e la voce aveva un tono di compiacenza. — Io, sai, sono donna
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. Il ritratto era buono, ma non felice. Aveva dipinto la donna senza il velo monacale, con i capelli, di cui immaginava il colore, raccolti attorno al
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la piú anziana delle servitrici. — Alika! Corri a chiamare mio padre! — disse il bambino. — Non stai bene, mio piccolo signore? — chiese la donna
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come amo e desidero l'aria, il sole e l'acqua. È di una bellezza cosí perfetta, che credo non vi sia stata al mondo, né mai possa essere, donna piú
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