A Grazia Deledda Dall'anno che gli avevano fatto nascere il dubbio che l'edizione del Barbanera da lui comprata era falsa - e don Rocco Aragona aveva
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- Sempre in faccende, don Saverio? ... Buoni affari, don Saverio! - Chi non lavora non mangia. Uuh! Uuh! ... Passa il lupo! - Era il suo grido
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Povero don Mario! Appena lo vedevano apparire dalla cantonata della Mercede con quella tuba rossiccia, alta due palmi, a tese strette, col soprabito
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Don Michele levatosi, secondo il solito alle sette albe, metteva la casa a rumore. Aveva tirato pei piedi la servotta che dormiva, nello stanzino
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intanto sentirselo dire. Mastro Rocco però non la perdonava a quell'asino calzato e vestito di don Ottavio Giglio, proprietario della Grotta dalle
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La casa di don Stellario Blanco era un arsenale. Egli e sua sorella donna Salvatrice aggirandosi per quegli stanzoni mezzi affumicati, dalla volta
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Sí, zappava, arava, potava, faceva ogni lavoro campagnolo come un contadino, ma il "don" gli spettava assai meglio che a quegli altri, figli di
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ravviarseli, mai! Però, se qualche contadino passava via senza salutarlo con un "voscenza benedica", don Ilario gli dava subito la voce: - O che? Non ci
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seriamente credeva al buono o al cattivo influsso di certe persone. Don Filippo Spano - che sapeva la cosa ed aveva un viso smunto e sbiadito, da vero
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allo spigolo del portone del Collegio, urlava quel che gli veniva suggerito da don Leandro, il servente comunale, per gli incanti che si facevano in
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! - senza rizzarsi mai. Mastro Cosimo gli diceva di tanto in tanto: - Padre cappellano, la madre badessa attende! - Era come dire al muro. Don
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soddisfatta. Il cavaliere, in quei giorni, le aveva fatto dipingere sotto gli occhi, da don Paolo il matto, una bella immagine del Patriarca, che gli era
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chiamato col nome di battesimo, don Francesco - Fra Formica gli si accostava, mortificato; e tutti e due si mettevano a ragionare dei bei tempi, quasi si
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". In campagna, nella chiesola della masseria, egli si sbrigava per un altro verso. Ogni sabato sera, suo fratello don Franco gli mandava la mula, e
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Accademia della crusca
