CARDELLO
don Carmelo, con gli occhiali a cavalcioni sul naso, vi scriveva a grossi caratteri: GRANDE SERATA TUTTA DA RIDERE BALLO E CANTO. - Domani sera
CARDELLO
trascini in galera! - Cardello riferiva questi discorsi al padrone. - Faremo monete vere! - rispondeva il Piemontese - Domani accenderemo il forno. - Questa
CARDELLO
signor Decano rideva, rideva, e volle che proseguisse. - Domani, dovrai ripetere la rappresentazione nel parlatorio delle monache; sarà un gran
CARDELLO
far tutto? - gli disse una volta. - L'ingegnere arriverà domani, - rispose il Piemontese E fu come se gli avesse detto: - Domani la fabbrica sarà
CARDELLO
argento e cinque di spiccioli. - La roba e il danaro me li daranno? - Andremo a prenderli domani. Intanto buttati su quel letto e cerca di dormire
CARDELLO
, nella terrazza. - Diventeranno lucidi, ora? - domandò Cardello - Bisognerà rimetterli nel forno. Lo accenderemo domani. - Che sorpresa per Cardello
CARDELLO
. Sono già tutti appesi a un fil di ferro quelli che servono per domani sera. Ce n'è tanti altri: re con la corona; guerrieri con le spade; uno di essi
CARDELLO
dito soltanto il Decano; gli altri canonici, no. E il Decano tuo padrone è anche cappellano delle monache di Santa Chiara. Per questo, domani andrai