animal... » - questo mi rispose una volta un mio egregio amico. Ma io domando a me stessa: da quando in qua la conoscenza delle belle cose, lo studio
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male c'e, domando io, poi che adesso le donne vanno in bicicletta, fanno della politica, tengono testa a' partiti, sono giornaliste e si addottorano
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Prevosto dal pulpito!... E la marchesina mi dovette spiegare la cosa. Chi si poteva figurare, domando io, che si riuscisse a far parlare una bambola
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controprogetto dell'onorevole Alessio. Ma l'onorevole Alessio ha domandato un congedo ed è partito. Domando all'onorevole ministro ed al relatore se accettano
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Carcano rend="italic">ministro delle finanze. Domando di parlare.
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lo stesso titolo passi più volte da nominativo al portatore e viceversa. Ora io domando al ministro ed alla Commissione come deve essere commisurata
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stabilito che tutte le azioni siano al portatore. Ma io domando all'onorevole ministro, se è proprio un nuovo aggravio che egli voleva recare con
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Io non tornerò su argomenti già svolti, ma domando ai ministri finanziari: credono proprio che quel milione e mezzo o poco più che da questa tassa si
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Carcano rend="italic">ministro delle finanze. Domando di parlare.
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Zanardelli presidente del Consiglio. Domando di parlare.
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Morelli Gualtierotti. Domando di parlare.
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considerazione tutte le proposte da lui svolte.» Ma io gli domando: ha egli udito bene quali siano le proposte dell'onorevole Pistoja? Non si è accorto che
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Marazzi relatore. Domando di parlare.
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lato, nè le gambe nè i piedi, perchè vuole abolire tutti i Tribunali territoriali; ma domando io come starà la sua testa senza le spalle che la
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Pellegrini. Domando di parlare.
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Mazza. Allora domando di parlare per fatto personale.
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o la Commissione o dieci deputati lo propongano. Quindi io domando al Governo se intenda rimettere a domani questa discussione.
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Socci. Domando di parlare.
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Santini. Domando di parlare.
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Marazzi relatore. Domando di parlare.
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Mazza. Domando di parlare su questo articolo unico.
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Guicciardini presidente della Giunta del bilancio. Domando di parlare.
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Sonnino Sidney. Domando di parlare.
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sonno ... A che pensi, babbo? - domandò, vedendo che questi taceva. - Penso - egli rispose - che non so se ho fatto bene, impiegando qui tutta la nostra
. - Bel tipo arabo! - soggiunse rivolta a Paolo, senza attendere la risposta del ragazzino - Vuoi venire? - Quando? - egli domandò. - Domattina. - Che ne
cuore. Improvvisamente miss Elsa rizzò il capo, spalancò gli occhi ed esclamò soddisfatta: - Ho capito! - Che cosa? - domandò Paolo maravigliato. - Il
trent'anni fa non è stato un sogno bizzarro o un'allucinazione. Mi domando: È mai possibile che io sia arrivato fino al punto ... ? Ma appena mi si
cosa dice? - domandò Paolo a miss Elsa. - Vuole andar via! Tornare in Inghilterra ... Ma è possibile? - Oh, no! - esclamò Paolo. E i suoi occhi, e il
una, poi domando: - Sono i proprietari? - Gran parte. Qualcuno verrà più tardi. I più premurosi ad accorrere erano stati i contadini, i piccoli
- Che ne dice, dottore? - domandò la baronessa Lanari. - Non ho capito bene - rispose il dottor Maggioli. - I giovani di oggi fanno da vecchi anche
fatti gli hanno dato sempre ragione. - Anche quello per cui è stato condannato, ed è ammattito? - domandò maliziosamente la baronessa. - Quello assai più
- È possibile? - domandò Lelio Neri, interrompendo la sua narrazione. - Tutto è possibile - rispose il vecchio professore di filosofia - anche
bene a impiccarsi! ... » «Perché?», domandò un giovanotto contadino, continuando a mangiare. «Aveva rubato il pettorale della Madonna ... Anelli
costume forse orientale tuttora vivo in Sicilia. «Come state?», gli domandò la marchesa. «Io? ... Benissimo! ... » Era pallido invece e rivelava una
fissi nel vuoto. Don Aquilante lo guardò stupito. «Vi sentite male?», gli domandò esitante. «Chi ve lo ha detto?», fece il marchese riscotendosi. «Ho
?», egli domandò chinandosi su la giacente. «Non so; mi sono sentita male tutt'a un colpo. Ora mi par di star meglio», rispose la marchesa con voce
aveva rimescolato, quasi si fosse trattato di un fatto di cui non si potesse dubitare. «E ora?», domandò, nell'improvviso turbamento. «Ora sarà più
, senza poter pronunziare una sola parola, scusandosi con umile gesto di rassegnazione. «Che abbiamo?», gli domandò il marchese, ostentando
?», domandò il marchese. «L'amico ... quello della Sottoprefettura mi ha scritto. Siete il primo nella terna; il colpo è riuscito! ... » «È inutile; io non
, abbassando la testa, vergognoso di non avere mai avuto il coraggio di manifestare sinceramente le sue convinzioni, domandò: «Quale?». «Quella che è
?», gli domandò. «Eccellenza, sì!» «O vuoi andare in campagna?» «Eccellenza, sì!» La marchesa sorrise. La povera mamma ravviava con le dita i capelli
sollevando con una mano la parte anteriore del berretto bianco, di cotone. « Voscenza benedica!» «Che fate qui?», gli domandò il marchese. «Niente
Modica?», domandò Titta. «Un signore di Spaccaforno ... Gliel'aveva scritto un amico di qui. Die' la notizia a mio marito ... E sono accorsa, con la
chiamato. «Che c'è?», domandò il marchese. «Nulla ... Al solito ... È qui. Da un pezzo mi viene davanti senza che io lo evochi.» Don Aquilante non aveva più
, allorché domandò alla sorella Cristina se non le paresse che la mamma poteva stare in pensiero, vedendole ritardare. La giovane, accostatasi
che respira! Posso essere dappertutto? Non sono Domineddio!» Era l'ultima vampata. «Che c'è di nuovo?», poi domandò rabbonito d'un tratto
qualche miliardaio negoziante di suini o padrone d'un pozzo di petrolio, e Gleunitz lo domandò: - Un re di maiali o un re di miniere? - Ma, questo non
quel fiore? - Il marchese Lovere? - domandò allora la fanciulla. - Sì, quel bel giovane alto che era qui prima di me. La piccola spagnuola arrossì
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stupore. - Perchè, amor mio? - domandò, senza lasciarla, ma sollevandosi un poco a guardarla in viso. Essa tacque: il cuore le palpitava assai forte in
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frutti, eh? Tanto meglio così! - esclamò essa sorridendo. Il signor Rook colse la palla al balzo, quantunque fosse forse un po' presto. - Io non domando
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Accademia della crusca
