quale per primo aveva recato in chiesa la grande novella. "È scappato?" domandò ansando. "Scappato, un corno. È partito col suo bravo passaporto in
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capitavi sarei venuto io a destarti" brontolò l'antiquario, guardando lo Zen; e gli domandò in tono brusco: "Non pensi a pagare?". "Ho altro per il
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, scappando; ella cadde sull'erba. "Hai paura?" le domandò il tenore. "No" rispose Nene, e gli stese le braccia, perché la rialzasse. Il vento, che fischiava
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malcapitati si guardarono in viso un istante istupiditi. Ella cominciò a strillare come un aquilotto, egli a bestemmiare. Si domandò se c'erano altre corse
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stava davanti, a poco a poco il sor Claudio divenne malinconico. - Chi suona il piano? - domandò la signora. - L'avevamo comperato per Cecilia, che già
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del guadagno grosso, immediato, dovuto alla fortuna, magari illecito. - Che ne fareste? - domandò don Gennaro, prendendo un'altra sigaretta per sé e
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aspetto aristocratico e la nativa fierezza, che neanche il vizio arrivava a dominare. - Giovanni, hai danaro? - domandò, con disinvoltura signorile
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baccalà, con la salsa? - No, no, - disse ella, disgustata. - Una zuppa di trippa? - No, no. - E che volete, allora? - domandò il garzone, un po
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, oramai accaduta. E silenziosi, risalirono insieme. Formosa bussò, a due lunghi squilli: il segnale di riconoscimento. - Chi è? - domandò una voce
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tenerezza e di passione, che il medico represse un moto d'impazienza. - È ammalato? - domandò. - Nossignore, nossignore, sta benissimo, che Dio lo benedica
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delusioni, pareva si fosse risoluto in un esaurimento di tutte le forze. A un tratto, levando il capo, Colaneri domandò: - Verrà? - Sì, - soffiò fra le
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, presso il telaio, guardando quell'alacre lavoro, come mortificate. - Non sei andata al lavoro, oggi? - domandò donna Caterina a Nannina. - Ci sono andata
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stille di sudore. Pure, per darsi un'aria disinvolta, cavò un sigaro e lo accese. - Buoni affari? - domandò l'usciere al tenitore del Banco lotto
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. - Se mi riesce questa combinazione, Luisella, ti voglio comperare un filo di brillanti per il collo. - Che combinazione? - domandò ella, mentre si
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si rannodasse a un truce mistero. Trovò Giovanni che spazzava accuratamente: - Non è rientrato questa notte, il marchese? - domandò, con finta
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, astenendosi dall'interrogare. - Si è assai lagnata di me, Maria degli Angioli? - domandò lui, senza mai cessare la sua concitata passeggiata. - No
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tovaglie chiazzate di vino, la sedia fu posata: - Volete qualche cosa? - domandò il delegato, un uomo tarchiato e bruno. - Un poco d'acqua, per bere
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come un fanciullo colpevole e non rispose. - Non puoi astenerti? - domandò lei, nuovamente, assalita dal più terribile fra gli sgomenti. - Senti, senti
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marchese di Formosa. - E perché? - domandò, audacemente, il medico. - Così, - ribattè il vecchio ostinato. - E voi, signorina, che dite? Il dottore
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cameriera Margherita che rientrava anch'essa, un po' stracca. E bruscamente, mentre forse non avrebbe voluto parlarle, le domandò: - Come sta la vostra
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continuava a dire, ora pian piano, ora acutamente: - Amati… Amati…Amati…voglio Amati… - Ma che ha? - domandò il vecchio padre, congiungendo le mani
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due sorelle provavano già uno stordimento al cervello, forse per quell'odore. E monotonamente, senza guardarle, Chiarastella domandò: - Sei tu risoluta
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spirituale, che deve fatalmente accompagnare questi grandi miracoli delle anime. - Che hai? - domandò lui, profondamente, intensamente, quasi volesse
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Accademia della crusca
