Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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di uno spirito irrazionale, di un romantico, che non si  domanda  quale sia la esistenza, ma soltanto «che cosa è
ma soltanto «che cosa è l’esistenza». Naturalmente Bacon si  domanda  che cosa è la esistenza di oggi, e la sua eccezionale
risulta in molti quadri mostruoso? Per rispondere a questa  domanda  noi crediamo che si debba distinguere opera da opera. Vi
è porre al tempo stesso la necessità di decifrarlo. Si  domanda  perciò in seconda istanza se l’attitudine che assume la
non deve essere sottovalutato il peso che dovette avere la  domanda  d'un mercato, stanco di arte concettuale e di narrative
Nel 1772 il suo giudizio non era senza riserve: «Alla  domanda  su chi debba avete il primo posto, Raffaello o
uno spettacolo che è eticamente sconvolgente, sarebbe  domanda  ingenua: ritengo che nell’ambiente di Pisani giochi troppo
è destinato a non durare, anche per una semplice ragione di  domanda  e di offerta dunque di mercato; e per una naturale
belanti, esposto come se fosse un’opera d’arte. E alla  domanda  di Sordi (“Ma cosa c’entra questo con l’arte?”), il
egli — dovremo porre questa dura  domanda  — è egli il Duomo della nostra cara città un tempio
del fare e della tecnica, come modo esemplare del fare. La  domanda  sulla eticità della tecnica, sul suo diritto di porsi come
d’arte visuale dei nostri giorni? Forse una simile  domanda  sarebbe sembrata, ancora alcuni anni or sono, inutile o
di un’educazione signorile. Quando Webb risponde a quella  domanda  dicendo che il gusto dei ritratti ha ostacolato la nascita
trasformazione c’è un interrogativo: porsi da pittore la  domanda  di cosa sia l’oggetto (il mondo), vuol dire provocare con
dell’inquisizione. Petrarca aveva la fortuna di porsi la  domanda  giusta nel momento giusto, in quegli anni cioè nei quali
ci troviamo di fronte ad un quadro ad una bandiera? Ma la  domanda  provocata con astuzia è mal posta; le categorie della
quello che presuppone l’opera astratta. «Perché — egli si  domanda  — l’artista non ha messo a servizio di immagini plausibili,
nuove idee estetiche 2. Dove si trova il mondo? A questa  domanda  che ad ogni svolta critica si ripresenta in forme sempre
sorprendenti ritratti degli esagoni orvietani? A questa  domanda  siamo stati in parecchi a tentare di dare una risposta, ma
il quadro quasi l’opposto di quanto pati: «Perché no?», si  domanda  dinnanzi a una tentazione pittorica astratta; e dinnanzi a
Questo crescerà o diminuirà a seconda della legge della  domanda  e dell’offerta, ma il valore d’uso resterà sempre
e altro, in quanto tutti convertibili in termini di  domanda  e di offerta. Il feticcio si produce allora non per il
bisogno di vestirsi con panni più appariscenti. Paolini si  domanda  cosa sia l’arte, Darboven ci mette di fronte a diari
artista d’avanguardia particolarmente originale, che, alla  domanda  di una intervistatrice: “Qual è la sua posizione nell’arte