Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: divora

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profondo. Bocca ardente, bocca ardente, fuoco tu sei e mi  divora  la molle fiamma. Ti scongiuro, ti scongiuro, non obliarmi
nei giorni tristi, quando scura, muta sarà la fiamma che  divora  il mio petto, ma fervente, ma potente a tornarti su le rose
al Maschio Angioino, sempre e la cancrena più ributtante  divora  il popolo napoletano, confitto nelle tenebre
animali, non è soggetto di morale: non è buono né cattivo,  divora  ed è divorato. Occupa nicchie ecologiche varie, e la sua
Il Mostrumgaricos, invece, è tutto fuori delle righe.  Divora  bisonti ed elefanti: li assale a volo, buttandosi a
ore ti pesa una brace sul petto, quando la sete ti  divora  le viscere, la vita diventa un sogno, i sogni ridiventano
un uomo che ha letto tanti romanzi ed altri libri, e che  divora  almeno cinque o sei giornali la mattina e altrettanti la
Scrivo il nome Tito Vinadio e lo getto sulla brace che lo  divora  crepitando. Subito la mano ossuta mi porge un altro foglio.
trecento anni, non deve nascondersi né fuggire, nessuno la  divora  e non ha mai divorato nessuno. Non basta: respirano per
è tra le granfie di quella maledetta Scarvagghia che se lo  divora  vivo vivo! Pecore, mule, raccolti, ogni cosa è per lei! ...
e ha cominciato a lasciare la camera comune ove la stufa  divora  continuamente carbone e legna e interi barili di grasso e
ultima offerta di Irina, e le lascia il pesce, che quella  divora  seduta stante. Dovevamo ritrovare la vorace Irina più
Lama, mentre un brivido di terrore lo faceva sussultare. -  Divora  cento uomini cattivi al giorno e con pochi colpi delle sue
tremo e allibio. Verrucoso ha il ventre e il dospo, Ma  divora  i vermi, cribbio! (Pausa; poi, con evidente sollievo) Vedi
di lontananza, per attutire alquanto questo fuoco che mi  divora  e mi rende incosciente e malato, penso di fare
della pacifica gallina e del superbo tacchino, il falcone  divora  egualmente il passero, così dannoso, e un usignolo canoro,
ripeteano, continuamente, da su in giù, come il fuoco che  divora  la lunghezza di una miccia: - Michele, Michele, Michele! Ma
mai dura con lui; obbedisci, obbedisci. La passione che lo  divora  e di cui io muoio, non può che crescere con gli anni:
e fui legato alla mia volta Quel volumetto, si sa, proprio  divora  il lettore: ella me ne aveva parlato Ma in quel punto le
che spuntano come funghi in questa Milano, dove il nuovo  divora  l'antico. Case nuove, miserie nuove! egli sarebbe andato
i vetri della finestra, ma lo specchio sembra un abisso che  divora  tutto. Una canzone che forse canterebbe qualcuno
giovane, corre sempre, si rinnova, si perpetua, dimentica,  divora  il tempo e lo spazio, bella come il sole che l'accese, più