§ 1. L’azione dei geni nello sviluppo. — § 2. Pleiotropia. — § 3. Caratteri simili determinati da fattori diversi. — § 4. Caratteri che dipendono da
Pagina 103
§ 3. - Caratteri simili determinati da fattori diversi.
Pagina 106
I risultati dell’analisi genetica di questo e di varî altri casi analoghi nelle piante e negli animali, con rapporti simili o diversi (es. 9 : 3 : 4
Pagina 109
da parecchi fattori o geni diversi, che, combinando variamente le loro azioni singole, possono produrre diversi effetti fenotipici. Tutti i casi che
Pagina 110
allelomorfi) hanno una notevole importanza teorica, perché dimostrano che uno stesso fattore può presentarsi in stati diversi (cfr. cap. XVII).
Pagina 115
variabilità secondo la distribuzione normale, ottenuta non più dalla cooperazione di numerosi fattori che hanno effetti diversi, ma dalla cooperazione
Pagina 118
i batterî e le amebe, per scissione, ma che presentano in diversi punti del proprio corpo strutture diverse, che non verrebbero egualmente
Pagina 13
In alcune piante la formazione del gametofito femminile procede in modi alquanto diversi da quello schematicamente esposto, che è considerato come il
Pagina 140
stati descritti molti, e in tutti è caratteristica la diploidia, conseguita con meccanismi diversi, che, sostanzialmente, si riducono o alla
Pagina 143
Furono poi ripetuti varie volte, con tecniche diverse e su animali diversi, ma sempre con risultati poco probativi. Lo stesso dicasi di altri
Pagina 145
proprio quelli che riappaiono, nella meiosi, a costituire i gemini, e vanno poi ai poli opposti della mitosi, cioè in due gameti diversi, e perciò è
Pagina 147
sviluppano in un nuovo individuo; ma, quanto è più vario il differenziamento del corpo in regioni, organi, tessuti diversi, tanto più riesce
Pagina 15
caratteri morfologici e provenienti quasi sempre da due individui diversi. Queste cellule, i gameti (cfr. Fig. 33), hanno ricevuto varî nomi, a seconda che
Pagina 16
BVg e bvg (primo incrocio) e la si reincrocia col maschio recessivo (bb vgvg) si ottengono dei risultati un po’ diversi e inaspettati. Si trova cioè
Pagina 179
omocromosomici, quelli di gruppi diversi e perciò indipendenti, eterocromosomici.
Pagina 182
Su questi cardini s’impernia tutta l’analisi cromosomica, cioè lo studio della posizione dei loci dei varî geni lungo i diversi cromosomi. Se i geni
Pagina 183
semplice, con una sola rottura, A ed N si scambiano effettivamente con a ed n e vanno a far parte di due cromosomi diversi, nello scambio doppio, come
Pagina 188
La probabilità che avvenga uno scambio doppio è maggiore per due geni lontani. Anch’esso, come lo scambio semplice, può avvenire in diversi punti
Pagina 189
quali hanno bensì una certa costanza di forma, ma che si disciolgono e si ricostituiscono poi a spese di materiali diversi, come i cristalli di una
Pagina 194
Varî altri casi simili furono descritti in diversi animali e piante, e rimandiamo alle opere citate chi volesse saperne di più; ma è certo che, nella
Pagina 199
numero, della dimensione e della posizione dei cromomeri. A destra, lo stesso cromosoma B in 13 individui diversi, per mostrare la corrispondenza dei
Pagina 200
I nomi dati a questi stadi dai diversi autori variano alquanto, per la sinonimia cfr. W. Ludwig (1938).
Pagina 207
Spesso però i valori dello scambio sono diversi nei due sessi, e, in genere, più bassi nel sesso eterogametico. Come si vede, da questi dati non si
Pagina 212
indotta dalla impollinazione con polline di specie diversa: così gli ibridi fra l’orchidea Zygopetalum Mackayi e altre specie di generi diversi
Pagina 224
sua scuola (A. Vecchi, A. Taibel, ecc.). Quelli fra i Mammiferi da diversi autori stranieri e da F. Cavazza. Ambedue gli autori italiani hanno
Pagina 225
taeniatus X T. cristatus (Anfibî urodeli) quasi soltanto femmine (160 : 1) l’incrocio fra due specie di generi diversi Pavone (Pavo cristatus) X Gallina di
Pagina 226
mutazioni fra organismi diversi. Si deve poi ancora ricordare che molte mutazioni sono relativamente facili a riconoscersi, perché producono
Pagina 260
cromosomi siano dovute alla presenza di cromosomi soprannumerari diversi, benché le condizioni siano alquanto complicate dalla presenza di altre
Pagina 281
Il rapporto primario nell’uomo avrebbe un valore che varia — secondo diversi autori — da 116,4 a 108,2 maschi su 100 femmine.
Pagina 288
due nuclei di fecondazione diversi ZZ e ZW, uno maschile e uno femminile. Le cellule dello zigote avranno dunque caratteri maschili o femminili a
Pagina 295
tutt’al più indici di stati fisiologici o fisico-chimici diversi, ma non i determinanti del sesso.
Pagina 297
in luoghi ben diversi da quello definitivo, e solo successivamente migrano negli organi della generazione, le «gonadi». È perciò molto verisimile
Pagina 30
notevolmente diversi.
Pagina 318
Ricerche di questi ultimi anni, tuttavia, hanno posto fuori di dubbio l’esistenza e la funzione morfogenetica di ormoni diversi negli Insetti e in
Pagina 320
concatenare diversi effetti prodotti dal gene e a dimostrare come gli uni siano la conseguenza degli altri.
Pagina 343
Molte altre constatazioni poté fare il Jucci, che gli permisero d’interpretare la formazione di diversi altri caratteri dei bozzoli di varie razze
Pagina 346
Si è già detto anche (pag. 106), come lo stesso fenotipo può essere determinato da diversi geni. Valga ad esempio ancora un carattere: «setole
Pagina 348
trovarsi in vicinanza di geni (quelli del cromosoma II) diversi da quelli che normalmente gli sono vicini, e da ciò dipenderebbe il diverso modo di
Pagina 351
due geni Bar (omozigoti per Bar e eterozigoti per double Bar) è diverso, a seconda che essi sono contenuti in due cromosomi diversi, o in uno solo.
Pagina 351
ambienti diversi, la selezione può quindi determinare l’adattamento delle diverse popolazioni ai varî ambienti, e quindi provocare la formazione di razze
Pagina 376
tre stadi diversi, ciascuno dei quali può essere studiato separatamente, ma è di per sé solo incapace di produrre l’evoluzione. Questi tre stadi sono:
Pagina 379
condotta con mezzi tutti speciali e diversi da quelli che possono servire per lo studio dell’eredità negli animali o nelle piante.
Pagina 382
dovunque il meno numeroso e si vede poi come la distribuzione delle frequenze dei gruppi sanguigni varî sensibilmente nei diversi gruppi etnici.
Pagina 386
metodi statistici adeguati. La situazione nell’uomo è evidentemente molto complicata, soprattutto per due ordini di fattori: esistono diversi tipi di
Pagina 387
§ 3. - Caratteri simili determinati da fattori diversi 106
Pagina 448
risultato positivo, almeno per alcune generazioni. In pratica, i risultati saranno diversi se la sua scelta cade sui rappresentanti dell’una o dell
Pagina 50
battezzate con nomi diversi, e corrispondenti o a diverse stagioni dell’anno o a diverse regioni, non sono altro che l’effetto delle condizioni di
Pagina 54
In tempi diversi, tuttavia varî naturalisti istituirono esperimenti, alcuni dei quali sembrarono deporre in favore della eredità
Pagina 64
Varie altre modificazioni durevoli furono prodotte nel paramecio e in diversi altri Protozoi dalla temperatura, dai sali di calcio, ecc.
Pagina 69
intuito il Naudin. Quando s’incrociano due razze, si riuniscono due gameti portatori di fattori diversi, di diverse potenze. Nell’ibrido le due potenze si
Pagina 97
Accademia della crusca
